Shatt al-'Arab: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 46:
Le tensioni tra Impero ottomano e Persia si protrassero e si intensificarono fino allo scoppio delle ostilità nel [[XIX secolo]]. Si giunse poi al [[Trattato di Erzurum (1847)|trattato di Erzurum del 1847]], che vide la partecipazione di delegazioni britanniche e russe. Tuttavia anche in seguito continuarono le rivendicazioni da entrambe le parti e la tensione restò alta fino a quando [[Henry John Temple|Lord Palmerston]], ministro degli esteri britannico, non giunse a dichiarare la necessità nel [[1851]] di istituire un arbitrato tra [[Impero russo]] e [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]] per dipanare l'annosa questione. Fu così che nel [[1913]] venne siglato a [[Costantinopoli]] un protocollo tra [[Giovani Turchi]] e Impero persiano che venne però del tutto vanificato con lo scoppio della [[prima guerra mondiale]].
 
Durante il [[mandato britannico indella Mesopotamia]] (1920-1932), per il controllo della via d'acqua fu applicato lo stesso principio che era allora in vigore in Europa per il [[Danubio]], cioè che la linea di confine correva lungo la linea di maggior profondità del corso del fiume.
 
Nel 1937 Iran e Iraq firmarono un trattato che poneva fine alla disputa sul controllo dello Shatt al-Arab.<ref name="Karsh, Efraim page 7">Karsh, Efraim ''The Iran-Iraq War 1980–1988'', London, Osprey, 2002 page 7</ref> Il trattato stabiliva il confine lungo la linea di bassa marea sul lato orientale del fiume, tranne che a [[Abadan]] e [[Khorramshahr]] dove invece la frontiera coincideva con la linea di massima profondità; questo dava di fatto all'Iraq il controllo dell'intera via d'acqua. L'Iran aveva il diritto di utilizzare il canale, purché le sue navi issassero la bandiera irachena, al comando messo un capitano iracheno e venisse pagato un pedaggio.<ref name="Karsh, Efraim page 8">Karsh, Efraim ''The Iran-Iraq War 1980–1988'', London, Osprey, 2002 page 8</ref>
Riga 54:
Prima dell'accordo infatti il leader iracheno [[Saddam Hussein]] aveva reclamato per il suo Paese il controllo dell'intera via d'acqua fino alle sponde iraniane; in risposta l'Iran dal 1970 cominciò a sostenere la lotta dei [[Curdi]] iracheni per l'indipendenza. Tutte le proposte di mediazione delle [[Nazioni Unite]] furono respinte da entrambi i contendenti fino al marzo 1975 quando i due paesi firmarono gli [[accordi di Algeri]] con cui l'Iraq riconosceva come linea di frontiera la linea di massima profondità e in cambio l'Iran smetteva di sostenere le rivendicazioni curde.
 
Nel 1980 Hussein abrogò il trattato di Algeri che egli stesso aveva firmato e iniziò l'[[guerra Iraq-Iran|invasione dell'Iran]]. La maggior parte del supporto alle truppe di terra irachene avveniva attraverso la via grande d'acqua che era anche il solo sbocco iracheno al Golfo persicoPersico. La via d'acqua divenne così il bersaglio degli attacchi iraniani.<ref>[http://www.sajed.ir/en/content/view/31/201/ Abadan] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090808213517/http://www.sajed.ir/en/content/view/31/201/ |data=8 agosto 2009 }}, [http://www.sajed.ir Sajed] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141007084621/http://www.sajed.ir/ |date=7 ottobre 2014 }}, Retrieved on March 16, 2009.</ref> Quando la penisola di Al-Faw fu catturata dagli Iraniani nel 1986, l'Iraq fu costretto ad utilizzare altri porti arabi come il Kuwait e anche [[Aqaba]], in Giordania. Al termine del conflitto, entrambe le parti accettarono di considerare ancora validi gli accordi di Algeri.
 
== Conflitti recenti ==