Felice Ippolito: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Felice Ippolito
|immagine = 1657543657161 NP0119 Felice
|didascalia =
|carica = [[Europarlamentare]]
|mandatoinizio = 1979
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|PostNazionalità = , importante promotore dello sviluppo dell'[[Energia nucleare in Italia|industria nucleare italiana]] negli anni sessanta
}}
[[File:Felice Ippolito 1984.jpg|thumb|Felice Ippolito nel 1984 circa]]▼
== Biografia ==
[[File:Felice Ippolito in his house.jpg|thumb|left|Felice Ippolito nel 1963]]
Figlio di Girolamo Ippolito, si laureò nel [[1938]] in [[ingegneria civile]] indirizzando poi la sua carriera verso la [[geologia]]. Nel 1948 ottenne la libera docenza e nel [[1950]] la cattedra di Geologia Applicata presso l'[[Università Federico II di Napoli|Università di Napoli]]. Il suo interesse per l'impiego dell'energia nucleare a fini civili derivò dalla sua attività come [[geologo]] nella ricerca di [[uranio]].
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=== Dopo la grazia ===
▲[[File:Felice Ippolito 1984.jpg|thumb|Felice Ippolito nel 1984 circa]]
Dopo avere trascorso due anni di prigione, e quando ormai gli restavano pochi mesi da scontare<ref name="Trec" />, Ippolito ricevette la [[Grazia (diritto)|grazia]] dallo stesso Saragat, nel frattempo divenuto Presidente della Repubblica, mentre i programmi nucleari furono sensibilmente ridimensionati da ENEL, una volta terminata la nazionalizzazione elettrica nel [[1963]]. Dopo questa avventura Ippolito si dedicò alla promozione della cultura scientifica e tecnologica. Nel [[1968]] fondò e diresse la rivista ''[[Le Scienze]]'', versione italiana di ''[[Scientific American]]''<ref>{{Cita web|url = http://www.scienzainrete.it/italia150/felice-ippolito|titolo = Felice Ippolito|accesso=13 novembre 2015|editore = Scienza in Rete}}</ref>. Eletto nelle liste del PCI come indipendente, fu [[parlamento europeo|parlamentare europeo]] tra il [[1979]] e il [[1989]]; nel [[1987]] abbandonò il gruppo comunista per iscriversi al gruppo Liberale, iscrivendosi contestualmente al [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]. Fu inoltre membro della [[Commissione grandi rischi]] della [[Protezione civile italiana]] e del Consiglio Superiore delle Miniere. Venne insignito dell'[[Ordine della Minerva]] dall'[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"]].
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