Jean-Honoré Fragonard: differenze tra le versioni
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Con un tratto sapiente Fragonard sapeva mostrare il turbinio della vita attraverso pose espressive e gesti aggraziati, o con drappeggi pieni di vigore. Egli, comunque, fu l'ultimo artista di un'epoca in declino e le sue scene di genere vennero ben presto rese obsolete dalla durezza neoclassica di [[Jacques-Louis David]] e dalla crudeltà della Rivoluzione e dell'Impero.
Le scene di genere di Fragonard sono spesso volutamente licenziose, come ad esempio in "''[[I fortunati casi dell'altalena|Les hasards heureux de l'escarpolette]]''" del [[1766]] (I casi fortunati dell'altalena), fantasia di un committente un po' libidinoso e guardone. Ma anche queste immagini effettivamente frivole e un po' "spinte" possono essere lette in una chiave diversa. Vi si può veder affiorare, infatti, un'inquietudine, un sentimento di "festa finita" (e questo ci ricorda [[Watteau]]), o ancora una diffusa minaccia: le coppie nell'intimità, le belle ragazze che si crogiolano sensualmente nel letto, i baci e gli amplessi, le dormienti, le bagnanti, tutto quel piccolo, simpatico mondo di grazia e di intimità viene osservato da un pittore che vuole rammentarci quanto la giovinezza non duri e quanto i momenti di lasciva tenerezza siano fugaci e rari.
Dopo il [[1761]], [[Luigi XV]] iniziò a commissionargli solo quelle scene di vita aristocratica ambientata in suggestivi giardini che il soggiorno a [[Roma]] gli aveva ispirato. La bellezza dei colori ed il virtuosismo del chiaroscuro, appresi da François Boucher sono probabilmente il lato più suggestivo della sua pittura, piuttosto carente quanto a studio dei soggetti. Alcuni tra i dipinti più famosi di questo periodo sono:
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