Muzafer Sherif: differenze tra le versioni

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==Esperimenti==
Muzafer Sherif era interessato a sapere quante persone avrebbero cambiato le loro opinioni per allinearle al parere di un [[gruppo sociale|gruppo]]. In ununo suodei esperimentosuoi primi esperimenti notevoli, i partecipanti sonosi stati collocatitrovavano in una stanza buia e haavevano chiestoistruzioni di fissare un piccolo punto di luce a 15 piedi di distanza. Essi sono statiDovevano poi richiestistimare di stimare quanto si spostasse. Non c'era in realtà alcun movimento, ma l'esperimento si basava su un ingannosull'illusione visivovisiva notonota come [[effetto autocinetico]]. Il primo giorno, ogni persona percepiva diverse quantità di movimento, ma dal secondo al quarto giorno, una medesima stima veniva concordata su cui i partecipanti concordavano<ref>Hogg, M. A.; Vaughan, G. M. (2005). Social psychology. Harlow: Pearson/Prentice Hall</ref>. Sherif propose questo quale simulazione di come norme sociali si sviluppino nella società, fornendo un tessuto comune di riferimento per le persone.
 
Successivi esperimenti si basavano su situazioni più realistiche. In un compito d'identificazione per testimonianza oculare, ai partecipanti veniva mostrato un sospetto, e poi, in una sequenza, ma collettivamente, altre immagini raffiguranti sospetti. Veniva lasciato un secondo per riconoscere il primo sospetto: un compito difficile. A un gruppo è stato detto che il loro contributo sarebbe stato molto importante e sarebbe stato utilizzato dagli operatori legali. Per l'altro gruppo era semplicemente un processo. Essere più motivati a trovare la risposta giusta aumentava la tendenza a conformarsi. Coloro che volevano essere più precisi si conformavano nel 51% del tempo rispetto al 35% di quelli dell'altro gruppo<ref>{{cita pubblicazione|autore=Baron, R. S.; Vandello, J. A.; Brunsman, B. (1996)|titolo= The forgotten variable in conformity research: Impact of task importance on social influence"|rivista=Journal of Personality and Social Psychology|volume=71|numero= 5|pp=915–927|doi = 10.1037/0022-3514.71.5.915}}</ref>