Khaganato di Rus': differenze tra le versioni

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== Politica estera ==
Come già ricordato, nell'838 il Khaganato di Rus' inviò un'ambasciata all'[[Impero Bizantinobizantino]] che fu registrata negli Annali di San Bertin: la ragione di questo avvenimento ha dato adito a pareri discordanti tra gli storici. [[Aleksej Šachmatov]] ritenne che l'ambasciata avesse come obiettivo quello di stabilire un rapporto diplomatico con i Bizantini<ref>A. Shakhmatov, ''Survey of the Oldest Period of the History of the Russian Language'', in ''Encyclopedia of Slavonic Philology'', II, 1 (Petrograd, 1915), XXVIII, citata in {{Cita|Vasiliev|p. 12}}</ref>. [[Constantine Zuckerman]] ipotizzò invece che gli ambasciatori del Khagan fossero lì giunti per negoziare un trattato di pace a seguito del loro [[Spedizione Paphlagonian dei Rus'|intervento militare]] negli anni 830<ref name="Zuckerman, Deux étapes"/>. [[George Vernadskij]] collegò la loro missione con la costruzione della fortezza di [[Sarkel]] nell'[[833]]. Tuttavia questa ambasciata non è riportata nelle fonti bizantine e nell'[[860]] il Patriarca Pozio si riferì ai Rus' come "genti sconosciute".<ref>{{Cita|Vasiliev|p. 13}}.</ref>
 
Secondo Vernadskij, i [[Cazari]] e i Greci eressero la fortezza di Sarkel vicino al passaggio tra il [[Don (fiume Russia)|Don]] e il Volga al fine di difendere tale punto strategico dai Rus'<ref name="Vernadsky VII-4"/>. Altri storici, tuttavia, ritennero che essa fosse stata costruita per difendersi o monitorare i Magiari e altre tribù della steppa e non i Rus'<ref>{{Cita|Shepard|p. 24}}.</ref><ref>{{Cita|Kovalev|p. 124}}.</ref>. Lo studioso [[Ucraini|ucraino]] [[Mychailo Hruševskyj]] non esitò a dichiarare che le fonti esistenti sono contrastanti su questo punto<ref>{{Cita|Hrushevsky|Vol. 1, p. 176}}.</ref>. [[John Skylitzes]] scrisse che Sarkel fu un "valido baluardo contro i [[Peceneghi]]" ma non riuscì a identificare lo scopo per il quale era stato eretto<ref>{{Cita|Huxley|''passim''}}.</ref>.
 
Nell'860, i Rus' [[Guerra Rus'-Bizantina (860)|assediarono Costantinopoli]], con una [[flotta]] di 200 navi. L'esercito e la flotta bizantina erano lontani dalla capitale, lasciando quest'ultima vulnerabile a un attacco. La tempistica della spedizione fa supporre che i Rus' fossero ben informati della situazione interna dell'impero grazie alle relazioni commerciali e diplomatiche intervenute a seguito dell'ambasciata dell'838. I guerrieri Rus' devastarono i dintorni di Costantinopoli prima di allontanarsene improvvisamente il 4 agosto.<ref>{{Cita|Franklin e Shepard|pp. 50–55}}.</ref>