Statua di Zeus a Olimpia: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Statue_of_Zeus.jpg|thumb|right|La statua di Zeus]]
 
La '''Statua di Zeus''' ad [[Olimpia]], una della [[sette meraviglie del mondo]] Dimensioniantico, efu fattezzerealizzata delladallo statuascultore sonogreco state[[Fidia]], dunquenel [[433 ricostruitea.C.]], sullaed baseera dellecollocata numerosenel descrizioni[[Tempio edi testimonianzeZeus provenienti(Olimpia)|Tempio daglidi autori classiciZeus]]. Nel [[394]] fu probabilmente portata a [[Costantinopoli]] dove andò poi distrutta.
 
Dimensioni e fattezze della statua sono state dunque ricostruite sulla base delle numerose descrizioni e testimonianze provenienti dagli autori classici.
 
L'opera d'arte in questione, infatti, conobbe un'enorme fortuna nel mondo antico (tanto da essere riprodotta anche sulle monete d'[[Elide]] di età [[Publio Elio Adriano|adrianea]]) e molte volte è stata citata dagli scrittori del mondo greco e latino che crearono attorno ad essa una ricca aneddotica.
 
Lo storico e geografo [[Strabone]], ad esempio, riporta un episodio (''Geografia'', libro VIII 3, 30) secondo cui lo stesso [[Fidia]] avrebbe detto, al suo parente e collaboratore Paneno, di aver tratto ispirazione per la scultura del suo [[Zeus]] da alcuni versi dell'[[Iliade (Omero)|Iliade]]: "Disse, e con le nere sopracciglia il Cronide accennò; le chiome [[ambrosia|ambrosie]] del sire si scompigliarono sul capo immortale: scosse tutto l'[[Olimpo (mitologia)|Olimpo]]". ([[Omero]], ''Iliade'' I, 528-530).
 
Il basamento della statua [[crisoelefantina]] occupava un'area di più di sei metri per dieci, e doveva superare i 12 metri di altezza.
 
L'impressione di monumentalità data dalla statua doveva essere accentuata dalla non troppo felice proporzione delle dimensioni tra essa e la struttura in cui era collocata: pur essendo il tempio di dimensioni considerevoli, la testa di Zeus, rappresentato seduto in trono, ne sfiorava il soffitto, tanto che Strabone ebbe a scrivere che, se il dio si fosse alzato in piedi, avrebbe scoperchiato il tempio. (Strabone, Geografia VIII 3, 30).
 
Un'esauriente descrizione ci viene dalle pagine di [[Pausania (geografo)|Pausania]] (Pausania, Periegesi V, 10, 2): Zeus reggeva nella mano destra una [[Nike (mitologia)|Nike]] (vittoria) d'oro e avorio, mentre nella sinistra teneva uno scettro su cui poggiava l'aquila, simbolo della divinità.
[[Immagine:Tempio_di_Zeus_Olimpia_April_2006.jpg|thumb|Particolare del tempio di Zeus ad Olimpia in cui si trovava la statua]]
[[Immagine:di ispirazione storica e mitologica, idealmente collegate alle decorazioni già presenti nel tempio.
 
Le parti scoperte della statua erano realizzate in avorio, mentre tutti gli attributi erano in lamina d'oro. Il trono, crisoelefantino anch'esso e decorato con ebano e pietre preziose, recava in rilievo numerose rappresentazioni di ispirazione storica e mitologica, idealmente collegate alle decorazioni già presenti nel tempio.
 
Secondo una controversa fonte bizantina, la statua fu trasferita a [[Costantinopoli]] verso la fine del IV sec. d. C., presso la dimora di Lausus, collezionista d'arte ante litteram, trovando posto accanto ad altri capolavori. Qui essa rimase fino alla sua distruzione, plausibilmente avvenuta durante l'incendio di [[Costantinopoli]] del [[475]].