Ardinghelli: differenze tra le versioni
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== Storia ==
La famiglia, di origine [[Ducato di Sassonia|sassone]], si trasferì in Italia nel [[X secolo]] al seguito dell'[[Imperatore del Sacro Romano Impero|imperatore]] [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] e si stabilì nella città di [[Volterra]]; poiché di parte [[ghibellina]], però, nel [[XII secolo]] gli Ardinghelli dovettero andar via dalla città [[guelfa]] e si instaurarono, con due diversi rami, a [[Firenze]] e a [[San Gimignano]]. In quest'ultima città furono molto attivi nella vita pubblica, tanto da diventare una delle famiglie capo-fazione (a testimonianza di ciò furono erette le due [[Torri degli Ardinghelli]]); a Firenze entrarono subito a far parte del governo della [[Repubblica di Firenze|Repubblica]], dando alla luce [[Priorato delle Arti|Priori]], [[Gonfaloniere di Giustizia (Firenze)|Gonfalonieri]] e importanti prelati, come il cardinale [[Niccolò Ardinghelli]].
Nel [[XVI secolo]] un giovane del ramo fiorentino, [[Andrea Ardinghelli|Andrea]], si insediò all'[[L'Aquila|Aquila]], dove diventò tesoriere della provincia di [[Abruzzo Ultra]]; da lui discese una dinastia nobiliare cittadina durata fino al [[XVIII secolo]], estintasi proprio durante la costruzione del barocco [[palazzo Ardinghelli]].
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