Quo primum tempore: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 53:
La continuazione dell'uso del Messale Romano del 1962 dopo la pubblicazione del Messale del Vaticano inizialmente autorizzata a discrezione di alcuni vescovi diocesani (vedi Lettera ''Quattuor abhinc annos'' della Congregazione del Culto Divino in data 3 ottobre 1984).<ref>[https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-76-1984-ocr.pdf ''Acta Apostolicae Sedis'' LXXVI (1984), pp. 1088–1089]</ref> è stata liberalizzata in tutta la [[Chiesa latina]] da [[papa Benedetto XVI]] con il [[motu proprio]] ''[[Summorum Pontificum]]'' del 7 luglio 2007, che concesse ad ogni parroco la facoltà di autorizzarla senza dovere ricorrere al vescovo diocesano, come stabilito dal papa Giovanni Paolo II. Tale concessione è stata ritirata dal suo successore, [[papa Francesco]]. Nel suo motu proprio ''[[Traditionis custodes]]'' del 16 luglio 2021 ha dichiarato che è esclusiva competenza del vescovo diocesano autorizzare l’uso del Missale Romanum del 1962 nella diocesi, seguendo gli orientamenti dalla Sede Apostolica; e che le norme, istruzioni, concessioni e consuetudini precedenti, che risultino non conformi con quanto disposto dallo stesso motu proprio, sono abrogate.<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/francesco/it/motu_proprio/documents/20210716-motu-proprio-traditionis-custodes.html|titolo=Lettera Apostolica in forma di “Motu proprio” di Papa Francesco “Traditionis custodes” sull'uso della Liturgia Romana anteriore alla Riforma del 1970 (16 luglio 2021) {{!}} Francesco|accesso=2022-01-23}}</ref>
La [[Fraternità sacerdotale San Pio X|Fraternità Sacerdotale San Pio X]], che rigetta il Concilio Vaticano II e le successive riforme liturgiche e non è in piena comunione con la Santa Sede, celebra la Messa esclusivamente secondo il Messale Romano del 1962. I gruppi sedevacantisti, che rigettano l'autorità di tutti i Papi post-conciliari, celebrano secondo il Messale del 1920, alcuni rigettando anche la riforma della Settimana Santa di Pio XII (tra questi la [[Società San Pio V]] e l'[[Istituto Mater Boni Consilii]])<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Donald Sanborn|wkautore=Donald Sanborn|anno=2008|mese=giugno|titolo=Benedetto XVI sostituisce la preghiera del Venerdì Santo per i Giudei nel Messale del 1962|rivista=[[Istituto Mater Boni Consilii|Sodalitium]]|numero=62|p=62|citazione=Si deve ricordare che ciò che ha causato il nostro allontanamento dalla FSSPX nel 1983, è stata la messa di Giovanni XXIII, cioè il messale del 1962. La ragione per cui l'arcivescovo Lefebvre voleva che tutti adottassero questo messale, rimangiandosi la sua precedente scelta di permettere le rubriche precedenti il 1955, era che in quel momento egli stava trattando molto seriamente con Ratzinger, per far sì che la FSSPX venisse riassorbita nella religione modernista. Egli mi disse personalmente che il Vaticano non avrebbe mai accettato che noi usassimo le rubriche precedenti il 1955, ed io vidi con i miei occhi i documenti riguardanti le trattative tra lui e Ratzinger, al cui centro c'era il messale del 1962, il cui uso sarebbe stato consentito alla FSSPX. [...] Nel 1983, quando i nove sacerdoti si opposero all'abbandono delle rubriche del Messale di san Pio X, del calendario e del breviario, pochi laici capirono l'importanza di questo gesto. La media dei laici non riesce a distinguere la messa tradizionale del 1962 da quella del messale precedente il 1955, cioè quello che noi usiamo. Ma, in realtà, le differenze sono importanti. Nei gesti e nei simboli della liturgia ci sono interi volumi di insegnamento.}}</ref>, mentre altri accettano le riforme compiute fino all'elezione di Giovanni XXIII (come la [[Congregazione di Maria Regina Immacolata]]).<ref>{{Cita web|url=https://cmri.org/articles-on-the-traditional-catholic-faith/the-liturgical-changes-of-pope-pius-xii/|titolo=The Liturgical Changes of Pope Pius XII|sito=CMRI: Congregation of Mary Immaculate Queen|data=2024-02-16|lingua=en-US|accesso=2024-07-29}}</ref>
== Note ==
| |||