Auguste Rodin: differenze tra le versioni

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Utilizzando successivamente, come modello, un soldato belga, la figura si ispirava allo ''[[Schiavo morente]]'' di Michelangelo, che Rodin aveva studiato al [[Museo del Louvre]]. Cercando di combinare la maestria della figura umana di Michelangelo con la propria sensibilità alla natura umana, Rodin studiò il suo modello da ogni angolazione, fermo e in movimento; si elevò su una scala per acquisire differenti prospettive del modello, e fece degli studi in argilla di cui valutò le ombre alla luce di una candela. Il risultato fu una figura intera, nuda, a grandezza naturale, con una posa anticonvenzionale, la mano destra sopra la testa, ed il braccio sinistro piegato a reggere una lancia all'altezza del viso.
 
Nel 1877, l'opera, sotto forma di modello in gesso, fu mostrata a Bruxelles e poi al Salon di Parigi. La mancanza di un tema evidente fu causa di critiche—noncritiche - non avendo un soggetto mitologico o storico—storico - e Rodin stesso non specificò il soggetto dell'opera.<ref>Hale, p. 50.</ref> Il primo titolo che gli attribuì fu'' Le Vaincu ''("Il vinto"), in questa forma la statua reggeva una lancia con la mano sinistra, poi rimossa. Dopo altri due titoli intermedi, Rodin decise per ''L'Âge d'airain'', traducibile in [[Età del bronzo|L'età del bronzo]], e come specificò l'autore, "uomo che sorge dalla natura".<ref name="H51">Hale, p. 51.</ref> Successivamente, affermò che la sua era "solo una scultura senza un riferimento ad un soggetto".<ref name="H51"/>
 
La perfetta fattura delle forme delle luci e delle ombre rendono la statua così realistica da innescare l'accusa di ''surmoulage'', ossia di aver fatto un calco del modello vivo. Rodin si difese strenuamente da queste accuse, scrivendo ai giornali e fornendo fotografie del modello per dimostrare quanto differisse dall'opera. Chiese un'inchiesta e fu scagionato da un comitato di scultori. A parte le accuse di calco, l'opera attirò numerose critiche. Ottenne a stento l'approvazione per poterla esporre al Salon di Parigi, e i critici la descrissero come "una statua di un sonnambulo" e la definirono "una stupefacentemente accurata copia di un rappresentante del popolino".<ref name="H51"/> Altri critici ammirarono l'opera e difesero l'onestà di Rodin. Il ministro Turquet apprezzò l'opera e L'Âge d'airain fu acquistata dallo stato al prezzo di 2.200 [[franco francese|franchi]], che era l'ammontare richiesto per poter fare la fusione in bronzo dell'opera.<ref name="H51"/>
 
[[File:St-John-the-Baptist-Preaching.jpg|thumb|upright|left|''San Giovanni Battista'' (1878)]]
 
Un secondo nudo maschile, il ''[[San Giovanni Battista (Rodin)|San Giovanni Battista]]'' (''Saint Jean Baptiste''), fu completato nel 1878. Rodin cercò di evitare nuove accuse di ''surmoulage'' facendo una statua più grande della figura naturale: Il ''San Giovanni'' è alto quasi 2 metri. Mentre ''l<nowiki>'</nowiki>Età del bronzo'' ha una posa statica, Il ''San Giovanni'' gesticola e sembra muoversi verso l'osservatore. L'apparenza del camminare è ottenuta a discapito del fatto che entrambi i piedi sono fermamente a terra, un notevole risultato non colto dai critici contemporanei.<ref>Hale, p. 80.</ref> Rodin scelse questa posa contrastata per, con le sue parole, "mostrare simultaneamente … due pose di un soggetto che invece sarebbero una successiva all'altra".<ref name="H68">Hale, p. 68.</ref> nonostante il titolo, il ''San Giovanni Battista'' non ha un evidente tema religioso. Il modello, un contadino italiano che si offrì presso lo studio di Rodin, possedeva un irrequieto senso del movimento che colpì Rodin e gli fece pensare a [[Giovanni Battista]] predicatore, così introdusse questa associazione nel titolo dell'opera.<ref name="H68"/> Nel 1880, sottopose l'opera alla giuria del Salon di Parigi. Nonostante la maggioranza della critica non apprezzasse l'opera, ottenne il terzo posto nella categoria scultura al Salon di Parigi di quell'anno.<ref name="H68"/>
Nonostante le iniziali critiche negative al ''San Giovanni Battista'' e all{{'}}''Età del bronzo'' la fama di Rodin raggiunse nuove vette. Gli studenti d'arte si raccoglievano attorno al suo studio, ammirando i suoi lavori e disprezzando le accuse di ''surmoulage'' che gli venivano rivolte.
 
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[[File:Monument to Balzac.jpg|thumb|left|''Monumento a [[Honoré de Balzac|Balzac]]'' (1891–1898)]]
La ''[[Société des gens de lettres]]'', una associazione di letterati di Parigi, commissionò un monumento dedicato allo scrittore [[Honoré de Balzac]] subito dopo la sua morte avvenuta nel 1850. Rodin ricevette la commissione nel 1891 e iniziò un lungo studio per la composizione dell'opera. Alla ricerca di una rappresentazione della corpulenta fisicità del letterato francese, Rodin produsse molti studi: ritratti, figure intere nude, coperte da un cappotto o da una tunica di cui si era procurato una riproduzione di quelle indossate da Balzac. La versione definitiva ritraeva Balzac in forme profondamente incavate, avvolto nella tunica, con lo sguardo distante con l'intenzione di ritrarlo nell'atto della creazione letteraria.,<ref name="times1711">{{cita news|titolo=Auguste Rodin. His Sculpture And Its Aims.|editore=The Times|data=19 novembre 1917|p=11}}</ref> con un'espressione di coraggio, lotta e travaglio.<ref>Hale, p. 136.</ref>
 
Quando il ''Balzac'' fu esposto nel 1898, le reazioni negative furono inevitabili.<ref name="bell">{{cita pubblicazione|autore=Millicent Bell|titolo=Auguste Rodin|pubblicazione=Raritan|volume=14|pp=1–31|anno=2005}}</ref> La ''Société'' rifiutò l'opera e la stampa ne diffuse delle parodie. Charles Rufus Morey, storico dell'arte statunitense (1877–1955), scriveva a proposito di quest'opera di Rodin: "Verrà un tempo, e certamente verrà, quando non sembrerà ''outre'' rappresentare un grande scrittore come una enorme maschera comica posta all'apice di un accappatoio, ma ancora ai nostri tempi (1918) questa statua colpisce come un linguaggio stravagante."<ref name="morey"/> La critica moderna (2001), tuttavia, ritiene il ''Balzac'' come uno dei capolavori di Rodin.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Naomi Schor|titolo=Pensive Texts and Thinking Statues: Balzac with Rodin|url=https://archive.org/details/sim_critical-inquiry_winter-2001_27_2/page/239|pubblicazione=Critical Inquiry|anno=2001|volume=27|numero=2|pp=239–264|doi=10.1086/449007}}</ref> La statua ebbe comunque degli ammiratori già ai tempi di Rodin, un manifesto in sua difesa fu firmato, fra i molti, da [[Claude Monet]], [[Claude Debussy]] e da [[Georges Clemenceau]].<ref>Hale, p. 122.</ref>
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Il suo talento di modellatore gli consentiva di rendere ogni parte del corpo espressiva come l'insieme. La passione maschile espressa ne ''Il bacio'' è suggerita dalla presa dei piedi sulla roccia, la rigidità della schiena e la differenza tra la presa delle mani.<ref name="morey"/> Parlando della sua famosa opera ''Il pensatore'' descrive la sua estetica: "Quel che rende il mio Pensatore pensante è che non pensa solo con il suo cervello, con la sua fronte accigliata, le sue narici aperte e le labbra tese ma anche con ogni muscolo delle sue braccia, schiena e gambe, con i suoi pugni chiusi e i piedi contratti."<ref>{{cita web|url=http://www.nga.gov/collection/sculpture/flash/zone2-2.htm|titolo=NGA Sculpture Galleries: Auguste Rodin|editore=[[National Gallery of Art]], Washington, D.C.|accesso=12 dicembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061130113846/http://www.nga.gov/collection/sculpture/flash/zone2-2.htm|dataarchivio=30 novembre 2006|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il ''frammento'' come scultura autonoma fu la base della sua espressione artistica. I suoi frammenti—mancantiframmenti - mancanti delle gambe della testa o solo dei torsi—portaronotorsi - portarono la scultura oltre la necessità della verosimiglianza, nel regno dell'autoreferenzialità.<ref>Hale, 69.</ref> Esempi notevoli sono ''L'homme qui marche'', ''La Méditation ou La Voix intérieure'', e ''Iris, messagère des dieux''.
 
Rodin vedeva la sofferenza ed il conflitto come stigma dell'arte moderna. "Niente, davvero, è più coinvolgente della pazza bestia, morente per il desiderio insoddisfatto ed implorante invano la grazia che plachi la sua passione."<ref name="alhadeff"/> [[Charles Baudelaire]] richiamava questi temi, e fu uno dei poeti favoriti di Rodin. Appassionato di musica, specialmente per le opere di [[Christoph Willibald Gluck]], e delle cattedrali gotiche francesi. Possedeva un quadro dell'allora misconosciuto [[Vincent van Gogh|Van Gogh]], ed era un ammiratore dell'opera trascurata dai suoi contemporanei di [[El Greco]].<ref name="werner"/>
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[[File:The Thinker, Rodin.jpg|thumb|left|''[[Il pensatore]]'' (1879–1889) una delle sue opere più note.]]
 
Nel mercato delle statue in bronzo, colpito dalla diffusione dei falsi, solo le copie di provenienza certa riescono a raggiungere prezzi di vendita elevati. Un'opera di Rodin, corredata di una provenienza storica garantita, è stata venduta per 4,8 milioni di dollari nel 1999,<ref>{{cita pubblicazione|autore=Winship, Frederick M.|titolo=Bogus bronzes flood market: an estimated 4,000 fake castings have put the market for 19th- and 20th-century bronze sculpture in jeopardy|pubblicazione=Insight on the News|data=16 settembre 2002|volume=26|numero=1}}</ref> e il bronzo ''Eve, grand modele—versionmodele - Version sans rocher'' è stato venduto per 18,9 milioni di dollari all'asta del 2008 di [[Christie's]] a New York.<ref>{{cita web|editore=AFP|url=http://afp.google.com/article/ALeqM5jJ-nuOHmXSBq7_MFQrllsC6jrt4A|titolo=Monet fetches record price at New York auction|accesso=8 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080512060740/http://afp.google.com/article/ALeqM5jJ-nuOHmXSBq7_MFQrllsC6jrt4A|dataarchivio=12 maggio 2008|urlmorto=sì}}</ref> I critici d'arte non considerano autentica una statua solo fusa dal modello originale poiché manca del fondamentale trattamento superficiale che veniva dato da Rodin.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=The real Rodin|url=https://archive.org/details/sim_new-criterion_2005-12_24_4/page/37|pubblicazione=New Criterion|autore=Gibson, Eric|anno=2005|numero=4|volume=24|pp=37–40}}</ref>
 
La fama di Rodin fu grande quando era in vita, tanto da venir paragonato a [[Michelangelo Buonarroti]],<ref name="alhadeff">{{cita pubblicazione|nome=Albert|cognome= Alhadeff|titolo=Rodin: A Self-Portrait in the Gates of Hell|pubblicazione=The Art Bulletin|volume=48|numero=3/4|anno=1966|pp=393–395|doi=10.2307/3048395|jstor=3048395}}</ref> e fu considerato il più grande artista della sua epoca.<ref name="hunisak">{{cita pubblicazione|titolo=Rodin Rediscovered|nome=John M.|cognome=Hunisak|pubblicazione=Art Journal|volume=41|numero=4|anno=1981|pp=370–371|doi=10.2307/776450|jstor=776450}}</ref> Nel trentennio successivo alla sua morte, la sua fama si ridusse con il cambiamento dei canoni estetici.<ref name="hunisak"/> Dopo gli anni Cinquanta del Novecento fu ampiamente rivalutato;<ref name="werner">{{cita pubblicazione|autore=Werner, Alfred|titolo=The Return of Auguste Rodin|url=https://archive.org/details/sim_criticism_winter-1960_2_1/page/48|pubblicazione=Criticism|volume=2|numero=1|anno=1960|pp=48–54}}</ref> è considerato il più importante scultore dell'era moderna, ed è diffusamente studiato ad ogni livello.<ref name="hunisak"/><ref name="gardner">{{cita pubblicazione|titolo=The Hand of Rodin|nome=Albert Ten Eyck|cognome=Gardner|pubblicazione=The Metropolitan Museum of Art Bulletin, New Series|volume=15|numero=9|anno=1957|pp=200–204|doi=10.2307/3257752|jstor=3257752}}</ref> La chiusura con ogni convenzione della tradizione scultorea precedente, rappresentata da opere quali ''[[L'homme qui marche]]'', ispirarono la scultura del novecento nella sua deriva astrattistica.<ref>Taillandier, 23.</ref> Nonostante la sua fama, non ebbe un seguito di allievi notevole, tra di loro si può citare [[Émile-Antoine Bourdelle]], [[Charles Despiau]], la statunitense [[Malvina Hoffman]], e la sua amante [[Camille Claudel]]. Fu decorato con la [[Legion d'onore]] ed una [[laurea honoris causa]] da parte dell'[[Università di Oxford]].
 
Rodin ristabilì, contro l'accademia, la funzione primitiva della scultura—catturarescultura - catturare la forza espressiva della figura umana<ref name="gardner"/>—e - e la liberò dalla ripetizione di canoni stabiliti, ponendo le basi per le grandi sperimentazioni del Novecento. La sua popolarità è rappresentata dalle opere che esprimono l'emozione di uomini e donne comuni. Le sue opere più note, ''Il bacio'' ed ''Il pensatore'', sono diffusamente utilizzate come simboli dell'emozione e della personalità umana.<ref name="grove">{{cita web|titolo=Rodin, (François-)Auguste(-René)|editore=Grove Art Online, Oxford University Press|url=http://www.groveart.com/shared/views/article.html?section=art.072591|autore=Lampert, Catherine|accesso=19 dicembre 2006}}</ref>
 
== Elenco delle opere ==