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=== Toni ===
Il primo cinese medio era già una lingua tonale, mentre il cinese antico e il cinese degli Han orientali secondo Weldon Coblin erano lingue atonali. In base ai rimari, sono ricostruite 4 toni: un tono piatto/livellato e acuto, un tono crescente, un tono decrescente e il "tono entrante", cioè un'intonazione sfuggita e breve delle vocali quando erano seguite da uno stop senza rilascio udibile di suono. I nomi in cinese medio dei 4 toni è {{lang|zh|平}} ''píng,'' {{lang|zh|上}} ''shǎng,'' {{lang|zh|去}} ''qù,'' {{lang|zh|入}}, ''rù.'' Le sillabe aventi il tono entrante, siccome avevano vocali brevi, erano preferite per trascrivere le sillabe con vocali brevi nei prestiti dalle lingue indiche come il sanscrito classico. Infatti, il sanscrito classico contrasta tra vocali brevi/monomoraiche e vocali lunghe/bimoraiche. Il tono crescente è indicato con il sinogramma 上 avente però una modulazione tonale irregolare, "shang3".
 
La tonogenesi in primo cinese medio (a meno che il cinese della dinastia Jin fosse già tonale) è stata innescata dalla caduta di un paio di suoni in coda di sillaba presenti in cinese antico e cinese degli Han orientali: il tono crescente del cinese medio si è formato dalla caduta dello stacco glottale a fine sillaba, mentre il tono decrescente nel cinese medio deriverebbe in gran parte dei casi dalla caduta della *-s (mutata per lenizione in *-h). Tutte le sillabe che non avevano né il tono crescente, né il tono discendente (e quindi non avevano stacchi glottali o *-s > *-h in fondo), né uno stop senza rilascio di suono avevano assunto il tono acuto. Non esisteva il terzo tono del cinese contemporaneo, siccome è un'innovazione posteriore, né i rimari indicano la presenza di una separazione/split tonale in più registri in primo cinese medio.
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* '''X''' indica il tono ascendente (shang4shang3 {{lang|zh|上}} del Cinese Medio, che nel cinese contemporaneo standard è analogo al cosiddetto secondo tono) e '''H''' indica il tono discendente (qu4 {{lang|zh|去}}, che oggi è analogo al quarto tono), che parte da un'intonazione acuta ("'''H'''IGH").
 
* Le sillabe senza stop hanno il tono entrante (ru4 {{lang|zh|入}}); in altre parole, è il modo di dire che vocale è sfuggita per lo stop consonantico senza rilascio di suono.
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=== Evoluzioni successive al primo cinese medio ===
Nel tardo cinese medio, si erano formate altre consonanti iniziali, come ad esempio le sonore aspirate (e.g., bh */bʱ/), per cui la distinzione tra consonanti sonore, sorde e sorde aspirate si è spezzata. Inoltre, le tre bilabiali seguite da semivocale *bj-, *pj-, *phj- si erano lenite ed erano mutate in un suono affricato */pf/ e */pfʰ/. L'iniziale *mj-, bilabiale, sempre per lenizione è diventata /ɱ/ labiodentale e dunque /v/ in tardo cinese medio.
 
DuranteSuccessivamente al tardo cinese medio, è venuto il [[primo mandarino]] o "[[mandarino antico]]" ({{lang|zh|早期官话}} Zǎoqí Guānhuà o {{lang|zh|古官话}} Gǔ Guānhuà), che corrisponde al periodo di ascesa e successivo dominio sulla Cina della [[dinastia Yuan]] ({{lang|zh|元朝}}), che corrisponde al khanato mongolo (1279-1368) durato fino all'avvento dalla [[dinastia Ming]] ({{lang|zh|明朝}}, 1368-1644). Durante il primo mandarino, tutti gli stop consonantici senza rilascio di suono si sono leniti e debuccalizzati in uno stacco glottale/colpo dia glottidefine sillaba fino a cadere. La loro caduta ha portato alla riorganizzazione del sistema tonale, siccome il tono entrante è scomparso; per esempio, nel cinese moderno standard, basato perlopiù sul dialetto mandarino di Pechino, il terzo tono (discendente-crescente) è nato proprio a seguito della perdita degli stop a fine sillaba e svariati secondi toni in cinese medio hanno subito una convergenza nel terzo tono. ContemporaneamenteIl primo tono e il terzo tono (discentente) del primo cinese medio restano perlopiù invariati sia in primo mandarino che in cinese moderno standard. Dopodiché, nel primo mandarino sono quasi sicuramente scomparsi i suoni fricativi sonori *z- e *zy-. Dopodiché,Era eraanche nato il suono */f/-, tuttora presente in cinese, ie clusterassente vocaliciin proto-Min: */pf/ e */pfʰ/ si sono semplificatileniti parecchiorispettivamente in */f/ e */fʰ/. Successivamente, i due suoni hanno subito una convergenza in */f/. *ny- si è trasformato nelin un suono retroflesso similequasi identico alla modernacoda retroflessa nell'erizzazione (erhua) -R e alla R- in inglese, senza contatto tra organi fonatori e leretroflessa, */ɻ/; in più, questo suono era nasalizzato. Le retroflesse *dr, *tr, *trh e *zr sono sparite; il quarto suono è in realtà presente nel cinese moderno standard, ma deriva da un'ulteriore evoluzione di R- probabilmente per rinforzo articolatorio. Infine, la differenza tra consonante sonora-sorda-sorda aspirata è sparita, riducendosi a non aspirata-sorda aspirata, come nel cinese contemporaneo.; Lolo stesso fenomeno ha interessato pure l'aspirazione *h e *x, che hanno subito una convergenza in */h/. Le differenziazioni restano solo in shangainese, mentre gli stop consonantici senza rilascio di suono sono presenti solo in cantonese e in alcune sillabe di dialetto taiwanese, come {{lang|zh|学}} xue2, che si proununciapronuncia in modo simile a "hok". Nel Primoprimo Mandarinomandarino, era ancora presente *ng- a inizio sillaba. Riguardo alle vocali, era nata la vocale neutra schwa, tuttora presente, e la distinzione tra *ju e *jo si è persa, convergendo in *ju, eche successivamentea nelsua modernovolta YU,da cioèdittongo si è monottongato in */y/. Era ancora presente la *-m a fine sillaba, ma partenelle disillabe esseche si erano assimilateiniziavano in *-n. Le rimanenti/f/ si sono tutteerano assimilatedissimilate in *-n tra; il tardodialetto periodocantonese Mingdi eTaishan ilin primotali periodosillabe Qingpreserva ({{lang|zh|清朝}}),ancora l'ultimaantica dinastia imperiale cinese*-m. Nei dizionari di rime di questo periodo (khanato mongolo, primo mandarino), i caratteri avevano la pronuncia indicata con l'alfabeto 'Phags-pa, inventato dal monaco tibetano Drogön Chögyal Phagpa per Kublai Khan. Kublai Khan fu l'imperatore che Marco Polo incontrò durante il suo viaggio in Cina.
Successivamente al tardo cinese medio, è venuto il [[primo mandarino]] o "[[mandarino antico]]" ({{lang|zh|早期官话}} Zǎoqí Guānhuà o {{lang|zh|古官话}} Gǔ Guānhuà), che corrisponde al periodo di ascesa e successivo dominio sulla Cina della [[dinastia Yuan]] ({{lang|zh|元朝}}), che corrisponde al khanato mongolo (1279-1368), che fu poi deposto dalla [[dinastia Ming]] ({{lang|zh|明朝}}, 1368-1644).
 
Nel mentre, i dialetti cinesi meridionali erano organizzati in un gruppo di proto-lingue (proto-Min, proto-Wu, proto-Hakka, il più tardo è il proto-Yue) che erano andate differenziandosi. Tali lingue ritengono tratti conservativi ma mostrano delle innovazioni rispetto al cinese antico, al cinese degli Han orientali e anche al primo cinese medio. In genere, tutti i dialetti hanno subito la tonogenesi e la caduta dunque dello stacco glottale e della *-s a fine sillaba, hanno perso i cluster iniziali e hanno subito la nascita delle sonanti, cioè di consonanti aventi valore vocalico. Le sonanti nascono dalla caduta del nucleo di sillaba (cioè vocale +eventuale coda di sillaba), per cui resta solo un suono iniziale nasale che si può modulare come intonazione: "m", "ng". Tutti i dialetti cinesi meridionali avevano un sistema tonale a 4 toni secondo le stesse categorie del primo cinese medio, tuttavia già allo stadio di proto-lingue mostrano un fenomeno detto "separazione tonale" (tonal split), per cui tutte le classi tonali si dividono in 2 intonazioni: registro yin (acuto) e registro yang (grave, caldo e maschile) per un totale di 8 toni. Il Qieyun non mostra divisioni di questo tipo. Per esempio, per questo motivo la resa del primo tono varia in altezza da dialetto a dialetto: nello standard attuale di Pechino, su cui tutti i toni si modellano, ha un'altezza acuta, mentre per esempio nel dialetto Wu di Shanghai (shanghainese) e Wenzhou (wenzhounese) è meno acuto, mentre nel dialetto [[Lingua xiang|Xiang]] di [[Changsha]] l'intonazione è nel registro medio.
Durante il primo mandarino (khanato mongolo), tutti gli stop consonantici senza rilascio di suono si sono leniti in uno stacco glottale/colpo di glottide fino a cadere. La loro caduta ha portato alla riorganizzazione del sistema tonale, siccome il tono entrante è scomparso. Contemporaneamente, sono quasi sicuramente scomparsi i suoni fricativi sonori z- e zy-. Dopodiché, era nato il suono */f/-, tuttora presente in cinese, i cluster vocalici si sono semplificati parecchio, *ny- si è trasformato nel suono retroflesso simile alla moderna R- e le retroflesse *dr, *tr, *trh e *zr sono sparite. Infine, la differenza sonora-sorda-sorda aspirata è sparita, riducendosi a non aspirata-sorda aspirata, come nel cinese contemporaneo. Lo stesso fenomeno ha interessato pure l'aspirazione *h e *x. Le differenziazioni restano solo in shangainese, mentre gli stop consonantici senza rilascio di suono sono presenti solo in cantonese e in alcune sillabe di dialetto taiwanese, come {{lang|zh|学}} xue2, che si proununcia in modo simile a "hok". Nel Primo Mandarino, era ancora presente *ng- a inizio sillaba. Riguardo alle vocali, era nata la vocale neutra schwa, tuttora presente, e la distinzione tra *ju e *jo si è persa, convergendo in *ju e successivamente nel moderno YU, cioè /y/. Era ancora presente la *-m a fine sillaba, ma parte di esse si erano assimilate in *-n. Le rimanenti si sono tutte assimilate in *-n tra il tardo periodo Ming e il primo periodo Qing ({{lang|zh|清朝}}), l'ultima dinastia imperiale cinese. Nei dizionari di rime di questo periodo (khanato mongolo, primo mandarino), i caratteri avevano la pronuncia indicata con l'alfabeto 'Phags-pa, inventato dal monaco tibetano Drogön Chögyal Phagpa per Kublai Khan.
 
Il cinese parlato tra il periodo Ming (fine del khanato mongolo) e il primo periodo Qing (che deposero i Ming nel 1644) è detto "'''mandarino Medio'''" (Middle Mandarin). Durante il Mandarino Medio, in Corea il re Sejong il Grande ha inventato l'alfabeto hangeul (1443). Le rimanenti si sono tutte assimilate in *-n tra il tardo periodo Ming e il primo periodo Qing ({{lang|zh|清朝}}), l'ultima dinastia imperiale cinese.
'''bilabiali con -j- mutano in suono affricato */pf/ e */pfʰ/ per lenizione > f. La mj- diventa /m/ labiodentale e dunque /w/. La sillaba "er". Le sonanti nei dialetti cinesi.'''
 
La fase finale non ha un nome preciso, ma si può chiamare "'''mandarino tardoimperiale'''" ("lingua franca tardo imperiale") e dura fino a tutta la dinastia Qing (l'ultimo imperatore, Puyi, abdica nel 1912, dopo la Rivolta di Wuhan dell'anno precedente). Nell'Ottocento, il dialetto più prestigioso era diventato quello di Pechino, che aveva sorpassato quello di Nanchino (periodo Ming). Dopo l'inizio Ottocento, è caduta la differenziazione tra /t͡s/ e la palatale /d͡ʑ/, siccome è avvenuta una convergenza verso la seconda. Questa differenza è rimasta però cristallizzata nel toponimo "Tientsin" (Tianjin {{lang|zh|天津}}) e nel nome dell'università di "Tsinghua" ({{lang|zh|清华大学}}).
'''La sillaba "YAN" /jɛn/, che curiosamente in pinyin non rispecchia a fondo la pronuncia, ha una pronuncia simile (perlopiù */jen; jem/ anche con la vocale più aperta). La *ng- poi cade.'''
 
'''la er.'''
Il cinese parlato tra il periodo Ming (fine del khanato mongolo) e il primo periodo Qing (che deposero i Ming nel 1644) è detto "'''mandarino Medio'''" (Middle Mandarin). Durante il Mandarino Medio, in Corea il re Sejong il Grande ha inventato l'alfabeto hangeul (1443).
 
'''La sillaba "YAN" /jɛn/, che curiosamente in pinyin non rispecchia a fondo la pronuncia, ha una pronuncia simile (perlopiù */jen; jem/ anche con la vocale più aperta). La *ng- poi cade.'''
La fase finale non ha un nome preciso, ma si può chiamare "'''mandarino tardoimperiale'''" ("lingua franca tardo imperiale") e dura fino a tutta la dinastia Qing (l'ultimo imperatore, Puyi, abdica nel 1912, dopo la Rivolta di Wuhan dell'anno precedente). Nell'Ottocento, il dialetto più prestigioso era diventato quello di Pechino, che aveva sorpassato quello di Nanchino (periodo Ming). Dopo l'inizio Ottocento, è caduta la differenziazione tra /t͡s/ e la palatale /d͡ʑ/, siccome è avvenuta una convergenza verso la seconda. Questa differenza è rimasta però cristallizzata nel toponimo "Tientsin" (Tianjin {{lang|zh|天津}}) e nel nome dell'università di "Tsinghua" ({{lang|zh|清华大学}}).
 
'''Separazione tonale yin-yang.'''
 
*Perdita tono entrante > terzo tono in mandarino.
* Il primo tono dal cinese medio a oggi resta perlopiù invariato. Oggi la resa del primo tono varia in altezza da dialetto a dialetto: nello standard attuale di Pechino, su cui tutti i toni si modellano, ha un'altezza acuta, mentre per esempio nel dialetto Wu di Shanghai (shanghaiano) e Wenzhou (wenzhounese) è meno acuto, mentre nel dialetto [[Lingua xiang|Xiang]] di [[Changsha]] l'intonazione è nel registro medio.
* +mutazioni da EMC in pinyin, dunque in putonghua.