== Biografia ==
Figlia di Alberto (la cui madre era ballerina al [[Teatro di San Carlo]] (di [[Napoli)|teatro San Carlo]]) e Francesca Malleo (il cui fratello Fiorante era marito dell'attrice [[Nunzia Fumo]]), si dedicò al teatro quattordicenne, con la compagnia Cafiero-Fumo, dopo un'infanzia difficile durante la quale dovette aiutare la famiglia a sbarcare il lunario per le precarie condizioni economiche.
Nel [[1939]] partì in tournée per il [[Sud America]] con [[Nino Veglia]] (che sposerà 8 anni più tardi) ed in seguito ebbe la sua grande occasione: fu scritturata da [[Eduardo De Filippo]], grazie al quale perfezionò le sue già spiccate doti recitative.
Con Eduardo, Luisa Conte recitò nella versione teatrale di ''[[Miseria e nobiltà (commedia)|Miseria e nobiltà]]'', interpretando la parte di ''Bettina'', e in numerose altre commedie, come ''[[Non ti pago]]'', ''[[La grande magia]]'' e ''[[Le voci di dentro]]''. Sempre con Eduardo prese parte allo sceneggiato televisivo ''[[Peppino Girella]]''.
In teatro fu interprete di testi di [[Eduardo Scarpetta]], [[Antonio Petito]], [[Luigi Pirandello]].
Risale al [[1958]] un altro importante incontro, quello con [[Nino Taranto]], con cui stabilì un felice sodalizio artistico, che ebbe un felicissimo epilogo all'inizio degli [[Anni 1980|anni ottanta]] grazie alla riproposizione delle commedie dialettali di [[Raffaele Viviani]] (''[['A morte 'e Carnevale]]'') .
Nei primi [[anni 1970|anni settanta]] si impegnò nella difficile opera di ristrutturazione del [[Teatro Sannazaro]] di Napoli, riuscendo, assieme al marito, a riportarlo agli antichi fasti: l'antico palcoscenico napoletano divenne presto il "suo" teatro, nel quale recitò fino alla morte, diretta spesso da [[Giuseppe Di Martino]], al fianco degli attori più amati dal pubblico dell'epoca, tra cui [[Nino Taranto]], interpretando testi di [[Antonio Petito]], [[Raffaele Viviani]], [[Paola Riccora]] e [[Gaetano Di Maio]] (''Lisistrata, ovvero "o sciopero de mugliere"'', ''[[Arezzo 29, in tre minuti...tassista veloce]]'' e ''[[Nu bambiniello e tre San Giuseppe]]'').
Sofferente già da alcuni anni per problemi al cuore, morì nella sua casa napoletana il 30 gennaio del [[1994]], mentre era intenta a lavorare ai suoi nuovi progetti, lasciando un grande vuoto nell'intero mondo del teatro napoletano e nella città che molto l'aveva stimata.
A [[San Martino Valle Caudina]] le è stato dedicato l'anfiteatro cittadino, dove per anni portò il suo teatro nella rassegna ''[["San Martino Arte]]''". Le sue spoglie sono conservate in una cappella gentilizia del [[Cimitero Monumentale di Poggioreale|cimitero monumentale di Poggioreale.]] Nela 2020Napoli, lecittà èche statonel dedicato2020 unle largodedica aun Napoli,largo nel quartiere [[Chiaia]].
== Filmografia ==
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