Meccanica quantistica: differenze tra le versioni

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La [[radiazione elettromagnetica]] era stata prevista teoricamente da [[James Clerk Maxwell]] nel 1850 e rilevata sperimentalmente da [[Heinrich Rudolf Hertz|Heinrich Hertz]] nel 1886.<ref>{{cita web|url=http://www.juliantrubin.com/bigten/hertzexperiment.html|titolo=The Discovery of Electromagnetic Radiation|lingua=en}}</ref> Tuttavia Wien scoprì che, secondo la teoria classica dell'epoca, un [[corpo nero]] in grado di assorbire tutta la radiazione incidente, dovrebbe emettere onde elettromagnetiche con intensità infinita a corta lunghezza d'onda. Questo devastante paradosso, anche se non fu ritenuto immediatamente di grande importanza, fu chiamato nel 1911 "[[catastrofe ultravioletta]]".
 
Nel 1887 [[Heinrich Rudolf Hertz|Heinrich Hertz]] scoprì che le scariche elettriche fra due corpi conduttori carichi erano molto più intense se i corpi venivano esposti a [[radiazione ultravioletta]].<ref name="Hertz1887">{{cita pubblicazione | nome=Heinrich|cognome= Hertz|titolo=''Ueber den Einfluss des ultravioletten Lichtes auf die electrische Entladung''|rivista= [[Annalen der Physik]] |volume=267|numero=8|pp=S. 983–1000|anno=1887|doi=10.1002/andp.18872670827|bibcode=1887AnP...267..983H|lingua=de | issn=0003-3804}}</ref> Il fenomeno, dovuto all'interazione fra la [[radiazione elettromagnetica]] e la [[materia (fisica)|materia]], fu chiamato [[effetto fotoelettrico]], e si scoprì che inspiegabilmente scompariva del tutto per [[frequenza|frequenze]] della radiazione incidente più basse di un valore di soglia, indipendentemente dall'intensità totale di questa. Inoltre, se si verificava l'[[effetto fotoelettrico]], l'energia degli [[Elettrone|elettroni]] emessi dalle piastre conduttrici risultava direttamente proporzionale alla [[frequenza]] della [[radiazione elettromagnetica]]. Tali evidenze sperimentali non si potevano spiegare con la classica teoria ondulatoria di [[Equazioni di Maxwell|Maxwell]]. Per la spiegazione teorica di queste proprietà controintuitive della [[luce]], ad [[Albert Einstein|Einstein]] fu assegnato il premio Nobel per la fisica nel 1921.<ref>{{cita web|url=https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1921/index.html|titolo=The Nobel Prize in Physics 1921 - Albert Einstein|accesso=23 settembre 2012|lingua=en}}</ref>
 
La meccanica quantistica, sviluppandosi con i contributi di numerosi fisici nell'arco di oltre mezzo secolo, fu in grado di fornire una spiegazione soddisfacente a tutte queste regole empiriche e contraddizioni.