Nazione: differenze tra le versioni

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Un'altra [[definizione]] vede la nazione come una «[[comunità]] di [[Individuo|individui]] di una o più nazionalità con un suo proprio [[territorio]] e [[governo]]» o anche «una tribù o una [[Stato federale|federazione]] di tribù (come quella degli [[Nativi americani|indiani nordamericani]])».<ref>Webster's New Encyclopedic Dictionary (trad en-WP).</ref> È appoggiandosi a tali nozioni che si è sviluppato negli anni '70 il concetto di [[micronazione]].
 
Alcuni [[Autore|autori]], come [[Jürgen Habermas]], considerando obsoleta la nozione [[Tradizione|tradizionale]] di nazione, si riferiscono a essa come a un libero [[contratto sociale]] tra [[Popolazione|popoli]] che si riconoscono in una [[Costituzione]] comune{{Senza fonte}}. Tale [[concetto]], in questo caso, si estenderebbe anche a quello di [[patria]] e il [[patriottismo]] nazionale verrebbe così rimpiazzato dal «patriottismo costituzionale».<ref>Il termine ''patriottismo costituzionale'', coniato dal [[Scienza politica|politologo]] e [[giornalista]] [[Conservatorismo|conservatore]] [[Germania|tedesco]] [[Dolf Sternberger]] (1907-1989) fu completamente reinterpretato dal [[Filosofia|filosofo]] tedesco [[Jürgen Habermas]].</ref> o grazie al concetto di "''gruppo di appartenenza''": la nazione è tale dal punto di vista [[politica|politico]]. Ciò prevede un profondo senso del "''noi''", [[pace]] e ordine al suo interno, una serie di [[simbolo|simboli]] e [[mito|miti]] comuni, la garanzia di protezione e la consapevolezza della durevolezza nel [[tempo]] della nazione rispetto ai singoli individui.
 
== Caratteristiche ==
Il senso del "''noi''" si sviluppa nella popolazione spesso grazie al confronto con il "''gruppo esterno''", che alle volte assume la forma di un odiato nemico. Un esempio può trovarsi nella storica rivalità tra [[Francia|nazione francese]] e [[Germania|nazione tedesca]]: entrambe hanno caratterizzato la loro identità nell'ostilità rispetto al vicino. Una nazione può essere rappresentata da uno [[Stato]], che garantisce un [[ordinamento giuridico]] e ne afferma la [[sovranità]]. In tal caso si parla di [[Stato-nazione]]. Oltre gli [[Stati del mondo|stati esistenti]], alcuni [[Partito politico|partiti politici]] e [[Associazione (diritto)|associazioni]] rivendicano di appartenere a nazioni senza Stato e, per quanto riguarda l'[[Europa occidentale]], si riuniscono nella [[CONSEU|Conferenza delle nazioni senza stato d'Europa occidentale]] (CONSEU). L'organizzazione che raccoglie nazioni e popoli non rappresentati di tutto il mondo è l'[[Organizzazione delle nazioni e dei popoli non rappresentati]] ([[UNPO]]).
 
L'idea di nazione matura nel tempo e si vale di [[Archetipo|archetipi]] linguistici, letterari, comunitari e politici. Essa opera grazie al concetto di "''gruppo di appartenenza''": ciò prevede un profondo senso del "''noi''", [[pace]] e ordine al suo interno, una serie di [[simbolo|simboli]] e [[mito|miti]] comuni, la garanzia di protezione e la consapevolezza della durevolezza nel [[tempo]] della nazione rispetto ai singoli individui.
[[Ernest Renan]] definisce nazione come l'[[anima]] e il principio [[spirito (filosofia)|spirituale]] di un [[popolo]], che gode di una ricca eredità di ricordi e del consenso attuale. Ne consegue che la nazione esiste finché trova posto nella [[mente]] e nel [[cuore]] delle persone che la compongono.
 
GiustificazioneLa giustificazione storica della nazione è fornita da opere [[letteratura|letterarie]], da [[poesia|poesie]] e da [[Canzone (musica)|canti]], composti anche in un passato molto lontano ma che [[Invenzione della tradizione|vengono rapportati al presente]]; classica [[Mito-motore|giustificazione]] della nazione tedesca è riscontrabile nella ''[[Germania (Tacito)|Germania]]'' di [[Tacito]], in cui i popoli abitanti nel cuore dell'[[Europa]] vengono esaltati come valorosi, leali e incorrotti: è probabile che Tacito abbia voluto in questo modo fare una critica della [[Roma (città antica)|società romana]], dando comunque materiale ai tedeschi per legittimare la propria superiorità.
L'idea di nazione matura nel tempo.
 
Il senso del "''noi''" si sviluppa nella popolazione spesso grazie al confronto con il "''gruppo esterno''", che alle volte assume la forma di un odiato nemico. Un esempio può trovarsi nella storica rivalità tra [[Francia|nazione francese]] e [[Germania|nazione tedesca]]: entrambe hanno caratterizzato la loro identità nell'ostilità rispetto al vicino.
Giustificazione storica della nazione è fornita da opere [[letteratura|letterarie]], da [[poesia|poesie]] e da [[Canzone (musica)|canti]], composti anche in un passato molto lontano ma che vengono rapportati al presente; classica giustificazione della nazione tedesca è riscontrabile nella ''[[Germania (Tacito)|Germania]]'' di [[Tacito]], in cui i popoli abitanti nel cuore dell'[[Europa]] vengono esaltati come valorosi, leali e incorrotti: è probabile che Tacito abbia voluto in questo modo fare una critica della [[Roma (città antica)|società romana]], dando comunque materiale ai tedeschi per legittimare la propria superiorità.
 
[[Ernest Renan]] definisce nazione come l'[[anima]] e il principio [[spirito (filosofia)|spirituale]] di un [[popolo]], che gode di una ricca eredità di ricordi e del consenso attuale. Ne consegue che la nazione esiste finché trova posto nella [[mente]] e nel [[cuore]] delle persone che la compongono.
Nell'uso quotidiano erroneamente i termini come ''nazione'', ''stato'' e ''paese'' vengono usati spesso come sinonimi per indicare un territorio controllato da un singolo [[governo]], o gli abitanti di quel territorio o il [[governo]] stesso; in altre parole lo [[Stato]].
 
In senso stretto tuttavia, ''nazione'' indica le persone, mentre ''paese'' indica il territorio e ''stato'' la legittima [[istituzione]] amministrativa. Per aumentare la confusione, i termini ''nazionale '' e ''internazionale'' si applicano agli ''Stati''.
 
Nonostante al giorno d'oggi molte nazioni coincidano con uno [[Stato]], le cose non sono sempre andate così in passato e ancora oggi esistono nazioni senza Stato<ref>[http://www.ub.edu/histofilosofia/gmayos/5presentacio.htm Intervista con il Dott. G. Mayos, presidente Circolo di Barcellona di studi della nazione.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120104175223/http://www.ub.edu/histofilosofia/gmayos/5presentacio.htm |data=4 gennaio 2012 }}</ref> e viceversa ci sono degli stati formati da più nazioni. Vi sono anche stati senza nazione.{{Senza fonte}}
 
Occorre infine ricordare che con il termine "nazioni" in passato si intendevano anche associazioni di mercanti aventi la stessa nazionalità e residenti in uno Stato estero per motivi di commercio verso il cui governo erano rappresentati da propri consoli (diversi dalle rappresentanze statali presso altri stati).
 
== Il concetto di nazione nella storia ==
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"L'università divenne il centro e il punto di partenza dell'organizzazione nazionale".
 
==== Le ''nationes'' mercantili e conciliari ====
Più rilevante è stata la funzione svolta dalle ''nationes'' mercantili. Occorre infineinfatti ricordare che con il termine "nazioni" in passato si intendevano anche associazioni di mercanti aventi la stessa nazionalità e residenti in uno Stato estero per motivi di commercio verso il cui governo erano rappresentati da propri consoli (diversi dalle rappresentanze statali presso altri stati).
Più rilevante è stata la funzione svolta dalle nationes mercantili.
 
Si tratta di comunità forestiere composte da commercianti e operatori economici stabilmente insediate all'estero.
 
Similitudini con le ''nationes'' universitarie:
* Nascita spontanea, volontaria e limitata nel tempo;
* Garantire assistenza e tutelare gli interessi professionali;
* L'aggregazione avviene in base a criteri linguistico-territoriali;
 
In generale, le ''nationes'' mercantili hanno avuto un ruolo più spiccatamente politico-rappresentativo: non si sono limitate alla salvaguardia dei privilegi e delle concessioni ottenuti dal potere locale o al perseguimento di comuni obiettivi materiali, ma hanno anche perseguito lo sviluppo delle relazioni economiche e politico-diplomatiche tra paesi e la definizione di modelli socioculturali e d'identità politico-territoriali.
Si può dunque dire che hanno storicamente contribuito alla costruzione della futura Europa delle nazioni.
 
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==== Marxismo e questione nazionale ====
[[Karl Marx|Marx]] vede la nazione come un progetto della classe borghese, la quale, proponendosi come classe dominante, conquista il controllo dello Stato, dei suoi apparati legali e produttivi, a scapito dei vecchi ceti feudali e aristocratici. La nazione non costituisce dunque una totalità omogenea. I proletari vi sono esclusi. In quanto prodotto borghese, la nazione è strettamente connessa alle dinamiche del sistema capitalistico e come tale questa verrà meno con il superamento del capitalismo. La nazione è dunque una realtà storico-politica contingente.
== Il concetto di nazione nel diritto ==
 
Una nazione può essere rappresentata da uno [[Stato]], che garantisce un [[ordinamento giuridico]] e ne afferma la [[sovranità]]: in tal caso si parla di [[Stato-nazione]]. Nell'uso quotidiano, però, erroneamente i termini come ''nazione'', ''stato'' e ''paese'' vengono usati spesso come sinonimi per indicare un territorio controllato da un singolo [[governo]], o gli abitanti di quel territorio o il [[governo]] stesso; in altre parole, per indicare lo [[Stato]].
In senso stretto tuttavia, ''nazione'' indica le persone, mentre ''paese'' indica il territorio e ''stato'' la legittima [[istituzione]] amministrativa. Per aumentare la confusione, i termini ''nazionale '' e ''internazionale'' si applicano agli ''Stati''.
 
Nonostante al giorno d'oggi molte nazioni coincidano con uno [[Stato]], le cose non sono sempre andate così in passato e ancora oggi esistono nazioni senza Stato<ref>[http://www.ub.edu/histofilosofia/gmayos/5presentacio.htm Intervista con il Dott. G. Mayos, presidente Circolo di Barcellona di studi della nazione.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120104175223/http://www.ub.edu/histofilosofia/gmayos/5presentacio.htm |data=4 gennaio 2012 }}</ref> e viceversa ci sono degli stati formati da più nazioni. Vi sono anche stati senza nazione.{{Senza fonte}}
Il senso del "''noi''" si sviluppa nella popolazione spesso grazie al confronto con il "''gruppo esterno''", che alle volte assume la forma di un odiato nemico. Un esempio può trovarsi nella storica rivalità tra [[Francia|nazione francese]] e [[Germania|nazione tedesca]]: entrambe hanno caratterizzato la loro identità nell'ostilità rispetto al vicino. Una nazione può essere rappresentata da uno [[Stato]], che garantisce un [[ordinamento giuridico]] e ne afferma la [[sovranità]]. In tal caso si parla di [[Stato-nazione]]. Oltre gli [[Stati del mondo|stati esistenti]], alcuni [[Partito politico|partiti politici]] e [[Associazione (diritto)|associazioni]] rivendicano di appartenere a nazioni senza Stato e, per quanto riguarda l'[[Europa occidentale]], si riuniscono nella [[CONSEU|Conferenza delle nazioni senza stato d'Europa occidentale]] (CONSEU). L'organizzazione che raccoglie nazioni e popoli non rappresentati di tutto il mondo è l'[[Organizzazione delle nazioni e dei popoli non rappresentati]] ([[UNPO]]).
 
La spiegazione di questo ''prius'', in termini di condizion necessaria ma non sufficiente della nascita di un ordinamento statuale, potrebbe risiedere nel modo in cui [[Costantino Mortati]] ravvisava nel concetto di nazione «una mera realtà [[Sociologia|sociologica]]»; ovvero "un’idea che, in quanto identifichi «un particolare modo di essere e di funzionare del popolo contrassegnato dagli stessi caratteri», precisa Mortati, «entra a comporre il sostrato di interessi e di sentimenti comuni, che si pongono a base dello stato-istituzione, senza però ancora riuscire a dargli vita»"<ref>[https://www.academia.edu/114862709/A_proposito_delle_matrici_calabresi_di_Costantino_Mortati ROBERTO D’ORAZIO, ''A PROPOSITO DELLE “MATRICI CALABRESI” DI COSTANTINO MORTATI'', NOMOS n. 3/2023, P. 4].</ref>.
 
== Note ==