Referendum sulla sovranità di Gibilterra del 2002: differenze tra le versioni
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La [[Spagna Borbonica|Spagna borbonica]] aveva ceduto [[Gibilterra]] alla [[Monarchia del Regno Unito|Corona britannica]] ai sensi dell'articolo X del [[Trattato di Utrecht]] del 1713, con la fine della [[Guerra di successione spagnola|guerra di Successione spagnola]]. Tuttavia, nel corso del tempo il regno spagnolo tornò a contestare lo status di Gibilterra e adoperò numerosi tentativi di recuperare l'antico territorio, inizialmente con la forza militare e in seguito con mezzi economici e diplomatici. Il recupero della sovranità di Gibilterra fu sempre un obiettivo dichiarato dei [[Governo della Spagna|governi di Madrid]] nei secoli successivi<ref>{{Cita web|url=https://www.exteriores.gob.es/es/Paginas/Page-not-found.aspx?requestUrl=https://www.exteriores.gob.es/Portal/en/PoliticaExteriorCooperacion/Gibraltar/Paginas/Inicio.aspx|titolo="Spanish statement on Gibraltar". MAE. 17 February 2012.|lingua=en}}</ref>.
Il 10 settembre 1967, su spinta del [[Spagna franchista|regime franchista spagnolo]], il [[Regno Unito]] aveva concesso per la prima volta un [[Referendum sulla sovranità di Gibilterra del 1967|referendum sulla sovranità di Gibilterra]], che aveva confermato con un [[plebiscito]] lo status di [[Colonia della corona britannica|colonia della Corona]] (divenuta poi
Nel luglio 2001, il [[Segretario di Stato per gli affari esteri, del Commonwealth e dello sviluppo|ministro degli Esteri britannico]], [[Jack Straw]], iniziò a discutere del futuro di Gibilterra con la Spagna<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/uknews/4184374/Gibraltar-rejects-Straws-deal.html|titolo=Gibraltar rejects Straw's deal|autore=Andrew Sparrow|autore2=Isambard Wilkinson|data=8 novembre 2002|lingua=en}}</ref>. Dopo alcuni colloqui segreti col governo spagnolo l'anno successivo<ref>{{Cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/uk/politics/uk-came-close-to-sharing-gibraltar-with-spain-6293708.html|titolo=UK came close to sharing Gibraltar with Spain|autore=Oliver Wright|data=24 gennaio 2012|lingua=en}}</ref>, nel luglio 2002 Straw annunciò che "il Regno Unito era disposto a condividere la sovranità di Gibilterra con la Spagna" e che "la decisione finale sarebbe spettata al popolo di Gibilterra in un referendum". Il [[Governatori di Gibilterra|governo di Gibilterra]] si oppose fermamente a questo annuncio, pianificando un proprio [[referendum]] sulla proposta di sovranità condivisa con la Spagna, che si sarebbe tenuto il 7 novembre successivo. Ciò anticipò qualsiasi piano per un referendum da tenere solo dopo la conclusione dei negoziati anglo-spagnoli. Straw descrisse il referendum di Gibilterra come "eccentrico" e il [[Ufficio degli esteri, del Commonwealth e dello sviluppo|Ministero degli Esteri britannico]] annunciò che non avrebbe riconosciuto i risultati<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/2152265.stm|titolo=Rock referendum 'eccentric' - Straw|data=26 luglio 2002|lingua=en}}</ref>.
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Il governo di Gibilterra invitò un gruppo di osservatori presieduto dal parlamentare britannico [[Gerald Kaufman]]. Il loro rapporto affermò che erano rimasti estremamente colpiti dall'organizzazione del referendum e avevano particolarmente apprezzato il fatto che il ruolo degli osservatori fosse stato parte integrante del processo elettorale, a differenza del ruolo più passivo degli osservatori in altre elezioni. Il modo meticoloso in cui vennero contati i voti superò i requisiti adottati per le elezioni nel Regno Unito<ref>{{Cita web|url=https://www.gibnet.com/library/ref02or.pdf|titolo=Commento del comitato degli osservatori|data=novembre 2002|p=12}}</ref>.
Il 7 novembre 2002 si recarono al voto 20.678 gibilterrini (87,9%) e ben 17.900 votarono No (98,97%) alla proposta di sovranità congiunta anglo-spagnola e solo 187 votarono Sì (1%)<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/archive/politics/2002/11/08/gibraltar-votes-to-remain-british/aa4f79c0-ddb6-4141-ae3c-cf2f2523909d/?pagewanted=1|titolo=Gibraltar Votes to Remain British|autore=Keith B. Richburg|data=7 novembre 2002|lingua=en}}</ref>, un risultato ancora una volta plebiscitario.
== Conseguenze ==
[[Peter Caruana]], allora [[Primi ministri di Gibilterra|primo ministro di Gibilterra]], commentò così il risultato: "Diciamo al governo britannico: fate il punto su questo risultato del referendum, è la volontà del popolo di Gibilterra", e aggiunse che il percorso pianificato verso la sovranità congiunta era una "strada senza uscita per tutti"<ref name=":0" />. Lo status gibilterrino diventò di [[Territori d'oltremare britannici|Territorio d'oltremare britannico]].
Le reazioni più negative provennero dalla Spagna: il quotidiano ''[[El País]]'' definì il referendum una "consultazione disonesta"<ref name=":1">{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/2420945.stm|titolo=Gibraltar referendum result in quotes|data=8 novembre 2002|lingua=en}}</ref> mentre la ministra degli Esteri [[Ana Isabel de Palacio y del Valle Lersundi|Ana Palacio]] lo descrisse come "illegale" e "contrario a tutte le risoluzioni delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]]"<ref>{{Cita web|url=https://elpais.com/diario/2002/11/09/espana/1036796402_850215.html|titolo=El Gobierno dice que la consulta es contraria a las resoluciones de la ONU|autore=Luis R. Aizpeolea|data=9 novembre 2002|lingua=es}}</ref>. Sempre ''El País'' affermò anche che nessun governo spagnolo aveva fatto abbastanza per rendere attraente l'ipotesi della sovranità congiunta o dell'integrazione con la Spagna<ref name=":1" />.
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