Post mortem nihil est: differenze tra le versioni
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L'autore, [[Lucio Anneo Seneca]], la inserisce nella tragedia ''[[Troades|Le Troiane]]'' (atto II, v. 398-399) con lo scopo di indicare come la morte liberi gli uomini da ogni sofferenza e sia la soluzione di tutti i dolori (''mors dolorum omnium exsolutio est''); inoltre sostiene che la morte non è né buona né cattiva ma neutrale, dal momento che riduce al nulla ogni cosa.
Il secondo coro della tragedia recita testualmente: ''Post mortem nihil est, ipsaque mors nihil: velocis spatii meta novissima'' (dopo la morte non esiste nulla, la morte stessa è il niente: l'ultima meta di una corsa rapida).
==Note==
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