Impero sasanide: differenze tra le versioni

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=== Altre religioni ===
Alcuni dei recenti scavi hanno scoperto i siti religiosi [[buddisti]], [[indù]] ed ebrei nel territorio dell'impero.<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Conflict and Cooperation: Zoroastrian Subalterns and Muslim Elites in Medieval Iranian Society|url=https://archive.org/details/conflictcooperat0000chok|autore=Jamsheed Kairshasp Choksy|editore=Columbia University Press|anno=1997|isbn=978-02-31-10684-9|p=[https://archive.org/details/conflictcooperat0000chok/page/5 5]}}</ref> Buddismo e induismo si affiancavano allo zoroastrismo in [[Battriana]] e [[Margiana]],<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=History of Civilizations of Central Asia: The crossroads of civilizations, A.D. 250 to 750|anno=1994|url=https://archive.org/details/historycivilizat750litv/page/n410|editore=UNESCO|autore=Ahmad Hasan Dani|autore2=B.A. Litvinsky|p=410}}</ref> nei territori dell'estremo oriente. Una comunità ebraica molto ampia fiorì sotto il dominio sasanide, con i gruppi più prosperi situati a [[Esfahan]], [[Babilonia (città antica)|Babilonia]] e [[Khorasan]], e con il proprio comando semiautonomo rappresentato dall{{'}}''Esilarcato'' con sede in Mesopotamia. Le comunità semite subirono soltanto occasionali persecuzioni, potendo godere di una relativa libertà di credo e privilegi negati ad altre minoranze religiose.<ref>{{cita|Zarinkoob (1999)|p. 272}}.</ref> Sapore I (Shabur Malka in aramaico) si dimostrò particolarmente tollerante nei confronti degli ebrei, perlopiù per via della sua amicizia con il rabbino [[Samuel di Nehardea|Samuel]].<ref name="zar207">{{cita|Zarinkoob (1999)|p. 207}}.</ref> Sapore II, la cui madre era ebrea, intrattenne un'amicizia simile con un rabbino babilonese di nome Rabbah. Il loro rapporto consentì al sovrano di assicurarsi un allentamento delle leggi oppressive emanate contro i semiti nell'impero persiano. Inoltre, nella parte orientale dell'impero, vari luoghi di culto buddisti, in particolare situati a [[Bamiyan]], si diffusero a mano a mano che il buddismo cominciò ad attirare proseliti nella regione.<ref>{{cita|Zarinkoob (1999)|pp. 207-208}}.</ref>
 
== Economia ==
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* {{cita libro|lingua=en|autore=Touraj Daryaee|cid=Daryaee (2009)|anno=2009|titolo=Sasanian Persia: The Rise and Fall of an Empire|isbn=978-1-85043-898-4|città=Londra|editore=I.B. Tauris}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=[[Will Durant]]|url=https://books.google.it/books?id=cusRoE1OJvEC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|titolo=The Age of Faith: The Story of Civilization|volume=4|editore=Simon and Schuster|anno=2011|isbn=978-14-51-64761-7|cid=Durant (2011)}}
* {{cita libro|cid=Farrokh e Frye (2009)|lingua=en|titolo=Shadows in the Desert: Ancient Persia at War|url=https://archive.org/details/shadowsindeserta0000kave|autore=Kaveh Farrokh|autore2=Richard Nelson Frye|editore=Bloomsbury USA|anno=2009|isbn=978-18-46-03473-2}}
* {{cita libro|autore=[[Richard Nelson Frye]]|cid=Frye (1967)|titolo=La Persia preislamica|capitolo=Cap. VI e VII|editore=Il Saggiatore|città=Milano|anno=1967|edizione=2}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Richard Nelson Frye|cid=Frye (1993)|anno=1993|capitolo=The Political History of Iran under the Sassanians|titolo=The Cambridge History of Iran|editore=Cambridge University Press|url=https://books.google.it/books?id=Ko_RafMSGLkC&pg=PA124|volume=3|edizione=1|isbn=0-521-20092-X}}