Arsiè: differenze tra le versioni

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==Storia==
===Prima guerraGuerra mondialeMondiale===
Buona parte del territorio del comune è stato teatro della [[prima guerra mondiale]] in quanto localizzato nei pressi del vecchio confine di Stato: dopo la [[rotta di Caporetto]], Arsiè si trovò in territorio di retrovie austriache fino alla fine del conflitto. Le truppe austroungariche arrivarono assediando il [[Forte Tagliata della Scala]], situato a metà delle scale di [[Primolano]].
 
Per difendere il confine erano stati costruiti molti forti all'interno del territorio comunale, ma alcuni non vennero mai utilizzati, come ad esempio il [[Forte Cima Lan]] che fu fatto esplodere dalle truppe italiane stesse per paura che cadesse in mano al nemico. Un altro forte presente è quello di Cima Campo, chiamato anche [[Forte Leone]]. Anche questa fortezza non venne mai utilizzata ma, al contrario del Forte Cima Lan, non fu fatta esplodere. Su questa struttura, al pari di quanto era stato fatto sulle fortezze del vicentino, il comandante fece sostituire le bocche da fuoco con dei tronchi di legno dipinti di nero in modo che i nemici, se fossero passati con l'aereo sopra il forte, non si sarebbero accorti che era stato disarmato. Questo forte è visitabile nella località di Cima Campo.
 
 
'''<big>Seconda Guerra Mondiale</big>'''
 
Il 10 luglio 1943 gli Americani sbarcano in Sicilia. L’8 settembre 1943 è stato firmato a Cassibile, vicino Siracusa, in Sicilia, l’Armistizio tra Italia e Stati Uniti. Il 25 aprile 1945 vi fu la liberazione delle città del Nord Italia, la resa dei tedeschi e la fine del nazifascismo in Italia. L’Armistizio firmato l’8 settembre 1943 nel Bellunese spaccò la popolazione in due: da una parte gli antifascisti, dall’altra i sostenitori della Repubblica di Salò. Belluno, Trento e Bolzano furono annesse direttamente alla Germania. Ci vollero appena due giorni perché Hitler prendesse la decisione: il Führer istituì la Operationszone Alpenvorland, vale a dire la Zona di operazioni delle Prealpi (che comprendeva le tre attuali province dolomitiche), affidata a Franz Hofer. La direzione di tutto era Berlino, per il tramite del Tirolo e di Bolzano. In provincia di Belluno infatti l’occupazione fu affidata principalmente a truppe altoatesine, che non lesinavano certo angherie e barbarie. Inoltre, diversi Comuni appartenuti fino allora alle province di Trento e Belluno entrarono a far parte della provincia di Bolzano. Le truppe di occupazione inaugurarono una vera e propria strategia terroristica per tenere in pugno la popolazione e fare in modo che non si avvicinasse ai partigiani, i villaggi furono bruciati. La provincia di Belluno tornò a essere Italia solo il 1° gennaio 1946, restituita dagli americani al governo italiano. In questo contesto gli americani dal maggio del 1945 istituirono un quartier generale ad Arsiè nella Villa Stile Liberty sita in via Primo Maggio.
 
===Emigrazione===