Xian: differenze tra le versioni
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Il termine '''xian''' ({{cinese|2=xiān|3=仙|5='hsien}}), o anche '''xianren''' ({{cinese|2=xiānrén|3=仙人}}) o il più moderno '''shenxian''' ({{cinese|2=shénxiān|3=神仙}}), è un [[sinogramma]] composto dalle parole "persona" ({{lang|zh|人}}) e "montagna" ({{lang|zh|山}}) e che viene generalmente tradotto come "immortale" o "santo taoista". Lo si trova menzionato nel [[Daodejing]], nello [[Zhuāngzǐ]] e in numerosi testi [[Taoismo|taoisti]] del periodo dei [[regni combattenti]]. Il termine designa esseri mitologici dai poteri sovrannaturali la cui residenza è solitamente collocata in un luogo altrettanto mitico, le "grotte celesti" ({{cinese|2=Dòngtiānfúdì|3=洞天福地}}) o "terre della felicità" o ancora "isole mistiche". Lo stato di immortalità è ciò a cui ambiscono le pratiche taoiste, accessibile attraverso pratiche spirituali. Nel Taoismo moderno la nozione di [[immortalità]] è andata evolvendosi, perdendo le connotazioni favolistiche e andando ad identificare queste creature con il termine ''shenxian'', "spirito immortale". L'obiettivo del taoista è dunque quello di raggiungere l'immortalità spirituale.
== Evoluzione del concetto di ''xian'' ==
Generalmente impossibili da vedere nella loro forma reale (di cui parla [[Ge Hong]] nel suo trattato, il ''Bàopǔ Zi'' {{lang|zh|抱樸子}}), gli ''xian'' possiedono la capacità di metamorfosi e di [[ubiquità]] e appaiono e scompaiono sotto forma di esseri luminosi.
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