Giuni Russo: differenze tra le versioni
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|genere4 = Sperimentale
|genere5 = Musica sacra
|nota genere =<ref name="Onda Rock">{{Cita web | url = https://www.ondarock.it/italia/giunirusso.htm | titolo = Giuni Russo. La voce prigioniera della musica italiana | editore = [[Ondarock]] | sito = ondarock.it | autore = Giuseppe D'Amato |
|anno inizio attività = 1967
|anno fine attività = 2004
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}}
Spesso considerata una delle migliori cantanti nella storia della [[musica italiana]]<ref>{{Cita web|url=https://www.giunirusso.it/news.asp#!/page_luoghi|titolo=Giuni Russo - Official Site
È stata interprete di brani incisi in numerose [[Lingua (linguistica)|lingue]]: oltre all'[[lingua italiana|italiano]], al [[Lingua siciliana|siciliano]] e al [[lingua napoletana|napoletano]], incise anche in [[lingua spagnola|spagnolo]], [[lingua portoghese|portoghese]], [[lingua inglese|inglese]], [[lingua francese|francese]], [[lingua ebraica|ebraico]], [[lingua giapponese|giapponese]], [[lingua araba|arabo iracheno]], [[lingua greca|greco]] e [[lingua latina|latino]].<ref>{{Cita web|url=https://www.superprof.it/blog/grandi-voci-acute/|titolo=Quali Cantanti Raggiungono le Note Più Alte? {{!}} Superprof
Fu professionalmente legata ad artisti come [[Franco Battiato]], [[Cristiano Malgioglio]], [[Alberto Radius]] e [[Maria Antonietta Sisini]], per 36 anni anche sua compagna di vita.<ref name="Sisini">{{Cita news | url = https://www.corriere.it/spettacoli/cards/giuni-russo-oggi-avrebbe-compiuto-70-anni-un-estate-mare-sperimentazioni-compagna-una-vita-morte-prematura/maria-antonietta-sisini-compagna-una-vita.shtml | titolo = Giuni Russo oggi avrebbe compiuto 70 anni: «Un’estate al mare», le sperimentazioni, la compagna di una vita, la morte prematura | autore1 = Barbara Visentin | capitolo = Maria Antonietta Sisini, compagna di una vita |
== Biografia ==
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Mosse i primi passi nel mondo della musica già dall'età di 13 anni, quando si esibì presso il [[Palchetto della Musica]] davanti al [[Teatro Politeama (Palermo)|Teatro Politeama]].
Nel 1967, vinse, insieme a [[Elio Gandolfi]], il [[Festival di Castrocaro]] interpretando ''A chi'', successo lanciato da [[Fausto Leali]] nello stesso anno.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/12/la-ragazza-del-borgo-che-cantava.html|titolo=La ragazza del Borgo che cantava l'estate|pubblicazione=|giorno=12|mese=09|anno=2009|
=== Da Sanremo alle prime incisioni ===
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=== La lunga gavetta e i primi successi ===
{{C|Assenza totale di fonti, il testo sembra essere il frutto di una [[WP:RO|ricerca originale]].|
Nel 1972, partecipa ai cori dell'album ''[[Ys (Il Balletto di Bronzo)|Ys]]'' del gruppo progressive [[Il Balletto di Bronzo]]. Nello stesso anno partecipa ai cori dell'album ''[[I mali del secolo]]'' di [[Adriano Celentano]].
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=== L'incontro con Franco Battiato ===
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Sempre Alberto Radius diviene però artefice dell'incontro decisivo con [[Franco Battiato]]. Attorno al cantautore siciliano nasce, oltre a una grande amicizia destinata a protrarsi negli anni, un team di lavoro che porta alla realizzazione di tre brani cuciti addosso alle capacità vocali e interpretative di Giuni (''Una vipera sarò'', ''Crisi metropolitana'' e ''L'addio'').
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=== La svolta artistica e la malattia ===
Nel 1988 Giuni collabora nuovamente con Franco Battiato che produce l'album ''[[A casa di Ida Rubinstein]]'' (il titolo è ispirato al nome di [[Ida Rubinstein]], personaggio simbolo della [[Belle Époque]]): si tratta di un lavoro dettato dalla passione per la [[Opera lirica|lirica]],<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0021/articleid,0926_01_1989_0008_0028_12503442/|titolo=Bee Gees, disco e tour mondiale|pubblicazione=|giorno=11|mese=01|anno=1989|
Sempre nello stesso anno, la CGD immette sul mercato la raccolta ''[[Le più belle canzoni (Giuni Russo)|Le più belle canzoni]]'', contenente alcuni dei suoi maggiori successi degli anni ottanta, negando però le royalty alla cantante: il disco, che conta svariate migliaia di copie vendute, è tuttora in catalogo.
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In seguito interpreta un intenso brano inedito, con soli vocalizzi, dal titolo ''Black image'', scritto dal compositore [[Enrico Riccardi]], per la colonna sonora della serie televisiva ''[[Detective Extralarge]]'', interpretata dall'attore [[Bud Spencer]].
Nel 1994 ritorna sulla scena musicale cimentandosi col ''canto-cabaret'' ispirato a [[Ettore Petrolini]] nell'album ''[[Se fossi più simpatica sarei meno antipatica]]''.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0037/articleid,0746_01_1994_0185_0129_17753131/|titolo=Giuni come Petrolini|pubblicazione=La Stampa|giorno=09|mese=07|anno=1994|
Il disco comprende ''Strade parallele'', in duetto con Franco Battiato, nonché due dei brani da lei maggiormente amati quali ''La sposa'' e ''La sua figura'', un canto d'amore tratto dai testi di San Giovanni della Croce, che viene esclusa in extremis dal [[Festival di Sanremo 1994]] dopo aver passato tutte le selezioni.<ref name="golemindispensabile">{{Cita web|url=http://www.golemindispensabile.it/index.php?_idnodo=7212&page=1&_idfrm=62|titolo=Giuni Russo, Musica - La signorina Romeo, voce prigioniera?|giorno=01|mese=01|anno=2003|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150107094114/http://www.golemindispensabile.it/index.php?_idnodo=7212&page=1&_idfrm=62
Il disco testimonia l'inizio della conversione religiosa dell'artista,<ref>{{Cita news|autore=|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/giuni-russo|titolo=Giuni Russo, la sorella delle Carmelitane|pubblicazione=L'Avvenire|giorno=19|mese=03|anno=2015}}</ref> che la porterà a diventare una devota di Santa Teresa e a frequentare, da laica, il Monastero delle Carmelitane di Milano.
Sempre nello stesso anno partecipa al [[Premio Tenco]], dove rende omaggio al cantautore ligure con la sua personale rielaborazione del brano ''[[Ciao amore, ciao]]'', arrangiata da Franco Battiato<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0017/articleid,0760_01_1994_0297_0034_10781588/|titolo=Al "Tenco", slogan pieni di rabbia|pubblicazione=La Stampa|giorno=31|mese=10|anno=1994|
Il 1995 vede la sua seconda partecipazione consecutiva al Premio Tenco, dove propone i brani ''Malinconia (Ninfa gentile)'', ''Il sole di Austerlitz'', ''La sua figura'' e un intenso ed emozionante duetto con il cantante portoghese [[Sérgio Godinho|Sergio Godinho]], nella sua ''La barca degli amanti''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0017/articleid,0681_01_1995_0292_0017_9212248/|titolo=C'era una volta il Tenco|pubblicazione=La Stampa|giorno=30|mese=10|anno=1995|p=17|accesso=23 dicembre 2012}}</ref>.
A metà dello stesso anno viene ripubblicata, per l'etichetta It-Why, la hit ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]'', in tre differenti versioni remix su vinile 12".
Il 22 giugno 1996 partecipa al varietà televisivo ''[[Il boom (programma televisivo)|Il boom]]'', in onda su Canale 5 e dedicato agli anni cinquanta, dove offre un'interpretazione del classico ''[[Johnny Guitar (brano musicale)|Johnny Guitar]]'', lanciato nel 1954 da [[Peggy Lee]].
Il 23, il 24 e il 25 maggio 1997 partecipa alla gara canora televisiva ''Viva Napoli'', in onda su [[Rete 4]] e condotta da [[Mike Bongiorno]] e [[Loretta Goggi]], dove interpreta ''[[Maruzzella (brano musicale)|Maruzzella]]'' di [[Renato Carosone]] e una romanza di [[Gaetano Donizetti]], nel suo repertorio già dal 1988, intitolata ''Me voglio fa' 'na casa.''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/25/Merola_Mike_per_far_sapere_co_0_97052512314.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140108230837/http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/25/Merola_Mike_per_far_sapere_co_0_97052512314.shtml|titolo=Merola, da Mike per far sapere che sono vivo|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=25|mese=05|anno=1997|
Contemporaneamente, dopo due anni di assenza dal mercato discografico, esce un nuovo singolo contenente i brani ''Gabbiano'' e ''Fonti mobili'', anteprima dell'album ''Gelsomini d'Arabia'', che {{
Da segnalare la citazione presente nel ritornello del brano ''Fonti mobili'': è una frase tratta dal libro ''Vedute sul mondo reale'' di [[Georges Ivanovič Gurdjieff]]. L'influenza gurdjieffiana è presente anche nel brano ''Bing Bang Being'' inserito nell'album ''Amala'', scritto da [[Henri Thomasson]], allievo di Gurdjieff e responsabile in Italia della [[Fondazione Gurdjieff|Scuola]] ispirata al suo insegnamento. L'influenza di Thomasson è riscontrabile anche nel brano ''Il vento folle'', dove parti del testo sono tratte dal libro ''Prima dell'alba'' dello stesso Thomasson, pubblicato dalla casa editrice [[L'Ottava]] di Franco Battiato, allievo di quest'ultimo. Il produttore Ezio Trapani, cugino del regista [[Enzo Trapani]], le propone di recitare in ''Verba Tango'', spettacolo di musica contemporanea e poesia nel quale canta i versi di [[Jorge Luis Borges|Borges]] insieme al celebre [[attore teatrale]] [[Giorgio Albertazzi]], presso la [[Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)|chiesa di Santa Maria dello Spasimo]] di [[Palermo]], nel quartiere marittimo della "Kalsa".<ref name="golemindispensabile" />
Il 27 novembre 1998 festeggia i suoi trent'anni di carriera, pubblicando il suo primo album "live", dal titolo autobiografico ''[[Voce prigioniera]]'', che contiene brani tratti da ''[[A casa di Ida Rubinstein]]'', più altre interpretazioni dal vivo.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/dicembre/23/Giuni_Russo_lontano_Alghero_co_0_98122311562.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140324154324/http://archiviostorico.corriere.it/1998/dicembre/23/Giuni_Russo_lontano_Alghero_co_0_98122311562.shtml|titolo=Giuni Russo, lontano da Alghero|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=23|mese=12|anno=1998|
Nel 2000, per l'etichetta Extrarecord, ''Un'estate al mare'' esce nuovamente su CD singolo e vinile 12", con tre nuovi remix per opera del gruppo musicale italiano [[Novecento (gruppo musicale)|Novecento]].
Sempre nello stesso anno, esce una raccolta pubblicata in due diverse edizioni dalle etichette Mr. Music e Dv More Records, intitolate rispettivamente ''[[Il meglio (Giuni Russo)|Il meglio]]'' e ''[[Il meglio (Giuni Russo)|Il meglio di Giuni Russo]]'': le due emissioni contengono nuove registrazioni dei brani storici di Giuni Russo, da lei stessa reinterpretati, con gli arrangiamenti dei Novecento.
Nell'estate del [[2001]], partecipa alla gara canora ''[[La notte vola (programma televisivo)|La notte vola]]'', in onda su Canale 5 e condotta da [[Lorella Cuccarini]], dove dopo quindici anni decide di riproporre dal vivo il suo storico successo ''Un'estate al mare'', con un nuovo arrangiamento di [[Lucio Fabbri]]:<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/30/la-notte-vola-con-la-cuccarini.html?ref=search|titolo=La notte vola con la Cuccarini|pubblicazione=|giorno=30|mese=06|anno=2001|
L'11 marzo 2002, viene invitata alla trasmissione ''[[Cocktail d'amore (programma televisivo)|Cocktail d'amore]]'', in onda su [[Rai 2|Rai Due]] e condotta da Amanda Lear, dove, attraverso vari filmati e interviste, viene ripercorsa la sua carriera artistica. Durante la puntata racconta al pubblico televisivo l'ostracismo perpetrato nei suoi confronti da major discografiche per aver espresso la sua volontà di non continuare a esercitare la sua arte nell'ambito mainstream della musica commerciale.
Il 23 novembre 2002 pubblica il suo secondo album dal vivo, intitolato ''[[Signorina Romeo Live]]''.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0031/articleid,0322_01_2002_0350_0035_2165634/|titolo=Chi si risente, la gran voce di Giuni Russo|pubblicazione=La Stampa|giorno=24|mese=12|anno=2002|
{{
=== Gli ultimi lavori e la morte ===
Nel 2003 torna al [[Festival di Sanremo 2003|Festival di Sanremo]] dopo trentacinque anni, con il brano ''[[Morirò d'amore (singolo Giuni Russo)|Morirò d'amore]]'', scritto molti anni prima con Maria Antonietta Sisini e Vania Magelli; gli archi vengono scritti dal maestro Stefano Barzan, mentre l'arrangiamento è di Franco Battiato e di [[Roberto Colombo (musicista)|Roberto Colombo]]. Il brano si classifica al 7º posto, ricevendo il premio per il miglior arrangiamento. {{
Il 7 marzo esce per la [[Sony Music]] l'omonimo album ''[[Morirò d'amore (album Giuni Russo)|Morirò d'amore]]'', che ottiene un buon successo di vendite. {Il disco è sostanzialmente una riedizione del precedente album dal vivo, la cui scaletta viene però ridotta di tre tracce (''Adeste fideles'', ''Nomadi'' e ''Il re del mondo''), mentre vengono aggiunti quattro inediti quali ''Amore intenso, Moro perché non moro, Una rosa è una rosa'' e la stessa ''Morirò d'amore'', più una nuova registrazione dal vivo: ''Il sole di Austerlitz''.
Il 4 aprile 2003, sfruttando il passaggio sanremese, l'etichetta [[NAR International|NAR]] pubblica ''[[Irradiazioni]]'', una raccolta di successi riarrangiati, e l'inedito ''Voce che grida''. Il disco, registrato nel 1997, non è da annoverare fra la produzione ufficiale della cantante, che peraltro dichiarerà di non apprezzarne neppure il titolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.vocecamuna.it/sito/index.php?contentid=626&groupid=18|titolo=Giuni Russo “Irradiazioni” (cd 2003)|giorno=02|mese=04|anno=2003|accesso=23 dicembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060513000545/http://www.vocecamuna.it/sito/index.php?contentid=626&groupid=18
Nell'estate del 2003 è tra gli ospiti della 19ª edizione del [[Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice]], dove presenta il nuovo singolo sanremese.
Il 1º settembre partecipa alla trasmissione canora ''[[Napoli prima e dopo]]'', dove interpreta il brano partenopeo ''Marechiaro'': sarà questa la sua ultima apparizione televisiva.
Il 18 ottobre si esibisce dal vivo presso il Teatro Zancanaro di [[Sacile]], in occasione della presentazione del film ''[[Napoli che canta (film 1926)|Napoli che canta]]'', appena restaurato: la proiezione dell'opera viene infatti accompagnata dall'esecuzione dal vivo di un'apposita suite musicale, composta da ventidue brani della tradizione musicale partenopea; l'evento riscuote un notevole successo di pubblico<ref>{{Cita news|autore=Sara Carnelos|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/messaggeroveneto/2003/10/20/PN_14_SPEB5.html|titolo=Pienone a Sacile per Giuni Russo|pubblicazione=Messaggero Veneto|giorno=20|mese=10|anno=2003|
Il 28 novembre esce ''[[Demo de midi]]'', album che raccoglie svariati demo di brani scritti tra gli anni ottanta e novanta, molti dei quali rimasti inediti.
Il 2 aprile 2004 esce l'album ''[[Napoli che canta (album)|Napoli che canta]]'', che comprende la suite musicale realizzata per l'[[Napoli che canta (film 1926)|omonimo film muto]] girato nel 1926 da [[Roberto Leone Roberti]], padre del regista [[Sergio Leone]]. Tra i classici inclusi nella suite musicale, compare l'inedita ''A cchiù bella'', una poesia di [[Totò]] musicata dalla stessa Giuni con Maria Antonietta Sisini.
Giuni Russo muore nella sua casa a Milano all'età di 53 anni, il 14 settembre 2004.<ref>{{Cita news|url=https://www.corriere.it/spettacoli/cards/giuni-russo-oggi-avrebbe-compiuto-70-anni-un-estate-mare-sperimentazioni-compagna-una-vita-morte-prematura/estate-mare_principale.shtml|titolo=Giuni Russo avrebbe 70 anni: lunga storia con la collega e morte precoce, 5 cose che non sapete|autore=Barbara Visentin|pubblicazione=Corriere della Sera|data=9 luglio 2021
La cerimonia delle esequie si tiene il 15 settembre, presso il monastero delle [[Monache carmelitane scalze|carmelitane scalze]], a Milano. Viene sepolta nel [[cimitero maggiore di Milano]], in un campo riservato a comunità religiose (carmelitane scalze).<ref>{{Cita news|autore=Comune di Milano|titolo=App di ricerca defunti Not 2 4get|pubblicazione=|data=}}</ref>
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Fra le prime iniziative, l'associazione GiuniRussoArte istituisce un premio intitolato a Giuni Russo, nell'ambito del Mantova Musica Festival (tra il 1º giugno e il 5 giugno 2005), volto a incentivare la ricerca di un linguaggio a sostegno del valore culturale della libertà di espressione musicale.
Il 14 aprile 2006 il comune di [[Sorso]] ([[Provincia di Sassari|SS]]), ha intitolato alla memoria di Giuni Russo la Scuola Civica di Musica.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/lanuovasardegna/2006/04/14/SC5PO_SC502.html|titolo=Nasce la scuola civica di musica «Giuni Russo»: si socializza imparando a suonare uno strumento|pubblicazione=La Nuova Sardegna|giorno=14|mese=04|anno=2006|
Il 27 maggio 2012 il comune di [[Sacile]], in [[Friuli-Venezia Giulia]], intitola la galleria del Teatro Zancanaro “Galleria Giuni Russo”. Alla serata di intitolazione prendono parte, fra gli altri, Franco Battiato e [[Platinette|Mauro Coruzzi]].
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Il 19 marzo 2015, In occasione delle celebrazioni mondiali del 500º anniversario della nascita di Santa Teresa d'Avila, l'Associazione GiuniRussoArte ha organizzato il Concerto "Giuni Russo carmelitana d'amore, incontro con Santa Teresa d'Avila", presso la chiesa del Monastero delle Carmelitane Scalze, Milano, ospite la cantante portoghese [[Dulce Pontes]], che, per la prima volta, ha eseguito ''Nada te turbe'', di Giuni Russo.
Il 15 gennaio 2020 la città di Catania è il primo comune siciliano ad omaggiare Giuni, con uno slargo a pochi passi dell'incantevole lungomare "Slargo Giuni Russo".<ref>{{Cita web|url=https://ilsicilia.it/catania-dedica-una-strada-a-giuni-russo-una-grande-artista-dimenticata-dalla-sua-citta/|titolo=Catania dedica una strada a Giuni Russo, una grande artista dimenticata dalla sua città|autore=Alberto Samonà|sito=IlSicilia.it|data=
Il 5 ottobre 2022 dopo 18 anni di richieste da parte di Maria Antonietta Sisini, la città di Palermo ha posto una lapide commemorativa accanto al Palchetto della Musica di fronte al [[Teatro Politeama (Palermo)|Teatro Politeama]]. L'incisione presente nella targa ricorda la prima esibizione dell'artista avvenuta proprio su quel palchetto alla tenera età di dieci anni. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti le autorità civili, tra cui il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e l'assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, (delegato da Maria Antonietta Sisini a rappresentarla), la giornalista Sandra Figliuolo del giornale on line PalermoToday, che attraverso una petizione sottoscritta da centinaia di persone e una serie di articoli<ref>{{Cita news|autore=Sandra Figliuolo|url=https://www.palermotoday.it/cronaca/intitolazione-palchetto-musica-giuni-russo-cerimonia.html|titolo=Ecco la targa con cui Palermo ricorda Giuni Russo, la compagna: "E' un sogno che si avvera"|data=5 ottobre 2022|accesso=4 agosto 2023}}</ref> hanno promosso l'iniziativa, e tanti fan.
==== La produzione postuma ====
Il 9 settembre 2005, a cura di Maria Antonietta Sisini, viene pubblicato un cofanetto dal titolo ''[[Giuni Russo (album)|Giuni Russo Mediterranea Tour]],''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/09/14/giuni-russo-esce-un-dvd-per-ricordarla.html|titolo=Giuni Russo esce un dvd per ricordarla|pubblicazione=|giorno=14|mese=09|anno=2005|
Il 26 settembre 2006, esce il cofanetto ''[[Unusual]]'',<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/09/28/Spettacolo/Musica/MUSICA-ESCE-DOMANI-UNUSUAL-ALBUM-TRIBUTO-A-GIUNI-RUSSO_103246.php|titolo=MUSICA: ESCE DOMANI 'UNUSUAL', ALBUM TRIBUTO A GIUNI RUSSO|pubblicazione=|giorno=28|mese=09|anno=2006}}</ref> curato e prodotto da Maria Antonietta Sisini con la supervisione di Franco Battiato. Il tributo, oltre a un DVD in cui viene proposta una sintesi del concerto del 2001 tenuto all'[[Auditorium di Milano]], comprende un CD con alcuni dei principali brani di Giuni Russo remixati e riarrangiati. Al progetto partecipano diversi artisti italiani e internazionali, tra i quali lo stesso Battiato, [[Caparezza]] e [[Toni Childs]].<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/laprovinciapavese/2006/11/14/PT2PO_PT210.html|titolo=FLASH|pubblicazione=[[La Provincia Pavese]]|accesso=19 giugno 2011|giorno=14|mese=11|anno=2006|
Il 19 ottobre 2007 esce ''[[The Complete Giuni]]'',<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2007/10/18/Spettacolo/Musica/MUSICA-ESCE-DOMANI-IL-COFANETTO-DEDICATO-A-GIUNI-RUSSO_162657.php|titolo=MUSICA: ESCE DOMANI IL COFANETTO DEDICATO A GIUNI RUSSO|pubblicazione=|giorno=18|mese=10|anno=2007}}</ref> cofanetto antologico prodotto da Maria Antonietta Sisini, che riassume la produzione discografica di Giuni Russo dal 1968 al 2004.
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Il 28 novembre 2008, esce su etichetta [[Edel Music]], l'album ''[[Cercati in me]],''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://notizie.alguer.it/n?id=20916|titolo=Giuni Russo, esce "Cercati in me"|pubblicazione=|giorno=21|mese=11|anno=2008}}</ref> prodotto sempre da Maria Antonietta Sisini. Il disco comprende undici tracce, di cui cinque inedite risalenti agli anni novanta, e sette remix, compresa una suite di tre brani con sonorità multietniche.
Il 7 settembre 2009 esce per [[Bompiani]] la biografia ufficiale ''[[Giuni Russo. Da un'estate al mare al Carmelo]],''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.cinemagay.it/dosart.asp?ID=14939|titolo=Giuni Russo, una biografia scritta dall'amica del cuore|pubblicazione=cinemagay.it|data=18 settembre 2009|accesso=22 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150607003334/http://www.cinemagay.it/dosart.asp?ID=14939
Il 29 marzo 2011 esce ''[[A casa di Ida Rubinstein 2011]]'', una rivisitazione dell'album ''[[A casa di Ida Rubinstein]]'' (1988), con la produzione di Maria Antonietta Sisini e il contributo di musicisti internazionali quali [[Brian Auger]], [[Uri Caine]] e [[Paolo Fresu (musicista)|Paolo Fresu]], oltre a Franco Battiato. Il cofanetto, distribuito sempre da [[Edel Music|Edel]], comprende anche un DVD con la ripresa del concerto tenuto da Giuni Russo al Teatro Manzoni di [[Monza]] il 10 luglio 1991.<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2011/03/28/visualizza_new.html_1530340238.html|titolo=Risentire Giuni Russo,arie camera e jazz|pubblicazione=ANSA|giorno=28|mese=03|anno=2011}}</ref>
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== Profilo vocale ==
Tra le più apprezzate voci femminili di sempre<ref>{{Cita web|url=https://www.italreport.it/home/giuni-russo-la-voce/|titolo=Giuni Russo: "La Voce"|autore=Antonello La Mattina|sito=ITALREPORT|data=14 dicembre 2017
La sua voce, etichettabile come quella di [[soprano lirico]], era caratterizzata da un [[Timbro (musica)|timbro vocale]] morbido e riconoscibile. La sua principale caratteristica era l'estensione vocale di oltre cinque [[Ottava (musica)|ottave]] che le permetteva di raggiungere, per acutezza, toni che imitavano il verso del [[Larinae|gabbiano]], [[virtuosismo]] del quale diede prova in brani come ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]],'' uno dei suoi più celebri.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/storie-musica/giuni-russo-la-sua-vita-e-la-sua-arte-come-unode-infinita-alla-liberta/476992/|titolo=Giuni Russo, la sua vita e la sua arte come un’ode infinita alla libertà {{!}} Rolling Stone Italia|data=
Oltre alle naturali doti vocali, la [[Tecnica del canto|tecnica canora]] dell'artista risultava di alto livello, era infatti capace di ottimi cambi di [[Registro vocale|registro]] e di una perfetta [[Dizione|dizione vocale]], frutto di un attento [[Teoria musicale|studio teorico]] e di un'approfondita analisi delle canzoni che avrebbe poi inciso.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/cards/giuni-russo-oggi-avrebbe-compiuto-70-anni-un-estate-mare-sperimentazioni-compagna-una-vita-morte-prematura/estate-mare_principale.shtml|titolo=Giuni Russo avrebbe 70 anni: lunga storia con la collega e morte precoce, 5 cose che non sapete|autore=Barbara Visentin|sito=Corriere della Sera|data=9 luglio 2021
Nel corso della sua carriera musicale, grazie all'ampia sperimentazione musicale da lei attuata, le è stato possibile usufruire della propria voce in una vasta gamma di generi musicali e in numerose [[Lingua (linguistica)|lingue]] oltre all'[[Lingua italiana|italiano]].<ref name="ondarock.it" />
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