Saint Martin: differenze tra le versioni
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|Nome = Saint Martin
|Immagine = Saint Martin.png
|Didascalia = Foto satellitare dell'isola.
|Mappa_localizzazione = America centrale
|Localizzazione = [[Mar dei Caraibi]]
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|Mappa = Saint-Martin_Island_map-fr.svg
}}
'''Saint Martin''' (in [[lingua olandese|olandese]] ''Sint Maarten'') è un'[[isola]] e una [[regione ultraperiferica]] dell'[[Unione europea]] situata a circa 240 km di distanza
* la parte meridionale, nota come [[Sint Maarten]], [[nazione costitutiva]] del [[Regno dei Paesi Bassi]], fino al 10 ottobre 2010 faceva parte delle [[Antille Olandesi]];
* la [[Saint-Martin (Francia)|parte settentrionale]], [[collettività d'oltremare]] autonoma della [[Repubblica francese]], fino al 21 febbraio 2007 faceva parte del [[dipartimento d'oltremare]] di [[Guadalupa]].
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=== Gli inizi ===
Gli oggetti più antichi ritrovati appartenevano ai primi coloni dell'isola, probabilmente indiani [[Ciboney]] (un sottogruppo degli indios [[Arawak]]) e risalgono a circa
La vita di questi insediamenti fu sconvolta dall'arrivo degli indiani [[Caribe]], provenienti dalla stessa regione da cui erano giunti prima gli Arawak. A differenza di questi ultimi, i Caribe erano un popolo guerriero e uccisero i maschi Arawak, riducendo in schiavitù le donne. Quando gli europei cominciarono
=== Era coloniale ===
L'11 novembre 1493, [[Cristoforo Colombo]], durante il suo secondo viaggio nelle Americhe, avvistata l'isola, la battezzò ''Isla de San Martín'' per onorare la ricorrenza di san [[Martino di Tours]]. Tuttavia, anche se rivendicata immediatamente come territorio spagnolo, Colombo non vi sbarcò, e per la Spagna la colonizzazione dell'isola rimase una bassa priorità.
La Francia e i Paesi Bassi, invece, ambivano al suo possesso. Mentre i francesi volevano colonizzare tutte le isole tra [[Trinidad e Tobago|Trinidad]] e [[Bermuda]], gli olandesi consideravano San Martín un punto strategico a metà strada tra le loro colonie di New Amsterdam (oggi [[New York]]) e il [[Brasile]]. Incontrata poca resistenza da parte degli abitanti autoctoni, gli olandesi si impossessarono facilmente dell'isola e vi fondarono un insediamento nel 1631, costruendo Fort Amsterdam a protezione dalle possibili invasioni. Jan Van Campen Claeszen divenne il suo primo governatore e, subito dopo, la Compagnia delle Indie Olandesi cominciò l'estrazione del sale. Successivamente anche francesi e inglesi crearono alcuni insediamenti sull'isola. Visto il successo commerciale di queste colonie e volendo mantenere il loro controllo sul commercio del sale, anche gli spagnoli si resero infine conto della posizione strategica di San Martín. La [[
Le forze spagnole strapparono il controllo dell'isola agli olandesi nel 1633, deportando tutti i coloni. A Point Blanche fu costruito un forte spagnolo. Nonostante vari tentativi per riconquistare San Martín, gli olandesi fallirono ripetutamente. Quindici anni dopo la conquista spagnola, la
Dal momento che non avevano più necessità di una base nei Caraibi e San Martín generava a malapena profitti economici, gli spagnoli persero interesse alla difesa del territorio e nel 1648 abbandonarono l'isola. Con l'isola di nuovo libera, sia gli olandesi
A dispetto del trattato, i rapporti tra le due parti non furono sempre cordiali. Tra il 1648 e il 1816, vari conflitti spostarono le frontiere per ben sedici volte. Diverse leggende locali raccontano come il confine fu tracciato: le due nazioni affidarono ciascuna Nel 1651 l'isola venne comprata dal [[Sovrano Militare Ordine di Malta]], che ne fece [[Colonie del Sovrano Militare Ordine di Malta|una delle sue colonie]], pur rimanendo sotto la sovranità nominale francese.
Anche se gli spagnoli erano stati i primi
=== Nel XX secolo ===
Dopo l'abolizione della schiavitù, l'economia legata alle piantagioni declinò e il benessere dell'isola ne soffrì gravemente. Nel 1939 Saint Martin ricevette un notevole impulso quando fu dichiarata [[porto franco (economia)|porto franco]].
Nel 1994 il Regno dei Paesi Bassi e la Francia hanno firmato il trattato franco-olandese sul controllo congiunto delle frontiere di Saint Martin sui cosiddetti "voli a rischio". Dopo qualche ritardo, il trattato è stato ratificato nel novembre 2006 nei Paesi Bassi, e successivamente è entrato in vigore il 1º agosto 2007. Anche se il trattato è attualmente in vigore, le sue disposizioni non sono ancora implementate, in quanto il gruppo di lavoro previsto nel trattato non è stato ancora insediato. Saint-Martin ha ricevuto il codice ISO 3166-1 MF nell'ottobre del 2007. Lo status della parte olandese == Geografia ==
[[File:Pinel Island, Saint Martin.JPG|thumb|La spiaggia di Pinel Island]]
Saint Martin ha una superficie di 87 km², 53 dei quali sotto la sovranità della Francia e 34 che formano l'omonima nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi.
Le città principali sono [[Philipsburg (Sint Maarten)|Philipsburg]] (lato olandese) e [[Marigot (Saint Martin)|Marigot]] (lato francese). Mentre la città con la più alta popolazione, Marigot, si trova sul versante francese, la parte olandese è più densamente popolata. Il rilievo più alto è il Pic Paradis (424 m), al centro di una catena di colline (versante francese). Non ci sono fiumi sull'isola, ma molti torrenti asciutti. Sentieri escursionistici danno accesso alla foresta che copre cime e pendii. Saint Martin si trova a sud dell'isola inglese di [[Anguilla (isola)|Anguilla]] e a nord-ovest di [[Saint-Barthélemy (collettività d'oltremare)|Saint-Barthélemy]]. == Turismo ==
[[File:Philipsburg and the Great Bay, Sint Maarten, Caribbean.jpg|thumb|Philipsburg e la Great Bay]]
La parte olandese di St. Martin è nota per la sua vita notturna, le spiagge, i casinò, le gioiellerie [[duty-free]] e le bevande esotiche a base di [[rum]].
La parte francese è conosciuta invece per le sue [[Spiaggia per nudisti|spiagge per nudisti]], lo shopping (compresi i mercati all'aperto) e la ricca cucina francese e creola dei Caraibi. L'inglese è la lingua più comunemente parlata, ma esiste un dialetto locale. Le lingue ufficiali sono il francese e l'inglese per Saint-Martin (francese), e l'olandese e l'inglese per Sint-Maarten (olandese). L'isola dispone di molte strutture ricettive, tra cui hotel, ville, multiproprietà, molte delle quali disponibili per l'affitto o la vendita. Le auto a noleggio sono la principale modalità di trasporto per i visitatori che soggiornano sull'isola. Poiché l'isola si trova lungo la zona di convergenza intertropicale, è talvolta minacciata da tempeste tropicali nella stagione estiva e all'inizio dell'autunno. L'isola conta 37 spiagge, tutte raggiungibili facilmente via terra, tranne l'isolotto di Pinel Island al quale si arriva con
Le spiagge possono essere raggruppate in
* Spiagge oceaniche: raggruppate sul lato est, comprendenti le famose spiagge di Orient Bay, Cul de Sac, Oyster Pond, Dawn Beach esposte agli alisei e con mare tendenzialmente mosso e sabbia di colore chiaro-dorato.
* Spiagge della parte nord: Anse Marcel, Petit Plage, Happy Bay e Fryar's Bay, con sabbia color dorato e mare quasi sempre calmo.
* Spiagge di Terres Basses: tipiche spiagge caraibiche di sabbia bianca e con mare piatto; spesso deserte, sono la meta preferita dei turisti francesi ed europei in generale. Fanno parte di questo gruppo Baie Rouge, Baie aux Prunes, Baie Longue, Mullet Bay (in parte attrezzata) e la famosa spiaggia dell'aeroporto [[Aeroporto Internazionale Principessa Giuliana|SXM]] Maho Bay.
* Spiagge esposte a
== Clima ==
La temperatura media annua è di 27
== Valuta ==
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L'isola offre una scelta veramente molto ampia di ristoranti e cucine. Si possono gustare diversi sapori e specialità, passando dalla [[cucina francese]] a quella creola, dall'[[cucina italiana|italiana]] alla sudamericana con le sue grandi carni rosse. Sono oltre 200 i ristoranti sull'isola, che è infatti conosciuta come la capitale caraibica dei gourmet. Tutte le materie prime sono importate e in cucina normalmente è al lavoro uno chef del paese d'origine.
La vera capitale gastronomica dell'isola è rappresentata dall'abitato di Grand Case nella parte francese dell'Isola, dove resistono ancora i famosi e tipici ristoranti
== Trasporti ==
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'''Trasporti locali'''
Sull’isola non esiste ferrovia. Gli spostamenti sono garantiti da taxi con tariffe predeterminate ma soprattutto da decine di minibus che percorrono in continuazione le strade principali esponendo sul parabrezza un cartello con la destinazione. Si possono fermare quasi ovunque
== Note ==
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