Arcidiocesi di Acerenza: differenze tra le versioni

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Nel [[1059]] il vescovo Godano o Gelaldo partecipò al [[Concilio di Melfi I|concilio di Melfi]] nel quale si distinse; per questo ottiene il titolo di [[arcivescovo]]. Questa notizia comunque non è confermata; infatti secondo altre fonti Acerenza divenne arcivescovado sotto [[papa Leone IX]] o sotto [[papa Niccolò II]].
 
Il 13 aprile [[1068]] [[papa Alessandro II]] emanò una [[Bolla pontificia|bolla]], diretta ad Arnaldo, arcivescovo di Acerenza, con la quale istituì una nuova provincia ecclesiastica comprendente, fra le altre, le città di [[Venosa]], [[Potenza (Italia)|Potenza]], [[Tricarico]], [[Montepeloso]], [[Gravina (Italia)in Puglia|Gravina]], [[Matera]], [[Tursi]], [[Teana|Latiniano]], [[San Chirico Nuovo|San Chirico]], [[Oriolo]], lasciando sotto il [[Diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede|controllo diretto della Santa Sede]] [[Montemurro]] e [[Armento]].
 
L'arcivescovo Arnaldo verso negli ultimi anni dell'[[XI secolo]] fece iniziare i lavori per la costruzione della cattedrale durante i quali furono ritrovate le reliquie di san Canio. Nel mese di maggio [[1102]] fu eletto arcivescovo Pietro al quale furono confermati i privilegi concessi ad Arnaldo.