Impero assiro: differenze tra le versioni
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Gli ultimi quattr'anni di vita di Salmanassar furono turbati dalla ribellione del figlio maggiore Ashur-nadin-aplu che quasi si rivelò fatale per l'Assiria. Ventisette città, tra cui [[Assur (città antica)|Assur]], [[Erbil|Arbela]] e [[Arrapha]] ([[Kirkuk]]), apporggiarono il ribelle, mossosi contro i governatori che avevano approfittato della debolezza del vecchio re per insignorirsi. La rivolta fu stroncata con difficoltà da [[Shamshi-Adad V]], il secondo figlio di Salmanassar, che gli succedette alla sua morte ([[824 a.C.]])
La lunga e aspra guerra civile aveva permesso ai [[Babilonesi]] a sud, ai [[Medi]], ai [[Mannei]], ai [[Persiani]] a nord e ad est, agli Aramei e ai Neo-ittiti a ovest di emanciparsi dall'Assiria, così Shamshi-Adad spese il suo regno a riaffermare il controllo su quei popoli. Anche [[Urartu]] profittò dell'occasione per riaffermare la sua influenza sull'[[Armenia]]. [[Adad-nirari III]] era un ragazzo quando successe al padre nell'[[811 a.C.]] e per i cinque anni successivi fu sua madre Sammuramat (
Nell'[[806 a.C.]], Adad-nirari prese le redini del potere. Invase il [[Levante (regione storica)|Levante]] e soggiogò Aramei, Fenici, [[Filistei]], Israeliti, Neo-Ittiti ed [[Edomiti]]. Entrò a Damasco e impose un tributo al suo re Ben-Hadad III. Si volse poi all'Iran e soggiogò Persiani, Medi e Mannei, penetrando fino al [[Mar Caspio]]. Conquistò e ridusse poi a vassallaggio i [[Caldei]] e i [[Suțu]] nella Bassa Mesopotamia.
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