Matilde di Canossa: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Matilde, splendente fiaccola che arde in cuore pio.<br/>
Aumentò in numero armi, volontà e vassalli,<br/>
Il proprio principesco tesoro profuse, causò e condusse battaglie.<br/>
Se dovessi citare ad una ad una le opere compiute da questa nobile signora,<br/>
i miei versi aumenterebbero a tal punto da divenire innumerevoli come le stelle.|[[Donizone di Canossa|Donizone]], ''[[Vita Mathildis]]'', libro II, prologo II|Corde pio flagrans Mathildis lucida lampas.<br/>
Arma voluntatem, famulos, gazam proprianque,<br/>
excitat, expendit, instigat, proelia gessit.<br/>
Singula si fingam, quae fecit nobilis ista,<br/>
carmina sic crescens, sunt ut numero sine stelle.|lingua=la}}
{{Monarca
|nome = Matilde di Canossa
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== Nella cultura di massa ==
[[File:MatWElf Villani.jpg|thumb|Matilde con il marito Guelfo V.]]
{{Citazione|Matilde, splendente fiaccola che arde in cuore pio.<br/>
Aumentò in numero armi, volontà e vassalli,<br/>
Il proprio principesco tesoro profuse, causò e condusse battaglie.<br/>
Se dovessi citare ad una ad una le opere compiute da questa nobile signora,<br/>
i miei versi aumenterebbero a tal punto da divenire innumerevoli come le stelle.|[[Donizone di Canossa|Donizone]], ''[[Vita Mathildis]]'', libro II, prologo II|Corde pio flagrans Mathildis lucida lampas.<br/>
Arma voluntatem, famulos, gazam proprianque,<br/>
excitat, expendit, instigat, proelia gessit.<br/>
Singula si fingam, quae fecit nobilis ista,<br/>
carmina sic crescens, sunt ut numero sine stelle.|lingua=la}}
 
*Dopo la sua morte attorno a Matilde venne a crearsi un alone di leggenda. Gli [[agiografi]] ecclesiastici ne mitizzarono il personaggio facendone una contessa semi-monaca dedita alla contemplazione e alla fede. Qualcuno invece sostiene che si sia trattato di un personaggio di forti passioni sia spirituali sia carnali ({{chiarire|fu indicata|Opinioni fondate o illazioni?}} come amante dei pontefici [[Papa Gregorio VII|Gregorio VII]] e [[Papa Urbano II|Urbano II]]). Si narra che, dopo la morte di [[papa Alessandro II]], Matilde, che soffriva di un [[eczema]], per curarsi si coricasse senza vesti sul tavolo dove era stato lavato il defunto pontefice. In realtà nel Medioevo il culto delle [[reliquia|reliquie]] (e la certezza riguardante i loro poteri miracolosi) era molto sentito. Si dice che Matilde conservasse tra le proprie reliquie anche un anello vescovile, che utilizzava per calmare i frequenti attacchi di [[epilessia]].
 
*Lo storico [[Umanesimo|umanista]] [[Scipione Ammirato]] «nel primo libro delle sue ''Istorie fiorentine'' dedicate al granduca [[Ferdinando I de' Medici]] e pubblicate da Filippo Giunti nel 1600, si era soffermato su Matilde per quelle vicende legate alla storia della città, assumendo come cesura di partenza l’uccisione del padre Bonifacio avvenuta nel 1052. (…) Giunto all'anno della morte di Matilde, gravata dagli anni oltre che dal peso del principato ''gravissimo a chi sull'altrui spalle non l'abbandona'', Ammirato ripropone l'elogio di una donna sola, ''valorosa et buona''».<ref>Maria Pia Paoli, ''La donna e il melograno: biografie di Matilde di Canossa (secoli XVI-XVII)'', MEFRIM: Mélanges de l'École française de Rome: Italie et mediterranée: 113, 1, 2001, p. 208.</ref>
 
Di lei [[Francesco Petrarca]] scrisse che «conduceva con animo virile le guerre, imperiosa verso i suoi, ferocissima verso i nemici, molto liberale verso gli amici». [[Ludovico Ariosto]] la menzionò come «la contessa gloriosa / saggia e casta».<ref>{{cita web |url=http://www.culturaitalia.it/opencms/it/contenuti/eventi/event_0389.html?language=it&tematica=&selected= |titolo=Matilde di Canossa: una donna tra papato e impero |data=15 luglio 2008 |accesso=20 settembre 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210908050402/http://www.culturaitalia.it/opencms/it/contenuti/eventi/event_0389.html?language=it&tematica=&selected= |dataarchivio=8 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita libro |url=https://maes.unibo.it/article/download/8013/7725/24654&ved=2ahUKEwjs7Mbbz-DyAhUlgf0HHbduCRcQFnoECAoQAQ&usg=AOvVaw2oOdxvlfudxaW3-y2H8c7G |titolo=Matilde di Canossa: tra storia e leggenda |autore=M. Cavazza |anno=2006 |editore=[[Università di Bologna]] |formato=PDF |accesso=2 settembre 2021}}</ref>
 
*Secondo una leggenda, Matilde, rimasta vedova di [[Goffredo il Gobbo]] si recò a [[Orval]] per una partita di caccia durante la quale si riposò vicino a una fontana. Immergendo le mani nell'acqua perse l'anello nuziale. Si fermò a pregare la Madonna affinché le fosse restituito l'anello e una trota emerse dall'acqua con l'anello in bocca, rendendolo alla nobildonna. Ella allora esclamò “questa è davvero una valle d’oro!”, da cui il nome di Orval. La contessa, riconoscente, decise di erigere un monastero e ancora oggi la fontana porta il suo nome.<ref>{{Cita web|url=https://lemuseedeleauetdelafontaine.be/listing/villers-devant-orval-fontaine-mathilde/ |titolo=Villers-devant-Orval - Fontaine Mathilde |autore= |sito=Le musée de l'eau et de la fontaine |data= |lingua=fr |accesso=19 maggio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.orval.be/fr/page/459-la-legende-d-orval#:~:text=Mathilde%20de%20Canossa%20est%20un,et%20celui%20spirituel%20du%20pape. |titolo=La légende d’Orval |autore= |sito=Orval |data= |lingua=fr |accesso=19 maggio 2024}}</ref>
 
== Luoghi matildici ==