Enrico VII di Lussemburgo: differenze tra le versioni

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|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato [[conte di Lussemburgo]], [[re di Germania]] dal [[1308]], [[re dei Romani]] e [[imperatore del Sacro Romano Impero]] dal [[1312]] alla morte, primo imperatore della [[Casa di Lussemburgo]]. Durante il suo breve regno rafforzò la causa imperiale in [[Italia]], divisa dalle lotte partigiane tra le fazioni [[guelfi|guelfa]] e [[Ghibellini|ghibellina]], e ispirò i componimenti di lode di [[Dino Compagni]] e [[Dante Alighieri]]. Tuttavia, la sua morte prematura impedì il compimento dei suoi propositi. La sua discesa in Italia ([[1311]]) incontrò l'ostilità di [[papa Clemente V]], [[Filippo IV di Francia]] e [[Roberto I d'Angiò|Roberto d'Angiò]], [[re di Napoli]]. Egli è considerato dallo storico [[Bernd Schneidmüller]] come uno dei [[re-conte]]
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=== L'eredità ===
Alla morte di Enrico VII, e per i decenni successivi, la figura centrale nella politica italiana sarebbe stata proprio Roberto di Napoli. Nell'Impero, il figlio di Enrico, [[Giovanni I di Boemia|Giovanni il Cieco]], fu eletto [[re di Boemia]] nel [[1310]]. Dopo la morte di Enrico VII, due rivali, [[Ludovico il Bavaro|Ludovico Wittelsbach di Baviera]] e [[Federico il Bello]] della [[Casa d'Asburgo]], rivendicarono la corona. La loro disputa culminò il 28 settembre [[1322]] nella [[battaglia di Mühldorf]], dove Federico fu sconfitto. Anche la spedizione italiana di Ludovico ([[1327]]-[[1329]]), realizzata nello spirito di recuperare le sconfitte di Enrico, fu abortita. L'eredità di Enrico risulta particolarmente evidente nelle carriere di successo di due fra i despoti locali che egli fece vicari imperiali in città del nord, [[Cangrande I della Scala]] di [[Verona]] e [[Matteo Visconti]] di [[Milano]].
 
Il medievalista tedesco Bernd Schneidmüller inserisce Enrico VII nella sua lista dei "re-conti", gli imperatori o re dei Romani dei secoli XIV e XV anteriori al definitivo passaggio del titolo imperiale alla [[Casa d'Asburgo]].
 
=== Il monumento funebre a Pisa ===