Giovanni Palatucci: differenze tra le versioni
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{{C|la voce pare monofonte (Preziosi e il suo libro autopubblicato). Voce da riscrivere su un maggiore diversità di fonti|funzionari|novembre 2023|arg2=santi}}
{{F|santi italiani|arg2=funzionari|febbraio 2014|Molte parti della biografia, estremamente controversa, sono prive di qualsiasi fonte.}}
{{Santo
|nome= Giovanni Palatucci
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|immagine= Giovanni Palatucci.jpg
|note= Servo di Dio
|nato= [[Montella]], [[31 maggio]] [[1909]]
|morto= [[Dachau]],
|venerato da= Chiesa cattolica
|canonizzazione=
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|AnnoNascita = 1909
|LuogoMorte = Dachau
|LuogoMorteLink = campo di concentramento di Dachau
|GiornoMeseMorte = 10 febbraio
|AnnoMorte = 1945
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== Biografia ==
Nato a Montella, in [[provincia di Avellino]], da Felice e Angelina Molinari, era nipote di Giuseppe Maria Palatucci, [[Diocesi di Campagna|vescovo di Campagna]] e familiare di [[Ferdinando Palatucci]], [[Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni|arcivescovo di Amalfi-Cava de' Tirreni]]. Compì gli studi presso il ginnasio "Dionisio Pascucci" di [[Dentecane]] di [[Pietradefusi]] e il liceo classico "Pietro Giannone" di [[Benevento]]. Dopo la maturità, conseguita a [[Salerno]] nel [[1928]], svolse nel [[1930]] il [[servizio militare di leva in Italia|servizio militare]] a [[Moncalieri]] come allievo [[ufficiale di complemento]].
Iscritto al [[Partito Nazionale Fascista]], nel [[1932]] si laureò in [[giurisprudenza]] all'[[Università di Torino]], discutendo una tesi in [[diritto penale]] sul [[rapporto di causalità]] con il professor [[Eugenio Florian]].<ref>Giovanni Palatucci, ''Il rapporto di causalità nel Diritto Penale. La tesi di laurea discussa a Torino nel 1932'', Accademia Vivarium Novum–Dragonetti, Montella, 2004, ISBN 8887637474.</ref>
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{{cn}}
Si preoccupò anche dell'istituzione di uno "Stato libero di Fiume", per far sì che questo territorio, che correva il rischio di venire ceduto dall'[[Italia]] alla [[Jugoslavia]], mantenesse una sua indipendenza. Fu proprio con l'accusa formale di cospirazione e intesa con il nemico in seguito al «rinvenimento di un piano relativo alla sistemazione di Fiume come città indipendente, tradotto in lingua inglese» che il 13 settembre [[1944]] fu arrestato dai militari tedeschi in seguito alla delazione pervenuta al capitano Schlünzen dal vice commissario ausiliario della III Divisione assegnato alla questura di Fiume fin dal 5 febbraio di quello stesso anno.<ref name="Palatucci e la contessa"/> Dopo essere stato imprigionato nel carcere di Trieste, il [[22 ottobre]] venne trasferito nel campo di lavoro forzato di [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]], dove morì nel 1945, due mesi prima della liberazione, a 36 anni.
== Controversie ==
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