Castell'Arquato: differenze tra le versioni
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Nel 1403 [[Giovanni Maria Visconti]] concede a Borromeo de' Borromei e alla sua discendenza l'investitura dei [[feudatario|poteri feudali]], comprendenti le rendite fiscali collegate, su Castell'Arquato. L'anno successivo Borromei tradisce i Visconti, schierandosi con [[Carlo VI di Francia]] e rendendo il borgo un feudo regio<ref name=visconti/>. Successivamente Castell'Arquato viene conquistato da Francesco e Giovanni Scotti che mantengono il potere fino al 1414 quando, sotto la minaccia dalla famiglia Arcelli, originaria di [[Fiorenzuola d'Arda]], decidono di cedere tutti i loro diritti agli arquatesi, che, a loro volta, li rimettono al duca di Milano [[Filippo Maria Visconti]]. A partire dal 1416 il borgo cambia nome in Castel Visconti, mantenuto fino al 1470<ref name=turismo/>.
Nel 1438 il Duca Filippo Maria Visconti, investe il [[capitano di ventura]] [[Niccolò Piccinino]] del feudo arquatese. Durante il suo governo si assiste alla promulgazione degli statuti comunali: gli ''Statuta et decreta Terrae Castri Arquati''. Dopo il condottiero Niccolò, il feudo rimane alla famiglia Piccinino attraverso i figli Francesco e [[Jacopo Piccinino|Jacopo]]. Nel 1447 [[Francesco I Sforza]], viene nominato, dalla "Repubblica Ambrosiana, signore di Piacenza e del contado e, dalla stessa, nel 1450, 4
Nel 1466, alla morte di Francesco, il feudo viene inizialmente concesso e poi definitivamente venduto dalla moglie [[Bianca Maria Sforza]] al cognato [[Bosio I Sforza]], conte di Santa Flora<ref name=sforza>{{cita web|url=https://www.comune.castellarquato.pc.it/it/page/il-dominio-degli-sforza-fino-al-1707|titolo=Il dominio degli Sforza (fino al 1707)|data=25 marzo 2021|accesso=2 giugno 2024}}</ref>.
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[[File:Rocca Viscontea (Castell'Arquato) - mastio e torre nord 2 2022-07-16.jpg|thumb|left|Rocca Viscontea]]
;[[Rocca Viscontea (Castell'Arquato)|Rocca Viscontea]]: La rocca, sorta su fondazioni precedenti tra il 1342 e il 1349 per volontà di Luchino Visconti<ref name=ducato>{{cita web|url=https://www.castellidelducato.it/castellidelducato/castello.asp?el=rocca-viscontea-di-castellarquato-in-val-darda-gioiello-dei-castelli-del-ducato-di-parma-piacenza|titolo=Rocca Viscontea di Castell'Arquato|accesso=29 settembre 2019}}</ref>, era adibita a sede della guarnigione militare. Ha un impianto planimetrico quadrangolare con quattro torri quadrate poste ai vertici, circondata da un fossato solcato da due ingressi. Tutto il complesso è dominato dal [[mastio]], alto 42 metri<ref name=ducato/>. Torri e cortine si presentano a filo, cioè prive di apparato a sporgere: l'edificio non fu, infatti, adeguato a nuove tecniche di difesa dopo la costruzione. Il mastio, o torre principale, è l'unica torre articolata su quattro lati, a differenza delle altre che si presentano [[Torre scudata|"a scudo"]], ossia su tre lati per permettere il controllo della guarnigione. La rocca, ancora conservata nella sua immagine di cortine-recinto, ospita al suo interno il museo di vita medioevale<ref name=ducato/>.
[[File:Torrione Farnese (Castell'Arquato) - lati sud-est e sud-ovest 2022-07-16.jpg
;[[Torrione Farnese]]: Detto anche ''del Duca'', il torrione fu fatto erigere tra il 1527 e il 1535 per volere di [[Bosio II Sforza|Bosio II]] di santa Fiora e fu ultimato nel 1570 da [[Sforza I Sforza]]. Realizzato in cotto, è un imponente edificio a pianta quadrata con quattro baluardi agli angoli, che fungeva da avamposto contro le armate nemiche. Alto {{M|20|u=m}}, all'interno si sviluppa su cinque livelli, costituiti da una stanza quadrata per piano e collegati da una scala elicoidale<ref>{{cita web|url=https://www.castellarquato.com/turismo/monumenti/torrione/|titolo=Il torrione Farnese di Castell'Arquato|accesso=1º ottobre 2019}}</ref>, che riporta agli schemi architettonici di Michelangelo e del Vignola. Nel secondo dopoguerra divenne sede degli studi portati avanti dall'intellettuale [[Aldo Braibanti]]<ref>{{cita news|url=http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/04/08/news/letteratura_morto_aldo_braibanti-83062547/?refresh_ce|titolo=Letteratura, è morto l'artista e partigiano Aldo Braibanti|data=8 aprile 2014|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]}}</ref>. Dopo essere stato abbandonato per molti anni, è stato adibito a sede della scuola d'Arme Gens Innominabis che si dedica allo studio e alla pratica delle tecniche di combattimento medievali<ref>{{cita web|url=http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/castelli-torri-campanili/item/torrione-del-duca-detto-farnesiano.html|titolo=Torrione "del duca" detto Farnesiano|accesso=1º ottobre 2019|dataarchivio=27 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180627144912/http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/castelli-torri-campanili/item/torrione-del-duca-detto-farnesiano.html|urlmorto=sì}}</ref>. Al secondo piano, arredato come una sala riunioni-conviviale dei cavalieri, si trova un camino risalente al cinquecento.
[[File:Porta di Monteguzzo (Castell'Arquato) - lato esterno 2022-07-16.jpg|thumb|left|Porta di Monteguzzo]]
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