Canticum Sacrum: differenze tra le versioni

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struttura e analisi
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}}'''''Canticum Sacrum ad honorem Sancti Marci Nomine''''' è un'opera di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] del 1955 per tenore, baritono, coro e orchestra su testi latini tratti dai due Testamenti selezionati dal compositore stesso.<ref name=K>[http://www.kcatalog.org/index.php/browse-chapters/kcatalog/286-k086-canticum-sacrum K Catalog, ''Canticum Sacrum'']</ref> Dopo i primi avvicinamenti alla tecnica seriale della [[Cantata]] e di [[In memoriam Dylan Thomas]], in questo lavoro l'autore utilizza per la prima volta la tecnica dodecafonica vera e propria.<ref>Roman Vlad, ''Strawinsky'', Torino, Einaudi, 1958</ref>
 
==Storia==
Il ''Canticum Sacrum'' fu commissionato dal ''Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Venezia'' e fu eseguito per la prima volta il 13 settembre 1956 nella [[Basilica di San Marco]] con la direzione dello stesso Stravinskij ed è dedicato ''Urbi Venetiae in laude Sancti sui Presidis Beati Marci Apostolis''. Stravinskij amava molto la città di Venezia, tanto da volervi essere poi sepolto; inoltre è assai credibile che il musicista fosse attratto dalla Basilica di San Marco perché il suo stile si avvicinava, per le influenze orientali, all'architettura delle chiese ortodosse a lui molto care.<ref>{{cita libro | nome=Robert | cognome=Siohan | titolo=Stravinsky | anno=1959 | editore=Editions du Seuil | città=Parigi }}</ref>
 
==Struttura e analisi dell'opera==
* Dedicatio
La composizione è modellata sulla pianta della Basilica: cinque parti = cinque cupole; anche la partitura è adattata all'acustica della Basilica, eliminando il pieno orchestrale e limitando l'esecuzione al canto accompagnato di volta in volta da pochi strumenti. Inizia con una ''Dedicatio'' cantata dal tenore e dal baritono che ha funzione di preludio ed è seguita da cinque sezioni. ''Euntes in mundum'' con tre parti corali e l'intervento di fagotti e organo. ''Surge aquilo'' per tenore solo con pochi strumenti in formazione da camera. ''Ad tres virtutes Horationes'' è un [[canone (musica)|canone]] a quattro parti. ''Brevis motus Cantilenae'' è invece una sezione per baritono, coro e brevi parti d'orchestra. Nel quinto ed ultimo movimento ''Illi autem profecti'' si riprende la prima parte con esecuzione per moto retrogrado dall'ultima alla prima nota ad imitazione degli schemi contrappuntistici del [[XV secolo]].<ref>{{cita libro | nome=Armando | cognome=Gentilucci | titolo=Guida all'ascolto della musica contemporanea | anno=1969 | editore=Feltrinelli Editore | città=Milano }}</ref>
*1. Euntes in mundum
*2. Surge, aquilo
*3. Ad Tres Virtutes Horationes: a) Caritas b) Spes c) Fides
*4. Brevis Motus Cantilenae
*5. Illi autem profecti
 
La composizione è modellata sulla pianta della Basilica: cinque parti = cinque cupole; anche la partitura è adattata all'acustica della Basilica, eliminando il pieno orchestrale e limitando l'esecuzione al canto accompagnato di volta in volta da pochi strumenti. Inizia con una ''Dedicatio'' cantata dal tenore e dal baritono che ha funzione di preludio ed è seguita da cinque sezioni. ''Euntes in mundum'' con tre parti corali e l'intervento di fagotti e organo. ''Surge aquilo'' per tenore solo con pochi strumenti in formazione da camera. ''Ad tres virtutes Horationes'' è ununa breve [[canone (musica)|canonecantata]] a quattrotre parti introdotta dall'organo; è la parte più importante del lavoro, sia per intensità sonora sia per struttura. ''Brevis motus Cantilenae'' è invece una sezione per baritono, coro e brevi parti d'orchestra. Le tre sezioni centrali rispecchiano perfettamente la tecnica dodecafonica mentre il primo e l'ultimo ne utilizzano solo un aspetto, la scrittura retrograda. Nel quinto ed ultimo movimento ''Illi autem profecti'' si riprende la prima parte con esecuzione per moto retrogrado dall'ultima alla prima nota ad imitazione degli schemi contrappuntistici del [[XV secolo]].;<ref>{{cita libro | nome=Armando | cognome=Gentilucci | titolo=Guida all'ascolto della musica contemporanea | anno=1969 | editore=Feltrinelli Editore | città=Milano }}</ref> Stravinskij dovette comunque inserire l'Amen nella parte di ritorno che è in ogni caso una versione rielaborata dell'apertura.<ref name=K/>
 
==Organico==