Roberto Calvi: differenze tra le versioni
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===Il processo in Italia===
L'indagine proseguì con l'ordinanza di [[custodia cautelare]] emessa nel [[1997]] dal gip Mario Almerighi a carico di Pippo Calò e Flavio Carboni, accusati di essere i mandanti dell'omicidio<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/04/10/caso-calvi-arresto-per-calo-carboni.html|titolo=CASO CALVI, ARRESTO PER CALO' E CARBONI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-10-19}}</ref>. L'anno successivo, il [[Giudice per le indagini preliminari|Gip]] Otello Lupacchini ordinò una nuova perizia sulla salma riesumata di Calvi, eseguita da un collegio di periti (anche stranieri) e che stabilì l'infondatezza dell'ipotesi del suicidio<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/25/ecco-le-prove-calvi-fu-suicidato.html|titolo=Ecco le prove, Calvi fu suicidato - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-10-19}}</ref>. Cogliendo questa occasione, a fine esame, la famiglia decise di portare la salma di Calvi a [[Tremenico]], in [[provincia di Lecco]], nel locale cimitero
Nel [[2002]], ancor prima dell'inizio del processo, si aggiunsero le dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia: [[Nino Giuffrè]], ex fedelissimo di [[Bernardo Provenzano]], affermò di aver saputo da Lorenzo Di Gesù (braccio destro di Calò) che Calvi era stato "suicidato" per volere di tre entità (mafia, [[massoneria]] e [[Città del Vaticano|Vaticano]]) che avevano perso i loro investimenti nelle sue banche<ref>{{Cita libro|nome=Jacques de Saint|cognome=Victor|titolo=Patti scellerati (Utet): Una storia politica delle mafie in Europa|url=https://books.google.it/books?id=2aHPAQAAQBAJ&pg=PT180&dq=nino+giuffr%C3%A8+calvi&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjU18n2ydXzAhUB3KQKHbxiCrMQ6AF6BAgJEAM#v=onepage&q=nino%20giuffr%C3%A8%20calvi&f=false|accesso=2021-10-19|data=2013-10-21|editore=UTET|lingua=it|ISBN=978-88-418-9858-1}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/online/politica/calvi/giuffre/giuffre.html|titolo=La Repubblica/politica: Anche Antonino Giuffré nell'inchiesta Calvi|accesso=2021-10-19}}</ref> mentre [[Luigi Giuliano]] (ex capo dell'[[Clan Giuliano|omonimo clan camorristico]] di [[Forcella (Napoli)|Forcella]]) affermò di essere stato incaricato da Pippo Calò e [[Gaetano Badalamenti]] di compiere una rapina alla [[Banca Antonveneta]] di [[Padova]] (1975), nella quale, per conto di Calvi, doveva recuperare dei documenti compromettenti che avrebbero salvato la vita al banchiere ma la rapina fallì per l’intervento della polizia e ciò determinò la decisione di uccidere Calvi<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/12/11/caso-calvi-vent-anni-fa-ho-mentito.html|titolo=Caso Calvi, vent' anni fa ho mentito quella sera Carboni non era con me - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-10-19}}</ref>.
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