KIC 8462852: differenze tra le versioni
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m →Ipotesi sulla variabilità della luminosità: -eliminazione ripetizioni e ridondanze +altri fix minori |
-ripetizione +fix minori -frase sull'attenuazione della luce blu di cui non vi è fonte, lo studio più recente parla di attenuazioni maggiormente accentuate su diverse bande, non solo quella blu +aggiungo anche la conclusione che riabilita l'ipotesi della variazione intrinseca della luminosità |
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== Dati di osservazione di Kepler ==
I dati di luminosità della stella rilevati dal [[telescopio spaziale]] Kepler mostrano sia piccoli cali non periodici della luminosità di scarsa intensità che avvengono con elevata frequenza, sia due importanti cali di luminosità che sembrano avvenire circa ogni 750 giorni. L'intensità assoluta e la varianza delle riduzioni di luminosità osservate lasciano gli scienziati sconcertati<ref name="SLT-20151015">{{Cita news|url = http://www.slate.com/blogs/bad_astronomy/2015/10/14/weird_star_strange_dips_in_brightness_are_a_bit_baffling.html|titolo = Did Astronomers Find Evidence of an Alien Civilization? (Probably Not. But Still Cool.)|pubblicazione= [[Slate]]|nome = Phil|cognome = Plait|linkautore = Phil Plait|data = 14 ottobre 2015|accesso = 15 ottobre 2015}}</ref>.
Il primo calo ridusse la luminosità della stella fino al 15%, mentre il secondo la ridusse fino al 22%. In confronto, un pianeta della dimensione di [[Giove (astronomia)|Giove]] potrebbe oscurare dell'1% una stella di questa dimensione; questo indica che, qualunque oggetto intercetti la luce durante le riduzioni di luminosità, non si tratta di un pianeta ma di qualcosa che copre fino a metà del diametro della stella<ref name="SLT-20151015" />. A causa dell'avaria di due delle [[ruota di reazione|ruote di reazione]] di Kepler, non è stato possibile registrare la riduzione di luminosità del ciclo di 750 giorni prevista verso aprile 2015<ref name=":0" /><ref name="NSCI-20150918">{{Cita news|url = https://www.newscientist.com/article/dn28191-citizen-scientists-catch-cloud-of-comets-orbiting-distant-star/|titolo = Citizen scientists catch cloud of comets orbiting distant star|pubblicazione= [[New Scientist]]|cognome = Aron|nome = Jacob|data = 18 settembre 2015|accesso = 15 ottobre 2015}}</ref>.
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Sono state effettuate anche rilevazioni con [[spettroscopia]] ad alta risoluzione e di [[Distribuzione spettrale di energia|distribuzione dell'energia spettrale]] e osservazioni di immagini<ref name=":0" />. Uno scenario di [[Impatto astronomico|collisioni]] massicce creerebbe polvere calda che splenderebbe nelle lunghezze d'onda [[Infrarosso|infrarosse]], ma non si è osservato alcun eccesso di energia infrarossa, cosicché l'ipotesi è stata scartata<ref name="SLT-20151015"/>. Altri ricercatori ritengono che la spiegazione basata sul [[Disco circumstellare|disco di detriti]] formato da frammenti planetari non sia verosimile, perché la probabilità con la quale Kepler potrebbe aver ripreso tale evento è estremamente bassa<ref name=":0" />.
L'astronomo Jason Wright ha ipotizzato che gli oggetti che eclissano la stella possano appartenere ad una [[megastruttura]] realizzata da una [[Extraterrestre|civiltà aliena]], come ad esempio una [[sfera di Dyson]]<ref name="ATL-20151013">{{cita news|url=https://www.theatlantic.com/science/archive/2015/10/the-most-interesting-star-in-our-galaxy/410023/ |titolo=The Most Mysterious Star in Our Galaxy |pubblicazione=[[The Atlantic]] |cognome1=Andersen |nome1=Ross |data=13 ottobre 2015 |accesso=13 ottobre 2015}}</ref><ref name="IND-20151015">{{cita news|url=https://www.independent.co.uk/news/world/forget-water-on-mars-astronomers-may-have-just-found-giant-alien-megastructures-orbiting-a-star-near-a6693886.html |titolo=Astronomers may have found giant alien 'megastructures' orbiting star near the Milky Way |pubblicazione=[[The Independent]] |cognome=Williams |nome=Lee |data=15 ottobre 2015 |accesso=15 ottobre 2015}}</ref><ref name="PS-20151013" /><ref name="ASTRON-20150915">{{cita web |url=https://www.astron.nl/about-astron/press-public/news/werp/good-night-sleep-tight-advanced-alien-civilisations-rare-or-abse |titolo=Good night, sleep tight: Advanced alien civilisations rare or absent in the local Universe |editore=[[ASTRON]] |data=15 settembre 2015 |accesso=15 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151019112402/http://www.astron.nl/about-astron/press-public/news/werp/good-night-sleep-tight-advanced-alien-civilisations-rare-or-abse |dataarchivio=19 ottobre 2015 |urlmorto=sì }}</ref>, una struttura ipotetica che una civiltà avanzata potrebbe costruire attorno a una stella per intercettarne parte della luce e coprire il proprio fabbisogno energetico<ref name="JonesM2015">{{cita pubblicazione|titolo=Reconsidering macro-artefacts in SETI searches |rivista=[[Acta Astronautica]] |cognome=Jones |nome=Morris |volume=116 |pp=161–165 |data=novembre–December 2015 |doi=10.1016/j.actaastro.2015.07.011}}</ref>. Il [[SETI|SETI Institute]] ha iniziato il 19 ottobre 2015 a
Nel mese di ottobre del 2017, dopo lunghi studi, la [[NASA]] ha comunicato che le variazioni di luminosità dell'astro sono dovute ad un disco di polveri e altri materiali con una struttura molto irregolare e mobile.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/08/tabbys-star-da-stella-della-via-lattea-a-star-dei-social-il-mistero-delle-infrastrutture-aliene/3901623/|autore=|titolo=Tabby’s Star, da stella della Via Lattea a star dei social: la Nasa risolve il mistero delle "infrastrutture aliene"|data=8 ottobre 2017|accesso=7 novembre 2017}}</ref> La natura di tali variazioni è stata successivamente approfondita da osservazioni mirate utilizzando una rete di telescopi, ricerca<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tabetha S. Boyajian et al.|data=2 gennaio 2018|titolo=The First Post-Kepler Brightness Dips of KIC 8462852|lingua=en|url=https://arxiv.org/abs/1801.00732v1|cid=arXiv:1801.00732}}</ref> finanziata grazie ad una campagna di [[Kickstarter]]<ref>{{Cita web|url=https://www.kickstarter.com/projects/608159144/the-most-mysterious-star-in-the-galaxy|titolo=The most mysterious star in the Galaxy|sito=kickstarter.com|data=|lingua=en|accesso=3 gennaio 2018}}</ref>. Le osservazioni effettuate mediante l'[[osservatorio di Las Cumbres]] hanno evidenziato un'attenuazione accentuata della luminosità a specifiche lunghezze d'onda, fenomeno associato tipicamente della presenza di polveri.<ref>{{Cita web|url=http://www.media.inaf.it/2018/01/03/citizen-science-kic-8462852/|titolo=Niente alieni sulla Stella di Tabby|curatore=media.inaf.it|data=3 gennaio 2018}}</ref>▼
▲Nel mese di ottobre del 2017, dopo lunghi studi, la [[NASA]] ha comunicato che le variazioni di luminosità dell'astro sono dovute ad un disco di polveri e altri materiali con una struttura molto irregolare e mobile.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/08/tabbys-star-da-stella-della-via-lattea-a-star-dei-social-il-mistero-delle-infrastrutture-aliene/3901623/|autore=|titolo=Tabby’s Star, da stella della Via Lattea a star dei social: la Nasa risolve il mistero delle "infrastrutture aliene"|data=8 ottobre 2017|accesso=7 novembre 2017}}</ref> La natura di tali variazioni è stata successivamente approfondita da osservazioni mirate utilizzando una rete di telescopi, ricerca
== Note ==
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