Satet: differenze tra le versioni

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'''Satet''' (''ẖnmw'') è una divinità della [[mitologia egizia]], particolarmente venerata ad [[Elefantina]], in [[Egitto]]. Si considera protettrice delle acque del [[Nilo]]; viene raffigurata come un [[donna]] con la corona dell'[[Alto Egitto]] sormontata da due corna di [[gazzella]].
'''Satet''' [[Mitologia egizia|divinità]] egizia correlata con le acqua del [[Nilo]], venerata nella regione di [[Elefantina]].<br>
 
<hiero> s-V13-i-S22:t-B1</hiero>
Il nome ha il significato letterale di [[eiaculazione]] in correlazione con la teoria che vedeva l'annuale piena del Nilo come l'effetto dell'atto di [[masturbazione|masturbarsi]] del dio [[Atum]].<br> Nella teologia di [[Elefantina]] formava una triade con [[Khnum]], suo sposo, e con la figlia [[Anuqet]] mentre ad [[Esna]] aveva come figlia la dea [[Neith]]. In epoca tarda anche questa divinità subirà un processo di assimilazione ad [[Iside]].
varianti
 
<hiero>s-F29-i-i-t-B1</hiero><br>
== Bibliografia ==
<hiero>s-F29-t:t-B1</hiero>
* Sergio Donadoni, ''La religione egiziana'', in "''Storia delle religioni. Le religioni antiche''", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 9788842052050
s ṯy t Satet (setit) <br>
Tosi,* Mario -Tosi, ''Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto'', - ANANKEAnanke, Torino 2004, ISBN 88-7325-064-59788873250645
Nell'[[iconografia]] egizia è raffigurata come una donna recante sul capo la corona dell'[[Alto Egitto]]
 
<hiero>S1</hiero><br>
{{Portale|mitologia|archeologia|Valle del Nilo}}
a cui si aggiungono due corna.<br>
 
Il nome ha il significato letterale di [[eiaculazione]] in correlazione con la teoria che vedeva l'annuale piena del Nilo come l'effetto dell'atto di [[masturbazione|masturbarsi]] del dio [[Atum]].<br>
Nella [[teologia]] di Elefantina formava una triade con [[Khnum]], suo sposo, e con la figlia [[Anuqet]] mentre ad [[Esna]] (Latopolis) aveva come figlia la dea [[Neith]]<br>
Centro del culto di Satet, come anche di Anuqet, era probabilmente l'[[isola di Sehel]], al centro del Nilo, infatti nuno degli epiteti della dea è appunto ''quella di Sehel''.<br>
Nella visione cosmogonica Satet è associata a [[Sothis]], la stella [[Sirio]].<br>
In epoca tarda anche questa divinità subirà un processo di assimilazione ad [[Iside]].<br>
Satet ha un ruolo anche nella raffigurazioni funerarie dove è definita ''l'arciere che scaglia il nuovo Nilo come una freccia'' e fornisce ai defunti la vitalità del fiume. Tale immagine è legata al passaggio del Nilo dalla regione delle cateratte, dove le acque sono maggiormente turbolente, alla valle del Nilo vera e propria ove il fiume scorre con maggior regolarità.
==Bibliografia==
Tosi, Mario - Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto - ANANKE, Torino 2004, ISBN 88-7325-064-5
[[Categoria:Divinità egizie]]