Claudio Martelli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Modifiche a tutta la voce
Riga 1:
{{Carica pubblica
|nome = Claudio Martelli
|immagine = Claudio Martelli.jpg
|didascalia =
|carica = [[Nuovo PSI#Portavoce|Portavoce del Nuovo PSI]]
|mandatoinizio = 2001
Riga 27 ⟶ 25:
|coalizione4 =
|circoscrizione4 = '''VIII-IX''', '''XI''': [[circoscrizione Mantova-Cremona|Mantova-Cremona]]<br />'''X''': [[circoscrizione Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta|Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta]]
|incarichi4 = * Componente II Commissione parlamentare interni ([[VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII Legislatura]])
* Componente VII Commissione parlamentare Istruzione e Belle Arti ([[VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII Legislatura]])
* Componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla strage di Via Fani, sul sequestro e l'assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia ([[VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII Legislatura]])
* Componente della Commissione parlamentare per l'indirizzi generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ([[VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII Legislatura]])
* Componente III Commissione parlamentare esteri ([[IX legislatura della Repubblica Italiana|IX Legislatura]])
* Componente della Commissione parlamentare per l'indirizzi generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ([[IX legislatura della Repubblica Italiana|IX Legislatura]])
* Componente III Commissione parlamentare esteri ([[X legislatura della Repubblica Italiana|X Legislatura]])
|sito4 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=XI%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg11/framedeputato.asp?Deputato=d21550
|carica5 = [[Europarlamentare]]
Riga 41 ⟶ 39:
|mandatofine6 = 19 luglio 2004
|legislatura6 = [[Europarlamentari della II legislatura|II]], [[Europarlamentari della V legislatura|V]]
|gruppo parlamentare6 = '''II''', '''V''' <small>(1999-2000)</small>: [[Partito del Socialismo Europeo|PSE]]<br />'''V''' <small>(2001-2004)</small>: [[Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa|ALDE]]
|circoscrizione6 = [[Circoscrizione Italia centrale|Italia centrale]]
|sito6 = http://www.europarl.europa.eu/meps/it/1602/CLAUDIO_MARTELLI/history/2#mep-card-content
Riga 68 ⟶ 66:
}}
 
Esponente del [[Partito Socialista Italiano]], dei [[Socialisti Democratici Italiani]] e del [[Nuovo PSI]], fu il braccio destro di [[Bettino Craxi]], [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]] socialista dal 1983 al 1987. Dal 2020 è direttore del giornale ''[[Avanti!#L'Avanti!, testata contestata|Avanti!]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.primaonline.it/2020/04/27/305812/lavanti-torna-in-edicola-diretto-da-claudio-martelli/|titolo=L’Avanti! torna in edicola diretto da Claudio Martelli|autore=Roberto Borghi|sito=[[Prima Comunicazione]]|data=27 aprile 2020|accesso=23 maggio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230609053512/https://www.primaonline.it/2020/04/27/305812/lavanti-torna-in-edicola-diretto-da-claudio-martelli/|urlmorto=no}}</ref>
 
== Biografia ==
Riga 74 ⟶ 72:
A soli 13 anni si iscrive al [[Partito Repubblicano Italiano]]. Ha frequentato il [[Liceo ginnasio statale Giosuè Carducci|Liceo Classico "Giosuè Carducci"]] di [[Milano]], lo stesso frequentato da [[Massimo Fini]] (che gli fu compagno di banco) e [[Bettino Craxi]].
 
Si è laureato in [[Filosofia]] presso l'[[Università degli Studi di Milano]] e ha lavorato come assistente nella [[Facoltà universitaria|facoltà]] di Lettere e Filosofia del medesimo ateneo, prima di entrare in politica. Aderisce all'unità socialista nel [[1966]] e comincia la carriera nei quadri locali milanesi socialisti. Viene chiamato a [[Roma]] da [[Bettino Craxi]] nel [[1976]], lascia la carriera accademica ed entra nella direzione nazionale del [[Partito Socialista Italiano]]. Nel [[1979]] viene eletto deputato nella [[circoscrizione Mantova-Cremona]]. Nel [[1981]], in occasione del congresso del PSI a [[Palermo]], diviene uno dei due vicesegretari del partito accanto a [[Valdo Spini]].
 
Nel [[1984]] al congresso di [[Verona]] diviene vicesegretario unico e in giugno viene eletto al [[Parlamento europeo]] nella [[Circoscrizione Italia centrale]]. Su indicazione di Craxi, nel luglio [[1989]] diviene [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|vicepresidente del Consiglio dei ministri]] dei governi [[Governo Andreotti VI|Andreotti VI]] e [[Governo Andreotti VII|Andreotti VII]], e contestualmente lascia la carica di vicesegretario PSI. Nel [[1990]] è autore di un importante [[decreto-legge]] sull'[[immigrazione]] che di lui porta il nome (convertito in legge, [[legge Martelli]]).
 
Dal 2007 è iscritto all'[[Ordine dei Giornalistigiornalisti]] come [[giornalista pubblicista]].<ref>{{Cita web |url=https://www.odg.it/elenco-iscritti |titolo=Albo Nazionale dei Giornalisti - consultato il 10 giugno 2022 |accesso=10 giugno 2022 |dataarchivio=10 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190510122633/https://www.odg.it/elenco-iscritti |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Ministro di grazia e giustizia (1991-1993) ===
Il 2 febbraio del [[1991]] diviene anche [[Ministri di grazia e giustizia della Repubblica Italiana|Ministro di grazia e giustizia]] a seguito della nomina di [[Giuliano Vassalli]], suo predecessore alla guida di tale Ministero, come [[Giudici della Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Giudice della Corte Costituzionale]] da parte del [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]]. In qualità di Guardasigilli Claudio Martelli diventa il principale sostenitore ed assertore delle attività giudiziarie del magistrato [[Giovanni Falcone]], che viene da lui chiamato al Ministero con il compito di dirigere la Direzione Generale degli Affari Penali.<ref>{{cita web | url = https://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/10/16/foto/claudio_martelli_il_delfino_di_craxi-23324829/ | titolo = Claudio Martelli, il delfino di Craxi | data = 16 ottobre 2011 | urlmorto = sì }}</ref> In quel periodo Claudio Martelli e Giovanni Falcone lavorarono al progetto di una Superprocura Antimafia. La vicinanza di Giovanni Falcone a Claudio Martelli costò al magistrato siciliano violenti attacchi da parte del [[Partito Democratico della Sinistra]] e del sindaco di Palermo [[Leoluca Orlando]], fondatore del movimento politico [[La Rete (partito politico)|''La Rete'']]; quest'ultimo difatti sferrò un duro attacco personale a Giovanni Falcone durante il programma televisivo ''[[Samarcanda (programma televisivo)|Samarcanda]]'' su [[Rai 3]], condotto da [[Michele Santoro]], accusandolo di "tenere nei cassetti i dossier".
 
In merito Martelli dichiarerà: «È lo stesso Falcone a dare una spiegazione a quella insinuazione atroce rivolta verso il giudice che debellò la cupola mafiosa». Secondo Martelli, Falcone non aveva una gran voglia di affrontare quell'argomento durante l'audizione al [[Consiglio superioreSuperiore della magistraturaMagistratura|CSM]], poi, dopo l’insistenza dei componenti: «lo dice chiaro e tondo: "Forse il sindaco di Palermo non ha sopportato che io indagassi su grandi appalti che riguardano l'illuminazione e le fognature di una grande città, perché ci sono appalti e appalti: i piccoli e quelli miliardari. E io indagando su quelli miliardari, nel caso di Palermo ho scoperto che con Orlando sindaco, [[Vito Ciancimino|Ciancimino]] era tornato a imperare». Martelli ricorda poi il contesto nel quale collocare quegli eventi: «Eravamo nel 1991, e si voleva considerare Ciancimino fuori dai giochi, ma non era così. Questa era la cosa che fece impazzire di rabbia Orlando. L'accusa rivolta a Falcone sarebbe una ritorsione polemica».<ref>{{cita web|url=http://livesicilia.it/2017/06/06/martelli-falcone-orlando-mafia-di-matteo_860734|titolo="Perché Orlando attaccò Falcone? Con lui, Ciancimino imperava"|sito=Live Sicilia|data=martedì 6 giugno 2017|urlmorto=sì|accesso=8 settembre 2017|dataarchivio=8 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170908200847/http://livesicilia.it/2017/06/06/martelli-falcone-orlando-mafia-di-matteo_860734/}}</ref> La nomina di Falcone all'UAP fu peraltro valutata negativamente dall'[[Associazione Nazionalenazionale Magistratimagistrati]].
[[File:Andò con Falcone e Martelli.jpg|left|miniatura|Claudio Martelli, [[Marida Lombardo Pijola]], [[Giovanni Falcone]] e [[Salvo Andò]] a [[Racalmuto]] nel 1991 durante un incontro in memoria di [[Leonardo Sciascia]].]]
 
A seguito della [[strage di Capaci]] del 23 maggio [[1992]], dove persero la vita Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta, fu introdotto dal decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306 (cosiddetto ''Decreto antimafia Martelli-Scotti''), convertito nella legge 7 agosto 1992, n. 356, il regime di [[Articolo 41 -bis|carcere duro]] ed un secondo comma all'articolo 41bis, che consentiva al Ministro della Giustizia di sospendere per gravi motivi di ordine e sicurezza pubblica le regole di trattamento e gli istituti dell'ordinamento penitenziario nei confronti dei detenuti facenti parti dell'organizzazione criminale mafiosa. A seguito delle [[Elezioni politiche in Italia del 1992|elezioni politiche del 1992]], considerate le ultime della cosiddetta [[Prima Repubblica (Italia)|''Prima Repubblica'']], e l'inizio della [[XI legislatura della Repubblica Italiana|XI legislatura]] fu riconfermato Ministro di Grazia e Giustizia nel [[Governo Amato I]] (formato dal [[Pentapartito|Quadripartito]]). La sua permanenza duro fino all'anno successivo, il [[1993]], quando dovette dimettersi a causa dell'avviso di garanzia riguardante il [[Crack del Banco Ambrosiano|Crac dell'Ambrosiano]].
 
Anche sul fronte opposto l'impegno antimafia del Ministro fu ferocemente criticato, in quanto suppostamente in conflitto con scambi elettorali che in precedenza avrebbero visto confluenze di consensi siciliani sul [[Partito Socialista Italiano|PSI]]: pentiti come [[Angelo Siino]], [[Nino Giuffrè]] e [[Gaspare Spatuzza]] lamentarono - nelle loro confessioni di un decennio dopo - che «quei quattro “crasti” socialisti ( [...] ) prima si erano presi i nostri voti, nell'87, e poi ci avevano fatto la guerra». L'addebito fu risolutamente respinto da Martelli, che si è sempre riconosciuto solo nella seconda parte della frase, quella per cui lui stesso dice di sé: "sono io uno di quei "crasti" (cornuti) socialisti che hanno fatto la guerra alla mafia».<ref>{{cita news|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]|titolo=Martelli: "Craxi? Fu lui a tradire me", intervista di Claudio Martelli a B. Romano|data=20 dicembre 2009|p=1}} Vi si legge anche che «È possibile che la mafia nell{{'}}'87 abbia riversato qualche voto sul Psi, ma anche sulla Dc». Alla domanda: È pronto a giurare che non ci fu mai nessun accordo tra voi e i mafiosi? rispose: «Le pare che il segretario del Psi arriva a Palermo e, dopo aver parlato con Falcone, va a fare accordi con la mafia?». Alla domanda: Nessun boss provò mai nemmeno ad agganciarla? rispose: «Mai».</ref>
 
=== Ultimi anni ===
Durante [[Mani Pulitepulite]], nel [[1993]], Martelli è candidato ad assumere la guida del PSI, ma a seguito di un avviso di garanzia - per concorso sulla bancarotta fraudolenta del [[Banco Ambrosiano]], da cui il PSI aveva attinto il "[[conto protezione]]" su cui per quindici anni i giudici di Milano avevano invano indagato, fino alle decisive chiamate in correità di [[Licio Gelli]] e [[Silvano Larini]] - il 10 febbraio si dimette da ministro della Giustizia. Successivamente, fonderà l'associazione umanitaria ''Opera'' e quella civile ''Società Aperta'' nel [[1996]]. Diventa direttore di ''[[Mondoperaio]]'' nel [[1997]].
 
Dopo l'abbandono temporaneo della politica, nel [[1998]] è consulente del Ministro [[Livia Turco]] nella commissione per le politiche d'integrazione degli [[immigrazione|immigrati]] e della Consulta degli immigrati, incarico da cui si dimette a seguito di divergenze politiche con il governo. È eletto [[Parlamento europeo|eurodeputato]] nel [[Elezioni europee del 1999 in Italia|1999]] per i [[Socialisti Democratici Italiani]] nella [[circoscrizione Italia centrale]]. Esce dallo SDI nel [[2000]] e successivamente aderisce alla [[Nuovo PSI|Lega Socialista]]: di conseguenza viene espulso dal gruppo [[PartitoGruppo Socialista Europeo(Parlamento europeo)|gruppo socialista]] al [[Parlamento europeo]] ed entra in quello [[Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (partito)|liberaldemocratico]]. Nel [[2001]] fonda assieme a [[Gianni De Michelis]] e [[Bobo Craxi]] il [[Partito Socialista - Nuovo PSI]], di cui diventa portavoce. Abbandona la politica ancora una volta nel [[2005]], stavolta definitivamente.
 
Nel [[2005]] conduce il programma televisivo "''Claudio Martelli racconta''" su [[Canale 5]]; dal 4 ottobre 2005 al 27 aprile 2006 presenta il programma di seconda serata ''L'incudine'' su [[Italia 1]]; nell'autunno 2006 conduce ''Flash Back'', su [[Canale 5]], la mattina del sabato. Sempre dal 2005 cura fino al 2008 un suo spazio editoriale: ''Osservatorio'', sul settimanale ''[[Oggi (periodico)|Oggi]]''. Un anno dopo, torna in tvTV, stavolta a spiegare, attraverso appuntamenti giornalieri su [[Canale 5]], la [[Costituzione Italiana]]. Nel [[2011]] si candida per il consiglio comunale di Siena, nelle file del Nuovo Polo,<ref>{{Cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1002833/martelli-riparte-da-siena.shtml|titolo=Martelli riparte da Siena|editore=Tgcom 24|data=11 marzo 2011|accesso=12 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222144245/http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1002833/martelli-riparte-da-siena.shtml|dataarchivio=22 dicembre 2015|urlmorto=sì}}</ref> ma non viene eletto.
 
Il 1º maggio 2020 torna in edicola l{{'}}''Avanti!'' con Martelli come direttore e la rivista ''[[Critica Sociale]]'' come editore; il giornale ha cadenza quindicinale e una tiratura di {{formatnum:5000}} copie.<ref>{{Cita web|url=https://www.primaonline.it/2020/04/27/305812/lavanti-torna-in-edicola-diretto-da-claudio-martelli/|titolo=L'Avanti! torna in edicola diretto da Claudio Martelli|sito=Prima Comunicazione|data=2020-04-27|accesso=2020-05-05}}</ref> Tuttavia, il [[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]], edita già l{{'}}''[[Avanti!#L'Avanti!, testata contestata|Avanti!]]'' online come testata di partito sotto la direzione di [[Mauro Del Bue]].<ref>{{Cita web|autore=[[Luigi Covatta]]|url=https://www.mondoperaio.net/in-evidenza/il-primo-maggio/|titolo=Il Primo Maggio|lingua=it-IT|accesso=2020-05-05}}</ref>
 
Nel [[2020]], in occasione del [[Referendum costituzionale in Italia del 2020|referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari]] legato alla riforma avviata dal [[governo Conte I]] guidato dal [[Movimento 5 Stelle]] assieme alla [[Lega per Salvini Premier|Lega]] e concluso dal [[governo Conte II]] guidato dalla coalizione M5S e [[Partito Democratico (Italia)|PD]], annuncia di schierarsi per il NO.<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/entry/claudio-martelli_it_5f6314d2c5b6ba9eb6e9e934|titolo=Claudio Martelli: "Voto No perché anche un Parlamento malato merita un antibiotico"|sito=L'HuffPost|data=2020-09-17|lingua=it|accesso=25 giugno 2021}}</ref>
 
Il 14 luglio 2022 si è sposato civilmente con la deputata del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] [[Lia Quartapelle]].
Riga 119 ⟶ 117:
 
=== Trattativa Stato-mafia ===
Il suo nome è stato nuovamente all'attenzione delle cronache giudiziarie nell'ambito del [[processo sulla trattativa Stato-mafia]], allorquando l'ex killer di [[Cosa nostra]] [[Francesco Onorato]] ha raccontato dell'avvio della strategia stragista disposta da [[Totò Riina]] dopo la sentenza del maxiprocesso: "Nella lista delle persone da uccidere, come seppi da [[Salvatore Biondino]], l'ambasciatore della commissione, c'erano [[Salvo Lima|Lima]], [[Giulio Andreotti|Andreotti]] e suo figlio, gli ex ministri [[Calogero Antonio Mannino|Mannino]], [[Carlo Vizzini|Vizzini]], ma anche Martelli. Siamo stati noi a far eleggere Martelli come ministro della Giustizia: nel [[1987]] avevamo finanziato la sua campagna elettorale con 200 milioni di lire. E poi Martelli mantenne le promesse, perché fece dare gli arresti ospedalieri ad alcuni mafiosi".<ref>{{cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/11/07/news/trattativa_il_j_accuse_del_pentito_io_abbandonato_dallo_stato-70411828|titolo=Trattativa, il j'accuse del pentito Onorato "Dalla Chiesa ucciso per ordine di Andreotti-Craxi"|autore=Salvo Palazzolo|pubblicazione=la Repubblica|data=7 novembre 2013|accesso=23 agosto 2021}}</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
* Claudio Martelli è stato uno dei primi politici ad essere imitati da [[Sabina Guzzanti]] agli esordi nel varietà satirico ''[[Avanzi (programma televisivo)|Avanzi]]''.
* Claudio Martelli è anche l'autore di una serie radiofonica su [[Rai Radio 2|Radio Due]] intitolata ''Quell'estate del '92'' in cui parla dei suoi rapporti con Craxi e di Tangentopoli.
 
=== Cinema ===
* Nel [[1991]] [[Daniele Luchetti]] diresse il [[film]] ''[[Il portaborse]]'', il cui protagonista Cesare Botero, interpretato da [[Nanni Moretti]], è stato giudicato ispirato alla figura, tra gli altri, di Claudio Martelli.<ref>{{cita news|autore=[[Barbara Palombelli]]|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/04/06/va-in-scena-il-ministro-duro-cattivo.html|titolo=Va in scena il ministro, duro, cattivo e socialista|pubblicazione=la Repubblica|data=6 aprile 1991|accesso=31 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190413060913/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/04/06/va-in-scena-il-ministro-duro-cattivo.html|urlmorto=no|dataarchivio=13 aprile 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.cinemaitaliano.info/news/07032/italo-moscati-analizza-il-film-il-portaborse.html|titolo=Italo Moscati "analizza" il film "Il Portaborse" di Daniele Luchetti vent'anni dopo|autore=Antonio Capellupo|sito=cinemaitaliano.info|data=2 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200214142230/http://www.cinemaitaliano.info/news/07032/italo-moscati-analizza-il-film-il-portaborse.html|urlmorto=no|accesso=14 febbraio 2020|dataarchivio=14 febbraio 2020}}</ref>
 
* Nel film ''[[Giovanni Falcone (film)|Giovanni Falcone]]'' di [[Giuseppe Ferrara]] è presente la sua figura (all'epoca era Ministro di grazia e giustizia); il suo ruolo fu interpretato dall'attore [[Giampiero Bianchi]].
* Nel [[1991]] [[Daniele Luchetti]] diresse il [[film]] ''[[Il portaborse]]'', il cui protagonista Cesare Botero, interpretato da [[Nanni Moretti]], è stato giudicato ispirato alla figura, tra gli altri, di Claudio Martelli.<ref>{{cita news|autore=[[Barbara Palombelli]]|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/04/06/va-in-scena-il-ministro-duro-cattivo.html|titolo=Va in scena il ministro, duro, cattivo e socialista|pubblicazione=la Repubblica|data=6 aprile 1991|accesso=31 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190413060913/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/04/06/va-in-scena-il-ministro-duro-cattivo.html|urlmorto=no|dataarchivio=13 aprile 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.cinemaitaliano.info/news/07032/italo-moscati-analizza-il-film-il-portaborse.html|titolo=Italo Moscati "analizza" il film "Il Portaborse" di Daniele Luchetti vent'anni dopo|autore=Antonio Capellupo|sito=cinemaitaliano.info|data=2 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200214142230/http://www.cinemaitaliano.info/news/07032/italo-moscati-analizza-il-film-il-portaborse.html|urlmorto=no|accesso=14 febbraio 2020|dataarchivio=14 febbraio 2020}}</ref>
* Nel film ''[[Giovanni Falcone (film)|Giovanni Falcone]]'' di [[Giuseppe Ferrara]] è presente la sua figura (all'epoca era Ministro di grazia e giustizia); il suo ruolo fu interpretato dall'attore [[Giampiero Bianchi]].
 
== Opere ==
* ''Socialisti a confronto. Saggio sul 40º Congresso del PSI. Con una sintesi degli interventi principali'', Milano, [[SugarCo Edizioni|SugarCo]], 1976.
* ''Progetto spettacolo. Le proposte di riforma del PSI per cinema, musica e teatro'', a cura di, Venezia, [[Marsilio Editori|Marsilio]], 1979.
* ''Il rinnovamento socialista'', Milano, Biblioteca rossa, 1979.
* ''Musica e industria in Italia'', a cura di Claudio Martelli e Carlo Fontana, Milano, Edizioni di Musica Viva, 1981.
* ''Progetto arti visive. Arti visive ed enti locali: le proposte del PSI'', a cura di, Venezia, Marsilio, 1981.
* ''Quella parte di cinema chiamata televisione. Verso l'integrazione del sistema audiovisivo'', a cura di, Milano, [[Guanda]], 1981.
* ''Per una alleanza riformatrice tra il merito e il bisogno'', Roma, PSI, 1982.
* ''Il merito e il bisogno'', Milano, SugarCo, 1987; Milano, [[La nave di Teseo]], 2023.
* ''Ricordati di vivere'', Milano, [[Bompiani]], 2013. ISBN 978-88-452-7418-3.
* ''L'antipatico. Bettino Craxi e la grande coalizione'', Milano, La nave di Teseo, 2020. ISBN 9788834601464.
* ''Vita e persecuzione di Giovanni Falcone'', Milano, La nave di Teseo, 2022. ISBN 978-8834610008.
 
== Note ==
Riga 147 ⟶ 144:
 
== Voci correlate ==
* [[Elezioni politiche in Italia del 1979]], [[Elezioni politiche in Italia del 1987|1987]], [[Elezioni politiche in Italia del 1992|1992]]
* [[Europarlamentari dell'Italia della II legislatura]], [[Europarlamentari dell'Italia della V legislatura|V legislatura]]
* [[Governo Andreotti VI]]
* [[Governo Amato I]]
* [[Legge Martelli]]
* [[Bombe del 1992-1993]]
* [[Mani pulite]]
 
== Altri progetti ==
Riga 159 ⟶ 156:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web
|autore=
|url= http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=VIII%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg08/framedeputato.asp?Deputato=1d21550
Riga 168 ⟶ 165:
|data=
}}
* {{cita web
|autore=
|url= http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=IX%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg09/framedeputato.asp?Deputato=1d21550
Riga 176 ⟶ 173:
|data=
}}
* {{cita web
|autore=
|url= http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=X%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg10/framedeputato.asp?Deputato=1d21550
Riga 209 ⟶ 206:
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|editoria|letteratura|politica|socialismo|televisione|Unione europea}}
{{Portale|Unione europea}}
 
[[Categoria:Conduttori televisivi di Canale 5 degli anni 2000]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Italia 1 degli anni 2000]]