Gino Donè Paro: differenze tra le versioni
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=== L'emigrazione a Cuba ===
Nel 1948, disoccupato, emigrò dapprima in [[Francia]], [[Belgio]] e [[Germania]]. Da qui si recò in seguito a [[Cuba]]: nel [[1951]] all'[[L'Avana|Avana]] trovò lavoro come carpentiere al cantiere dalla Plaza Civica (l'attuale [[Plaza de la Revolución]]). In città
=== I contatti con i rivoluzionari ===
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Nel [[2006]] e [[2007]] vari giornali italiani si occuparono della storia di Gino, pubblicando numerosi articoli a lui dedicati<ref>''[[Liberazione (quotidiano)|Liberazione]]'' il 5 ottobre 2006, ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' e ''[[L'Unità]]'' il 2 dicembre 2006, ''Lo Specchio'' il 27 gennaio 2007</ref>.
Gino Donè Paro morì improvvisamente nel 2008 a San Donà di Piave. In occasione del funerale, ricevette l'omaggio floreale di Fidel Castro, di Raul Castro, dell'ambasciata cubana e dei granmisti sopravvissuti, oltre a molta gente comune venuta da ogni parte d'Italia. A fine 2023, come da sua volontà, le sue ceneri furono portate a Cuba, dove vennero accolte da una delegazione ufficiale politico-militare e sepolte nel Pantheon dei Veterani dell'Indipendenza nella Necrópolis de Cristóbal Colón a l'Avana, il 2 Dicembre in occasione del 67
== Interviste in Italia e a Cuba ==
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* 1945 encomio solenne Missione Alleata Nelson (UK)
* 2004 decorato come Eroe Nazionale (Cuba)
* 2006 medaglia 50
A Gino Donè Paro sono dedicati diversi circoli politico-culturali in Italia. La sua figura è stata oggetto di diverse pubblicazioni e alcuni spettacoli teatrali. Nel 2024, nel centenario della nascita, la tessera di iscrizione dell'Associazione Nazionale Italia-Cuba reca una fotografia di Donè abbracciato a Fidel Castro.
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