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=== L'impiego nel Regio Esercito ===
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▲{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=#605030|col2=#dddddd|col3=white|font-size=100%|titolo=Munizionamento dell'88/55 nel Regio Esercito<ref>F. Cappellano, op. cit. pag 216, 217, stranamente non viene indicato munizionamento da esercitazione.</ref>|contenuto=
* [[cartoccio-proietto]] contraerei (spoletta meccanica)
* granata perforante L/3.9
* granata dirompente L/4.5 (KE)
}}
Le batterie cominciarono a giungere in Italia pochi giorni dopo l'ingresso dell'Italia in guerra, ed inizialmente furono assegnati in parte alla [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|MACA]] per la protezione delle principali città ed in parte inviate in [[Libia]] per la protezione dei porti. Alcuni gruppi furono successivamente assegnati a reparti mobili motocorazzati, ma fu subito evidente che il Regio Esercito non aveva a disposizione un [[Trattore d'artiglieria|trattore]] con caratteristiche adatte al traino del pezzo, dato che il compito era affidato ai [[Lancia 3Ro]], privi di trazione integrale.<ref>F. Cappellano, op. cit., nota 50 a pag 217.</ref> Alla fine del 1940 erano disponibili 44 pezzi e relative centrali di tiro.<ref name = autogenerato1>F. Cappellano, op. cit. pag 217.</ref> A partire dall'ottobre [[1942]] diverse batterie, pur restando tedesche, furono utilizzate da personale italiano per la protezione di infrastrutture militari e centri abitati, pratica ulteriormente intensificata nel 1943, arrivando ad interessare più di 100 batterie.<ref name=autogenerato1 /> Oltre ai cannoni che giungevano per i canali stabiliti nel 1940, nel 1943 furono trasferiti 24 pezzi e relativi trattori [[Sd.Kfz. 7]], destinati all'equipaggiamento della [[1ª Divisione corazzata "M"]]. L'88/55 nel Regio Esercito fu utilizzato nel suo ruolo naturale, cioè come arma contraerei, e l'utilizzo come cannone controcarri fu limitato all'Africa Settentrionale (Libia e Tunisia) per pochi gruppi autocampali.
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