Cappelli (editore): differenze tra le versioni
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La Cappelli continua ad essere per molti anni un editore generalista, con ben quindici periodici, dalla storia, alla medicina, all’economia, alle lettere classiche; ventinove collane, oltre ai libri strenna fuori collana. Il parco dei collaboratori si rinnova notevolmente, a partire dal direttore editoriale, l’esperto Umberto Magrini, che rimarrà fino alla metà degli anni Ottanta. Negli anni Novanta la proprietà decide di limitare la produzione alla sola editoria scolastica, con un ''turn over'' di direttori editoriali che vedono il passaggio di Giulio Forconi, proveniente da [[Zanichelli]], e poi di Massimo Manzoni, proveniente da [[Calderini (editore)|Calderini]].
La Cappelli resiste al fortissimo processo di acquisizioni e di concentrazioni che caratterizza il ventennio 1990-2010, ma proprio con il passaggio del secolo una rilevante quota di minoranza della proprietà è ceduta alla [[Editrice La Scuola|Scuola]] di Brescia, che dieci anni dopo rileva l’intera società. Il marchio Cappelli entra quindi a far parte del gruppo bresciano, che nel luglio 2016 lo cede alla casa editrice Spiraglio srl, consentendo il suo ritorno a Bologna, dove continua l’attività esclusivamente nella pubblicazione di testi scolastici.
==Note==
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