CSELT: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m v2.05 - Fixed using WP:WPCleaner (Template senza graffe di chiusura - Collegamenti esterni senza descrizione - Errori comuni)
Riga 106:
Di pari passo alle sperimentazioni sui mezzi fisici di trasmissione, proseguì la ricerca sulla codifica del segnale vocale orientata ad aumentare la capacità trasmissiva anche con l'utilizzo di tecniche di compressione del segnale (ad esempio, gli studi di Giancarlo Pirani e Renato Dogliotti<ref name="Compressione">Dogliotti, Renato, Angelo Luvison, and Giancarlo Pirani. "Error probability in optical fiber transmission systems." Information Theory, IEEE Transactions on 25.2 (1979): 170-178.</ref>). Lo studio delle tecniche di compressione coinvolse tanto l'utilizzo di tecniche statistiche per la compressione del segnale, quanto lo studio dei fenomeni psico-acustici del segnale sorgente stesso (come ad esempio fu applicato, pochi anni più tardi, nello standard MP3).
 
Già dal 1980, accanto alle sperimentazioni di sintesi vocale che portarono alla realizzazione del circuito integrato M3950 progettato dal gruppo di Marco Gandini e poi prodotto da SGS<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=gianni bestente|data=14 febbraio 2011|titolo=sintesi vocale allo CSELT : EBT_Sintetizzatore_Vocale_CIF (1).mp4|accesso=20 aprile 2017|url=https://www.youtube.com/watch?v=c_XZL4_WUcM}}</ref>, iniziarono in CSELT gli studi sulle tecnologie di riconoscimento vocale<ref>{{cita testo|url=http://www.lescienze.it/archivio/articoli/1985/05/01/news/macchine_che_comprendono_la_voce-543888/|titolo=Roberto Pieraccini, "Macchine che comprendono la voce", Le Scienze, 1985}}</ref><ref name="PiraniBook">Pirani, Giancarlo, I. Bey, and J. Leuridan. Advanced algorithms and architectures for speech understanding. Springer-Verlag New York, Inc., 1990.</ref> (ad esempio, nel caso del [[riconoscimento del parlatore]]<ref name="riconoscimentoParlatore">Cavazza, Michele, and Alberto Ciaramella. "Device for speaker's verification." U.S. Patent No. 4,752,958. 21 Jun. 1988. (ÈilÈ il primo brevetto internazionale concesso dall'Europa sul [[riconoscimento del parlatore]], e uno dei primi anche a livello internazionale).</ref>), in Italiano e in diverse altre lingue<ref name="Syntesis">Foti, Enzo, Luciano Nebbia, and Stefano Sandri. "Method of speech synthesis by means of concentration and partial overlapping of waveforms." U.S. Patent No. 5,774,855. 30 Jun. 1998.</ref><ref name="SyntBook">Balestri, M., Lazzaretto, S., Salza, P. L., & Sandri, S. (1993, September). The CSELT system for Italian text-to-speech synthesis. In EUROSPEECH.</ref>.
 
Questo filone si sviluppò grazie alla partecipazione del Centro a due importanti progetti Europei, ESPRIT SIP P26, e SUNDIAL, acronimo di ''Speech Understanding and DIALogue'' (ESPRIT P2218), di tipo FP2, tra il settembre 1988 e l'agosto 1993. Il primo ebbe come risultato un prototipo di riconoscitore vocale italiano, la cui ricerca portò anche alla pubblicazione di un testo edito da Springer nel 1990<ref>Pirani, Giancarlo, ed. Advanced algorithms and architectures for speech understanding. Vol. 1. Springer Science & Business Media, 2013</ref>: il volume è incentrato sugli algoritmi di riconoscimento vocale e redatto in gran parte da ricercatori CSELT, come pure l'editor stesso, Giancarlo Pirani. Il secondo fu il primo grande progetto su vasta scala per un "sistema di dialogo" (cioè un programma capace di dialogare con gli esseri umani tramite l'uso della voce) in Europa, preceduto dal progetto governativo statunitense DARPA<ref>McTear, Michael F. Spoken dialogue technology: toward the conversational user interface. Springer Science & Business Media, 2004.</ref>. SUNDIAL fu inoltre il primo progetto volto a ricercare un approccio sistematico sul parlato naturale multilingua<ref>Hutter, Hans-Peter. Comparison of classic and hybrid HMM approaches to speech recognition over telephone lines. No. 15. vdf Hochschulverlag AG, 1996.</ref> (in particolare, sulle quattro lingue inglese, francese, tedesco e italiano). In questo progetto, CSELT produsse il primo prototipo in assoluto di sistema dialogo per l'Italiano, aprendo un filone applicativo anche all'interno dello Centro stesso.