Vickers range clock: differenze tra le versioni
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La gittata che si ottiene leggendo lo strumento è quella che viene trasmessa ai cannoni per il tiro e comprende ogni correzione necessaria quale il tempo di volo del proietto, il vento trasversale, ecc. piuttosto che la sola distanza tra la nave ed il bersaglio in movimento. Dal 1913 fu introdotta una seconda lancetta, di colore rosso, coassiale alla prima ma collegata con un giunto con frizione regolabile che poteva segnalare la distanza reale.<ref>Brooks p. 53</ref>
La distanza iniziale del nemico veniva stimata con l'ausilio dei [[telemetro|telemetri]] ottici di bordo. Le prime salve venivano osservate (cadendo in mare alzavano alte colonne d'acqua)
Il quadrante aveva tre scale separate che segnavano 2.000–6.000 [[iarde]] (1.800–5.500 m), 6.000–10.000 yd (5.500–9.100 m) e 10.000–14.000 yd (9.100–13.000 m) divise in segmenti da 100 iarde, con suddivisioni minori da 25 iarde. La manopola per inserire la posizione iniziale fu aggiunta nel 1908, precedentemente si ruotava direttamente il quadrante. I primi modelli avevano la scala del selettore del rateo di cambiamento della gittata sia in nodi che in ''secondi per 50 iarde'' (il tempo, in secondi, per cui la gittata cambiava di 50 iarde). Nel 109 fu cambiata in iarde/minuto che rimase lo standard per i vari strumenti in uso.<ref>Brooks p.53-54</ref>
Un
Nel 1916, a seguito di una visita a Taranto di alcune navi da battaglia britanniche, la Regia Marina ricevette alcuni esemplari dell'apparecchio che vennero distribuiti alle unità da battaglia , per integrarsi nel 1917, con il tavolo previsore, una versione italiana della Dreyer fire control table.<ref>{{Cita libro|autore=Marco Santarini|titolo=La condotta del tiro navale da bordo nella Regia Marina 1900-1945|anno=2017|editore=Ufficio storico della marina militare|città=Roma|p=99|ISBN=9788899642105}}</ref>
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