Referendum sulla sovranità di Gibilterra del 2002: differenze tra le versioni
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Il governo di Gibilterra invitò un gruppo di osservatori presieduto dal parlamentare britannico [[Gerald Kaufman]]. Il loro rapporto affermò che erano rimasti estremamente colpiti dall'organizzazione del referendum e avevano particolarmente apprezzato il fatto che il ruolo degli osservatori fosse stato parte integrante del processo elettorale, a differenza del ruolo più passivo degli osservatori in altre elezioni. Il modo meticoloso in cui vennero contati i voti superò i requisiti adottati per le elezioni nel Regno Unito<ref>{{Cita web|url=https://www.gibnet.com/library/ref02or.pdf|titolo=Commento del comitato degli osservatori|data=novembre 2002|p=12}}</ref>.
Il 7 novembre 2002 si recarono al voto 20.678 gibilterrini (87,9%) e ben 17.900 votarono No (98,97%) alla proposta di sovranità congiunta anglo-spagnola e solo 187 votarono Sì (1%)<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/archive/politics/2002/11/08/gibraltar-votes-to-remain-british/aa4f79c0-ddb6-4141-ae3c-cf2f2523909d/?pagewanted=1|titolo=Gibraltar Votes to Remain British|autore=Keith B. Richburg|data=7 novembre 2002|lingua=en}}</ref>, un risultato ancora una volta plebiscitario.
== Conseguenze ==
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