Jimmy Connors: differenze tra le versioni
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Nonostante occupi la terza posizione del ranking Connors è oramai prossimo ai trenta anni e da tre anni non ottiene risultati di rilievo nei tornei che contano; nonostante il ritiro di Borg per molti appassionati è un giocatore destinato ad un rapido declino per via della comparsa di altri grandi talenti come [[Ivan Lendl]] e [[Mats Wilander]]. Con queste premesse Connors inizia il [[1982]] senza grandi aspettative, il primo titolo arriva a fine febbraio a Monterrey, poi due finali consecutive a Rotterdam e Milano perse entrambe contro Vilas. In aprile vince due tornei ravvicinati a Los Angeles e Las Vegas. Al primo appuntamento con il grande tennis a Parigi (nonostante l'assenza di [[John McEnroe|McEnroe]]) viene eliminato nei quarti di finale da [[José Higueras]] in tre set. L'inizio della rivalsa è al [[Queen's Club Championships 1982]], tradizionale [[prequel]] di Wimbledon, quando supera [[Kevin Curren]] in semifinale e [[John McEnroe]] in finale in due set. Nello slam londinese arriva in finale ancora contro McEnroe e nonostante sia sfavorito dal pronostico riesce ad avere la meglio in cinque combattuti set. In agosto vince a Columbus battendo [[Brian Gottfried]] in finale e all'US Open dà prova di grande autorità sconfiggendo [[Guillermo Vilas]] in semifinale e [[Ivan Lendl]] in finale conquistando il suo quarto titolo a New York e il settimo slam in carriera. Grazie a questa serie inaspettata di vittorie Connors riesce a riprendersi la prima posizione del ranking mondiale il 13 settembre [[1982]] e la manterrà per sette settimane prima di cederla nuovamente a McEnroe. Entro la fine dell'anno riuscirà ad essere numero 1 del mondo ancora una volta per una sola settimana. Dopo New York raggiunge l'ultima finale di stagione al [[Pacific Coast Championships 1982]] ma viene battuto nettamente 6-1 6-3 da McEnroe. Al Masters di fine anno vince il primo incontro con [[Johan Kriek]] ma perde in semifinale contro [[Ivan Lendl]]. Dopo anni di risultati deludenti Connors nel [[1982]] ha vinto due slam sui tre a cui partecipato, vinto in totale sette titoli in undici finali e chiude l'anno al secondo posto della classifica mondiale con un bilancio di 78–11.
Nel [[1983]] vince i tornei di Memphis e Las Vegas ma al Roland Garros di Parigi esce a sorpresa ai quarti per mano della rivelazione del torneo [[Christophe Roger-Vasselin]]. Come l'anno precedente vince al Queen's superando McEnroe in finale, quindi a Wimbledon è chiamato a difendere il suo titolo ed è tra i favoriti, tuttavia il torneo sarà deludente in quanto si arrenderà allo specialista [[Kevin Curren]] nel quarto turno. Diversamente da Wimbledon, a New York riesce a difendere il titolo vincendo l'ottavo e ultimo slam della carriera superando [[Ivan Lendl|Lendl]] in quattro set nella finale. Con questo titolo stabilisce il primato di cinque US Open conquistati nell'era Open (poi eguagliato da Sampras e Federer). Ciò che resta della stagione è abbastanza deludente, l'unica nota di rilievo è la finale al [[Wembley Championship 1983]] in cui viene battuto da McEnroe. La stagione viene chiusa al Masters di fine anno in cui perde in semifinale contro Lendl. Durante l'anno si alterna con McEnroe e Lendl in cima al ranking mondiale, il 13 giugno [[1983]] conquista per l'ultima volta in carriera la prima posizione del ranking mondiale mantenendola per tre settimane, portando il suo totale di permanenza al vertice a 268 settimane, stabilendo un record che verrà battuto nel [[1990]] da [[Ivan Lendl]] (e poi superato anche da [[Pete Sampras]] nel [[1999]]
Il [[1984]] è l'anno di John McEnroe, Connors e gli altri sono costretti a cedere allo strapotere dell'irrequieto tennista statunitense. Jimmy inizia la stagione vincendo due tornei consecutivi in febbraio a Memphis e La Quinta, poi a marzo vince anche a Boca West. Al [[WCT Finals 1984]] di aprile perde in finale contro McEnroe e all'Open di Francia sempre McEnroe lo elimina in semifinale in tre set, nonostante tutto poi l'americano perderà una finale rocambolesca contro Lendl. Al Queen's stavolta McEnroe sconfigge Jimmy in due set in semifinale, e anche in finale a Wimbledon McEnroe è troppo forte e gli infligge una dura lezione battendolo 6-1, 6-1, 6-2. Connors aveva raggiunto la sua ultima finale nel grande slam superando con autorevolezza [[Tim Mayotte]], [[Paul Annacone]] e [[Ivan Lendl]]. Arriva in semifinale a Montréal ma è ancora McEnroe ad eliminarlo nettamente in due set, pochi giorni dopo a New York il copione si ripete con McEnroe che supera Jimmy in semifinale e poi vince il titolo contro Lendl. Jimmy si consola vincendo a Los Angeles e Tokyo (su Lendl). Nel Masters di fine stagione arriva in semifinale, eliminato da Lendl (che poi perderà la finale contro McEnroe). Durante l'anno ha raggiunto 7 finali vincendone 5 su 22 tornei disputati con un bilancio di 74-14 chiude la stagione al secondo posto del ranking. Con la squadra americana arriva in finale in [[Coppa Davis]] ma perde per mano della selezione svedese di Wilander.
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