Discussione:Pi greco: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 384:
:::::::::L''''oggetto della discussione è il <u>requisito di enciclopedicità</u>'''. --[[Utente:111angelo111|111angelo111]] ([[Discussioni utente:111angelo111|msg]]) 22:54, 18 ago 2024 (CEST)
::::::::::infatti, il punto è: queste formule sono accolte pacificamente e diffusamente da fonti accamedimiche e/o altre fonti secondarie? sono cioè consolidate? Quella del 2024, appunto per la sua "freschezza" temporale, non penso ... e le altre? --[[Utente:Ignisdelavega|<span style="color:navy">ignis</span>]] <small>[[Discussioni utente:Ignisdelavega|<span style="color:#660033"><b>scrivimi qui</b></span>]]</small> 22:59, 18 ago 2024 (CEST)
:::::::::::Le rispondo rispettosamente con franchezza. La matematica è l'unica scienza esatta, se non altro perché è astratta e chiusa in sé. Ora, se parlassimo di arte, di storia, di fisica, di botanica, capirei bene la domanda: ogni congettura o formula esprime sempre un modello, più o meno semplice o sofisticato (tanto per fare un esempio, nella fisica siamo passati da quella classica di Newton, poi relativistica di Einstein, quantistica di Plank, etc. tutte vere nel contesto storico e modellistico in cui sono calate). In questo caso ha senso chiedersi quanto le teorie siano "state accolte" dalla comunità scientifica, e quanto si siano diffuse, anche per capire la validità del modello proposto. In matematica è diverso, in quanto è una scienza esatta: per capirci, il teorema di Pitagora ha la sua valenza dall'istante che è stato espresso, non cambia nel tempo (a parte il teorema di Carnot che lo ha esteso), in quanto esprime proprietà di enti astratti (come figure geometriche e numeri, che per loro natura non possono cambiare), la cui valenza secondo me non dipende da quanto sia diffuso, ma piuttosto e soprattutto dal valore che può apportare (poi francamente non capisco come una qualsiasi formula possa non essere accolta non pacificamente, al massimo può essere ignorata se non se ne riviene il valore o l'utilizzo).
:::::::::::Nello specifico, le formule di Servi sono state dimostrate in modo originale, e sono le stesse cui si può pervenire dal metodo di Archimede esteso (di cui si riporta in genere solo la formula di Viete), e hanno a mio avviso anche un contenuto di valenza storica.
:::::::::::Le formule di BBP e Pignatelli, come più volte enunciato, hanno la caratteristica di esprimere altre modalità (arrivando a cinque, e non a mille) per legare π in funzione di φ, oltretutto in forma esplicita, anche rispetto alla famosa formula di Ramanujan e Hardy, l'unica qui ora proposta, e che deve la sua notorietà esclusivamente al fatto di legare queste due importanti costanti irrazionali. --[[Utente:111angelo111|111angelo111]] ([[Discussioni utente:111angelo111|msg]]) 23:30, 18 ago 2024 (CEST)
::::::::::Aggiungo i '''link agli articoli citati''':
::::::::::'''Servi, L.D.''' (2003) Nested Square Roots of 2. ''The American Mathematical Monthly'', 110, 326-330. https://doi.org/10.2307/3647881
Ritorna alla pagina "Pi greco".