M.4 (dirigibile): differenze tra le versioni
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==Impiego operativo==
Assegnato al comando del maggiore [[Giovan Battista Pastine]], per quattro mesi svolse solo attività addestrativa.<ref name="ar"/> verso la fine di aprile decollò per la prima missione bellica, che abortì subito, e l'aeronave dovette rientrare alla base.<ref name="ar"/>
Nella notte tra il 3 e il 4 maggio 1916 l<nowiki>'</nowiki>''M.4'' partì da [[Casarsa della Delizia]] al comando del [[maggiore]] [[Giovan Battista Pastine]] per bombardare con circa {{formatnum:1000}} kg di [[Bomba aeronautica|bombe]] gli accampamenti nemici nella zona [[Rubbia (Comeno)|Rubbia]]-Merna e il campo d'aviazione di [[Aisovizza]].<ref name="ar"/> Vittima probabilmente di un'avaria<ref group=N>Secondo alcune ipotesi l'aeronave aveva esaurito il carburante.</ref> il dirigibile rimase immobilizzato in zona d'operazione, e alle ore 4 del 4 maggio fu avvistato a una quota di 900 m mentre proveniva da [[Aidussina (comune)|Aidussina]]-[[Cernizza]], e procedeva lentamente direzione di [[Gorizia]].<ref name="aw">{{Cita|Umbriasud||aw}}.</ref> Secondo la testimonianza dell'[[Asso dell'aviazione|asso tenente]] [[Benno Fiala von Fernbrugg]] alle 4
Nel combattimento trovò la morte l'intero equipaggio dell<nowiki>'</nowiki>''M.4'', composto dal comandante, maggiore Giovan Battista Pastine,<ref group=N>Le sue spoglie mortali si trovano ora presso l'[[Oslavia|Ossario di Oslavia]].</ref> dai [[Capitano|capitani]] Giorgio Coturri, Umberto Casella e Giovanni Pasquali, e dai [[Sergente maggiore|sergenti maggiori]] Aristide Berardis e Riziero Rapanelli.<ref name="aw"/> Tutti i caduti furono sepolti dagli austriaci, con gli onori miliari, nel [[cimitero militare]] di Ranziano,<ref name="ar"/> ora [[Renče]] in [[Slovenia]].
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