Linarolo: differenze tra le versioni

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|Gradi giorno = 2628
|Nome abitanti = {{it}} linarolesi<br />([[Dialetto pavese]]) sücot
|Patrono = [[Madonna del Rosario]] e [[Santsant'Antonio Abateabate]]
|Festivo = lunedì dopo la seconda domenica di ottobre
|PIL =
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}}
 
'''Linarolo''' (''Linarö'' in [[dialetto pavese]]<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani| 2006 | UTET | Torino |p= 418}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2797}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pavia]] in [[Lombardia]]. Si trova nel [[Pavese (territorio)|Pavese]] meridionale, a breve distanza dalla riva sinistra del [[Po]], appena a valle delle confluenza del [[Ticino (fiume)|Ticino]], che avviene presso il [[ponte della Becca]], che si trova nel comune, presso la frazione Vaccarizza. Il centro si sviluppa attorno alla piazza, su cui si affaccia la chiesa parrocchiale di [[santSant'Antonio Abate]].
 
== Geografia fisica ==
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=== Vaccarizza ===
{{Vedi anche|Vaccarizza#Storia}}
[[Vaccarizza]] ([[Codice catastale|CC]] L523) faceva parte della ''[[Campagna Sottana'']] di Pavia, ed era compreso nella squadra (podesteria) del Vicariatovicariato di Belgioioso. Nel XVIII secolo gli furono aggregati i piccoli comuni di Ospedaletto e San Leonardo. Nel 1872 il comune di Vaccarizza fu soppresso e unito a Linarolo.
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con delibera del consiglio comunale n. 15 del 27 marzo 1988 e concessi con decreto del presidente della Repubblica del 23 ottobre 1997.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5463|titolo=Linarolo|accesso=15 settembre 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|[[Semitroncato partito]]: nel PRIMO, di rosso, alla pianta recisa di lino, con due fiori sbocciati e tre in boccio, il tutto al naturale; nel SECONDO, d'oro, alla fascia ondata di azzurro; nel TERZO, di azzurro, alla [[Torre (araldica)|torre]] di rosso, mattonata di nero, chiusa di nero, finestrata di due in palo, dello stesso, merlata alla guelfa di quattro, fondata sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori di Comune.}}
La pianta di lino è in stretta relazione con l'etimologia del nome del paese.
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=== Architetture religiose ===
==== Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate ====
La chiesa parrocchiale di [[Sant'Antonio Abate]] è situata in piazza [[Dante Alighieri]], accanto al Municipiomunicipio.
 
La prima menzione della chiesa risale al 3 settembre [[1380]], dagli atti del notaio Giovanni Campeggi, quando risultava di proprietà dei [[Canonici regolari di Sant'Antonio di Vienne]] che vi gestivano anche un ospedale per i pellegrini<ref name=paviaedintorni>{{Cita web|url = http://www.paviaedintorni.it/temi/arteearchitettura_file/artearchitettura_chiesepavia_file/chiese_dintorni/dintorniAPERTEALCULTO2/descrizione_chiesedintorniaperte_antoniolinarolo.htm|titolo = Chiesa di Sant'Antonio Abate|accesso = 5 dicembre 2019|autore = Domenico Palazzi}}</ref>. Conseguì, tuttavia, i diritti parrocchiali solo nel XVI secolo, come si desume dagli atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi del [[1576]]<ref>V.L. Bernorio, ''La chiesa di Pavia nel secolo XVI e l'azione pastorale del cardinale Ippolito de' Rossi (1560-1591)'', Pavia, 1971, In appendice: ''Atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi'', Quaderni del Seminario Vescovile di Pavia.</ref>.
 
Aveva due altari, uno dedicato a Santsant'[[Antonio Abate]]abate e l'altro alla [[Beata Vergine del Rosario]] di patronato della famiglia [[Beccaria]]. Sulla facciata erano state dipinte le immagini della [[Annunciazione|Madonna Annunziata]], di Santsant'[[Antonio Abate]] e di Sansan Prospero.
 
Fu ricostruita tra il [[1784]] e il [[1785]]<ref name=paviaedintorni /> e venne consacrata il 12 luglio [[1885]], in occasione del primo centenario della sua costruzione, dal [[vescovo di Pavia]] [[Agostino Gaetano Riboldi]]: non vi era infatti documentazione certa di una precedente consacrazione. Per la costruzione della chiesa furono impiegati i caratteristici mattoni rossi (molto usati nella costruzione di chiese in [[Lombardia]]).
 
Sulla facciata è presente un medaglione raffigurante la visita di Santsant'[[Antonio abate]] a Sansan [[Paolo di Tebe]] nel deserto, al quale un corvo porta due pezzi di pane. Sopra il portale è presente l'iscrizione latina "DOMUS DOMINI DICATA S. ANTONIO ABBATI" ("Casa del Signore dedicata a Santsant'Antonio Abateabate").
La pianta presenta tre navate separate da due colonne per lato, sia l'altare maggiore che quelli laterali sono a muro, nella parte superiore dell'abside è raffigurato [[Gesù]] come ''buon pastore'' in un affresco di A. Vitto del [[1924]], sulla cupola sono, invece, raffigurati degli angeli in adorazione davanti al Santissimo Sacramento, agli angoli i quattro [[evangelisti]] e sulla volta è presente l'iscrizione latina "LAUDATE DOMINUM OMNES GENTES" (tutte"Tutte le genti lodino il Signore"). Lungo la navata laterale di destra è presente l'altare della [[Natività della Beata Vergine Maria]] e quello di [[Sant'Antonio Abate]], la navata termina in una cappella ove sono conservate le reliquie dei santi martiri Fausto e Sebastiano; mentre in quella sinistra sono presenti il battistero con la statua di ''[[Immacolata Concezione|Maria Immacolata]]'' e il quadro del ''[[Battesimo di Gesù]] nel [[Giordano (fiume)|fiume Giordano]]'' e gli altari di [[San Luigi Gonzaga]] (donato dalla famiglia E. Penna, M. Rampini nel [[giugno]] [[2014]]) e quello della [[Madonna del Rosario]], patrona del paese. L'organo è situato in fondo alla chiesa e nella parte superiore compare l'iscrizione latina "LAUDATE DEUM IN CHORDIS ET ORGANO" e la statua di un [[angelo]] che suona la tromba. Il campanile si trova sul lato sinistro della chiesa e vi si può accedere tramite la porta retrostante la sede del celebrante.
 
Reliquie conservate nella chiesa<ref>''Catalogo delle Sacre Reliquie che si conservano e si onorano in questa chiesa'', Parrocchia di Sant'Antonio Abate, Archivio parrocchiale.</ref>:
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== Geografia antropica ==
===Frazioni===
Lista delle frazioni del comune
==== Ospedaletto ====
[[File:Ospedaletto.jpeg|miniatura|Vista della frazione di Ospedaletto]]
Ospedaletto è attraversato dalla ''Strada Regina'' (una parte di [[via Francigena]]); l'area appartenne in passato all'[[Ordine dei Templari]], che vi gestivano un ospitale per i pellegrini, da cui deriva appunto il nome. Nel 1751 la popolazione era di 138 abitanti<ref>{{Cita web|url = http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/9002261/?view=toponimi&hid=|titolo = Ospedaletto|accesso = 27 agosto 2018}}</ref>. Nel [[1757]] il piccolo comune di Ospedaletto fu aggregato a quello di Vaccarizza e nel [[1872]] al comune di Linarolo.
 
==== San Leonardo ====
[[File:San Leonardo 3.jpg|miniatura]]
San Leonardo è una frazione divisa fra i comuni di Linarolo e [[Valle Salimbene]]. Anche essa è attraversata dalla ''Strada Regina'' e si estende in un territorio chiamato, in epoca [[medievale]], ''Toxicaria''. Nel [[1757]] il piccolo comune di San Leonardo fu aggregato a quello di Vaccarizza e nel [[1872]] ai comuni di Linarolo e [[Valle Salimbene]]. Cuore del caseggiato è la chiesa parrocchiale dedicata a [[Leonardo di Noblac|Sansan Leonardo]] di [[Limoges]].
 
Evoluzione demografica<ref>{{Cita web|url = http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/9110191/?view=toponimi&hid=|titolo = San Leonardo|accesso = 27 agosto 2018}}</ref>:
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* {{formatnum:1452}} ab. nel 1877
 
==== Vaccarizza ====
{{Vedi anche|Vaccarizza}}
Presso questa località il [[Ticino (fiume)|Ticino]] confluisce nel [[Po]]. [[Vaccarizza]] costituì un comune autonomo fino al [[1872]] quando fu aggregato a quello di Linarolo. In una cappella privata del paese si trova un bassorilievo in [[marmo bianco di Carrara]] e risalente al [[XIII secolo]], raffigurante [[Cristo]] in croce. Secondo una tradizione locale le acque del [[Po]], in un'esondazione, cominciarono a ritrarsi dopo aver lambito l'opera.