Francesco Calcagno (francescano): differenze tra le versioni
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Un testimone che aveva familiarità con Calcagno, testimoniò che il francescano dormiva con un ragazzo quasi ogni notte, credeva che [[Gesù]] avesse praticato la sodomia con [[Giovanni (evangelista)|San Giovanni]] e negava l'esistenza di [[Dio]] e del [[Paradiso]], nonché dell'[[Immortalità|immortalità dell'anima umana]].<ref>{{Cita libro|nome=Scott|cognome=Tucker|titolo=The queer question: essays on desire and democracy|accesso=2024-07-13|data=10|editore=South End Press|p=46|ISBN=978-0-89608-577-0}}</ref>
Calcagno ammise la sua colpevolezza sostenendo che una volta aveva parlato con un certo signor Lauro di Glisenti da Vestone, un ateo che "diceva di non credere in nulla, tranne a quello che poteva vedere coi propri occhi", e replicò: "Allora si può credere o dire tutto quello che si vuole su Cristo, per quanto brutto, come il fatto che abbia tenuto San Giovanni come figlio". Egli sosteneva inoltre che l'[[Paolo di Tarso|apostolo Paolo]] aveva condannato la sodomia nei suoi scritti perché gli piaceva questa pratica e voleva tenerla per sé.<ref name="Dall'Orto 2004"
La relazione del Tribunale bresciano venne trasmessa al [[Consiglio dei Dieci]]. Calcagno fu giustiziato a [[Venezia]] il 23 dicembre 1550.
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