=== Gli inizi ===
[[File:Cochi e Renato.jpg|thumb|left|Cochi e Renato negli anni settanta]]
Cochi e Renato si conosconoconoscevano fin dall'infanzia. Vicini di casa d'estate a [[Gemonio]] ([[provincia di Varese|VA]]), non lontano dal [[Lago Maggiore]], dove le loro famiglie erano sfollate durante la guerra, cominciano a costruirsi un piccolo repertorio giusto per distrarsi dalla scuola. Entrambi iscritti all'Istituto Cattaneo di [[Milano]], seppur in indirizzi diversi (Renato geometra e Cochi ragioniere), hannoebbero i loro inizi nel mondo del cabaret quando comincianocominciarono a frequentare l'Osteria dell'Oca di Milano, una cosiddetta "trattoria degli artisti" dove un loro amico, [[Piero Manzoni]], esponeva i propri quadri mentre Cochi e Renato intrattenevano i presenti con qualche canzone popolare.
Furono infatti proprio i pittori e scrittori che frequentavano l'Osteria dell'Oca di Milano - oltre a Manzoni, [[Lucio Fontana]], [[Dino Buzzati]] e [[Marcello Marchesi]] - a spronarli a fare cabaret, mentre l'ispirazione per lo stile surreale venne loro dalla musica di [[Enzo Jannacci]].<ref name="larepubblica">{{Cita news |autore=Anna Bandettini |url=http://www.repubblica.it/persone/2013/03/30/news/jannacci_cochi-55674665/ |titolo=Nottate, bevute e palcoscenico: Cochi Ponzoni ricorda Jannacci |pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=30 marzo 2013 |accesso=27 marzo 2019}}</ref>
SiamoTra nelil 1962- e il 1963., Ii proprietari di un locale accanto all'osteria, [[Agostino Mantegazza|Velia e Tinìn Mantegazza]], hanno l'idea di aprire in via Santa Sofia il [[Cab 64]] invitando i due, giovanissimi,giovani artisti ad esibirsi tra i tavoli dell'osteria con le loro scenette improvvisate. Il primo compenso, dipari a 3.500 lire, era vincolatosubordinato ad una condizione ''sine qua non'': laalla presenza di almeno dieci spettatori in sala. Tra i frequentatori del locale sifigura annoveraanche [[Enzo Jannacci]], che stringe amicizia con loroi due artisti, aiutandoli neinella scrittura dei testi e scrivendo le musiche delle loro canzoni.
La comicità di Cochi e Renato èsi statadistingue fin dall'inizio caratterizzata daper un umorismo decisamente nuovo allper l'epoca, concaratterizzato da idee stravaganti, quasi surreali, e anticonformiste rispetto al tipo di comicità classica usualepredominante in quegli anni.<ref name="oregliomonti" /> Le loro canzoni, spesso scritte a sei mani con Jannacci, sceneggiavanoreinterpretano quellein modo originale le canzoni popolari milanesi, a voltetalvolta con risultati veramenteparticolarmente folli. ANel quel tempo (1964), i due non si dedicavanodedicano completamente al cabaret: Cochi era impiegatolavora come interprete (di [[Lingua francese|francese]], [[Lingua inglese|inglese]], e [[Lingua russa|russo]]) allpresso l'[[Aeroporto di Milano-Linate|aeroporto milanese di Linate]], mentre Pozzetto eraè contitolareco-titolare di un'impresa di impianti di ascensori coninsieme a un ingegnere siciliano.
La decisione di dedicarsi completamente allo spettacolo avvenne quando Enzo Jannacci, conassieme gliagli amici [[Lino Toffolo]], [[Felice Andreasi]], e [[Bruno Lauzi]], arrivaronoarriva al [[Derby Club]] di Milano, creandodando vita a un lavoro di squadra, definitonoto ilcome "[[Gruppo Motore]]", diventatoche diventa in breve tempo il punto di riferimento del cabaret in Italia.<ref name="oregliomonti" /><ref name="larepubblica" /> Cochi e Renato diventaronoacquisiscono famosissimigrande ednotorietà e arricchiscono il loro repertorio crebbe con canzoni come: ''[[Ho soffrito per te/A me mi piace il mare|Ho soffrito per te]]'', ''[[Il mare/7+|A me mi piace il mare]]'', ''Lisa Beat'', ''La gallina'', ''È capitato anche a me'', ''[[Un pezzo di pane/La domenica|Un pezzo di pane]]'', e ''Gli indiani.'' CanzoniQueste canzoni, divertenti quantoe originali, ispiratesi adispirano a un certo umorismo stilevicino a quello di [[Achille Campanile]] o al teatro dell'assurdo di [[Eugène Ionesco]].
=== La televisione ===
[[File:Janpozpon.jpg|thumb|Cochi e Renato cantano la ''Canzone intelligente'' con Enzo Jannacci a ''Il poeta e il contadino'']]
Verso la fine del 1967, la Rai cercavaera alla ricerca di nuovi talenti per il suo primo programma domenicale. [[Enrico Vaime]] portò dal Derbypropose Cochi e Renato e [[Paolo Villaggio]], provenienti dal Derby Club, affiancandoli ai già noti [[Ric e Gian]]. QuestoIl gruppo esordìdebuttò il 21 gennaio 1968 con la trasmissione ''[[Quelli della domenica]]'', di [[Marcello Marchesi]], [[Italo Terzoli]], Enrico Vaime e [[Maurizio Costanzo]]. IlNonostante il programma, avesse ottenuto un discreto successo sinfin dalle prime puntate, non fu ben accolto benissimo né dai funzionari RAIRai, -che i quali ritenevanoconsideravano Villaggio troppo aggressivo e non capivanocomprendevano lo stile comico di Cochi e Renato. -Anche né dalil pubblico presente in trasmissionestudio mostrò poco entusiasmo, avaroreagendo dicon poche risate quandodurante l'esordio di Cochi e Renato, neanche trentenni, esordirono con lo sketch ''A me mi piace il mare'', uno dei loro cavallipezzi dipiù battaglianoti. IlTuttavia, il programma rese invece popolare lo sketch chein vedevacui Renato neiinterpretava panni delun maestro squattrinato e Cochi inun quelli dell'alunno agiatobenestante, tanto checon la frase "bene, bravo, sette più" che divenne un vero e proprio tormentone,<ref>{{Cita web |url=https://cabaret.myblog.it/2007/06/13/cochi-e-renato-bravo-sette-piu/ |titolo=Cochi e Renato: bravo, sette più! |sito=Cabaret |data=13 giugno 2007 |accesso=21 marzo 2019 |dataarchivio=21 marzo 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190321111420/https://cabaret.myblog.it/2007/06/13/cochi-e-renato-bravo-sette-piu/ |urlmorto=sì }}</ref><ref name="debaser">{{Cita web |url=https://www.debaser.it/cochi-ponzoni-e-renato-pozzetto/le-canzoni-intelligenti/recensione |titolo=Cochi e Renato - Le Canzoni Intelligenti |sito=DeBaser |data=23 agosto 2006 |accesso=21 marzo 2019}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Gian Luigi Paracchini |titolo=Cochi e Renato cabaret senza fine |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=12 ottobre 2012 }}</ref>. e loLo sketch vennefu anche riproposto sul lato B del 45 giri ''[[Il mare/7+]]'', pubblicato lonello stesso anno dalla [[Bluebell Records]]. LaIl loroprogramma guadagnò fortunapopolarità furonosoprattutto infattitra i giovani che, alapprezzavano contrario,particolarmente sil'umorismo divertivanodel moltogruppo, tanto da convincereportare la RAI stessa a mandare in onda un programma che praticamente aveva il Derby come contenitore:realizzare ''[[È domenica, ma senza impegno]]'' (1969), con Cochi e Renato, Paolo Villaggio, Lino Toffolo e Enzo Jannacci, programma fortemente ispirato al Derby Club.
LeNonostante le difficoltà, erano comunque molteCochi e deciseroRenato quindidecisero di portaremettere in scena anche uno spettacolo di cabaret, che ebbe poi un notevole successo - ''Saltimbanchi si muore'', conche ottenne un notevole successo. quasiEsso tutticoinvolgeva imolti colleghi del Derby, cometra cui Felice Andreasi, Enzo Jannacci, Lino Toffolo, eoltre gliagli stessi Cochi e Renato. Il successo dell'operazione -fu graziedovuto anche aad una visione più moderna e meno dialettica dei testi. IlQuesto carattereapproccio nuovoinnovativo edrappresentò originaleper dellaloro proposta divenne il loroun trampolino di lancio perverso il cinema e la televisione.
Enzo Jannacci, ad esempio, esordì in seguito come attore nell'episodio "Il frigorifero" del film ''[[Le coppie]]'' (1970), dopo che [[Mario Monicelli]] vide lo show nella Capitale. Cochi e Renato appariranno nel 1971 in due trasmissioni, ''[[Non è mai troppo presto]]'' e ''[[Riuscirà il cav. papà Ubu?]]'', quest'ultimo un programma di prosa in costume in tre puntate. Sono stati protagonisti anche di tre caroselli: uno per [[Lebole]] (1968-69), uno per i televisori [[Philips]] nel 1971 e uno per i gelati Besana nel 1973.
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