Rosario: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Arte: Aggiunta nota informativa
Letteratura: sistemo
Riga 321:
 
== Letteratura ==
Ne ''[[I promessi sposi]]'' (cap. XXI) [[Lucia Mondella]], prigioniera nel castello dell'[[Innominato]], trova conforto recitando il Rosario:
 
Nei{{Citazione| ''[[Promessi sposi]]'' (cap. XXI) [[Lucia Mondella]], prigioniera nel castello dell'[[Innominato]], trova conforto recitando il Rosario: "Ma in quel momento, si rammentò che poteva almen pregare, e insieme con quel pensiero, le spuntò in cuore come un'improvvisa speranza. Prese di nuovo la sua corona, e ricominciò a dire il rosario; e, di mano in mano che la preghiera usciva dal suo labbro tremante, il cuore sentiva crescere una fiducia indeterminata." Poi Lucia fa voto di verginità: "S'alzò, e si mise in ginocchio, e tenendo giunte al petto le mani, dalle quali pendeva la corona, alzò il viso e le pupille al cielo, e disse: "o Vergine santissima! Voi, a cui mi sono raccomandata tante volte, e che tante volte m'avete consolata! Voi che avete patito tanti dolori, e siete ora tanto gloriosa, e avete fatti tanti miracoli per i poveri tribolati; aiutatemi! fatemi uscire da questo pericolo, fatemi tornar salva con mia madre, Madre del Signore; e fo voto a voi di rimaner vergine; rinunzio per sempre a quel mio poveretto, per non esser mai d'altri che vostra."|''[[Alessandro Manzoni]]'', ''[[I promessi sposi]]'', cap. XXI}}
 
Più avanti nella narrazione si legge:
 
{{Citazione|Ma inquel momento, si rammentò che poteva almen pregare, e insieme con quel pensiero, le spuntò in cuore come un'improvvisa speranza. Prese di nuovo la sua corona, e ricominciò a dire il rosario; e, di mano in mano che la preghiera usciva dal suo labbro tremante, il cuore sentiva crescere una fiducia indeterminata.|''[[Alessandro Manzoni]]'', ''[[I promessi sposi]]'', cap. XXI}}
 
Frequenti riferimenti al Rosario sono anche presenti nei personaggi popolari deide ''[[I Malavoglia]]'' di [[Giovanni Verga]].<ref> Si citano qui di seguito alcuni esempi. "Lo zio Crocifisso se ne stava ginocchioni a piè dell'altare dell'Addolorata, con tanto di rosario in mano e intuonava le strofette con una voce di naso che avrebbe toccato il cuore a satanasso in persona" (Capitolo 3). "La Vespa, tutta in fronzoli, e con tanto di rosario in mano, andava a pregare il Signore di liberarla di quel castigo di Dio di suo marito;...". "Ei non ci sente solo quando massaro Filippo va a recitare il rosario colla Santuzza, ed è un tesoro per fare la guardia, meglio di come se gli avessero messo un fazzoletto sugli occhi" (cap. 2)."- Che siete pazzi a picchiare in questo modo? - esclamava. - Or ora ho visto passare don Michele. - Sì, l'abbiamo visto anche noi; adesso sta recitando il rosario colla Santuzza". (Cap. 14).</ref>
 
Il romanzo ''[[Il Gattopardo]]'' inizia così:
 
{{Citazione|''Nunc et in hora mortis nostrae. Amen.'' La recita quotidiana del Rosario era finita.}}
L'autore, [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi di Lampedusa]], pare che commetta qui un errore: la recita del Rosario infatti non termina con un'Ave Maria. Se anche il riferimento fosse alla Preghiera per il [[Papa]], che si recita per tradizione dopo il Rosario, la conclusione sarebbe quella della preghiera [[Gloria al Padre|Gloria Patri]]: "Et nunc et semper et in sæcula sæculorum. Amen."
 
L'autore, [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi di Lampedusa]], pare che commetta qui un errore: la recita del Rosario infatti non termina con un'Ave Maria. Se anche il riferimento fosse alla Preghiera per il [[Papa]], che si recita per tradizione dopo il Rosario, la conclusione sarebbe quella della preghiera [[Gloria al Padre|Gloria Patri]]: "Et nunc et semper et in sæcula sæculorum. Amen."
Nei ''[[Promessi sposi]]'' (cap. XXI) [[Lucia Mondella]], prigioniera nel castello dell'[[Innominato]], trova conforto recitando il Rosario: "Ma in quel momento, si rammentò che poteva almen pregare, e insieme con quel pensiero, le spuntò in cuore come un'improvvisa speranza. Prese di nuovo la sua corona, e ricominciò a dire il rosario; e, di mano in mano che la preghiera usciva dal suo labbro tremante, il cuore sentiva crescere una fiducia indeterminata." Poi Lucia fa voto di verginità: "S'alzò, e si mise in ginocchio, e tenendo giunte al petto le mani, dalle quali pendeva la corona, alzò il viso e le pupille al cielo, e disse: "o Vergine santissima! Voi, a cui mi sono raccomandata tante volte, e che tante volte m'avete consolata! Voi che avete patito tanti dolori, e siete ora tanto gloriosa, e avete fatti tanti miracoli per i poveri tribolati; aiutatemi! fatemi uscire da questo pericolo, fatemi tornar salva con mia madre, Madre del Signore; e fo voto a voi di rimaner vergine; rinunzio per sempre a quel mio poveretto, per non esser mai d'altri che vostra."
 
Frequenti riferimenti al Rosario sono anche presenti nei personaggi popolari dei ''[[Malavoglia]]'' di [[Giovanni Verga]].<ref> Si citano qui di seguito alcuni esempi. "Lo zio Crocifisso se ne stava ginocchioni a piè dell'altare dell'Addolorata, con tanto di rosario in mano e intuonava le strofette con una voce di naso che avrebbe toccato il cuore a satanasso in persona" (Capitolo 3). "La Vespa, tutta in fronzoli, e con tanto di rosario in mano, andava a pregare il Signore di liberarla di quel castigo di Dio di suo marito;...". "Ei non ci sente solo quando massaro Filippo va a recitare il rosario colla Santuzza, ed è un tesoro per fare la guardia, meglio di come se gli avessero messo un fazzoletto sugli occhi" (cap. 2)."- Che siete pazzi a picchiare in questo modo? - esclamava. - Or ora ho visto passare don Michele. - Sì, l'abbiamo visto anche noi; adesso sta recitando il rosario colla Santuzza". (Cap. 14).</ref>
 
== Arte ==