Rhythm and blues: differenze tra le versioni

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[[File:Misery piano part professor longhair.jpg|thumb|center|upright=2.5|]]
 
[[Gerhard Kubik]] nota che, ad eccezione di New Orleans, i primi blues mancavano di [[Poliritmia|complesstà poliritmica]] e c'era una ''"assenza molto specifica di modelli di linea temporale asimmetrici (modelli di chiave) in praticamente tutta la musica afroamericana dei primi del ventesimo secolo... solo in alcuni generi di New Orleans appare occasionalmente un accenno di semplici modelli di linea temporale sotto forma di cosiddetti modelli transitori 'stomp' o cori stop-time. Questi non funzionano allo stesso modo delle linee temporali africane"''<ref>Kubik (1999 p. 51).</ref>. Alla fine degli anni '40, questo cambiò un po' quando fu introdotta nel blues la struttura della linea temporale a due celle. Musicisti di New Orleans come Bartholomew e Longhair incorporarono strumenti cubani, così come il modello clave e figure bicellule correlate in canzoni come ''"Carnival Day" ''(Bartholomew 1949) e ''"Mardi Gras In New Orleans"'' (Longhair 1949). Sebbene alcuni di questi primi esperimenti fossero delle fusioni poco convincenti, alla fine gli elementi afro-cubani vennero pienamente integrati nel sound di New Orleans.
 
[[File:New Orleans Jazz Fest 1975 - Jambalaya - Fess.jpg|thumb|[[Professor Longhair]] in una foto del 1975]]
Robert Palmer riporta che, negli anni '40, il professore Longhair ascoltava e suonava con musicisti delle isole e ''"cadde sotto l'incantesimo dei dischi di [[Mambo (musica)|mambo]] di [[Perez Prado]]"''<ref>Palmer, Robert (1979: 14). ''A Tale of Two Cities: Memphis Rock and New Orleans Roll''. Brooklyn.</ref>. Era particolarmente innamorato della musica afro-cubana. Michael Campbell afferma: ''"L'influenza del professor Longhair fu ... di vasta portata. In molte delle sue prime registrazioni, il professor Longhair mescolò ritmi afro-cubani con rhythm and blues. La più esplicita è ''Longhair's Blues Rhumba'', dove sovrappone un blues semplice con un ritmo clave»<ref>Campbell, Michael, and James Brody (2007: 83). ''Rock and Roll: An Introduction''. Schirmer. {{ISBN|0534642950}}</ref>. Lo stile particolare di Longhair era conosciuto localmente come rumba-boogie<ref>Stewart, Alexander (2000: 298). "Funky Drummer: New Orleans, James Brown and the Rhythmic Transformation of American Popular Music." ''Popular Music'', v. 19, n. 3. October 2000, p. 293-318.</ref>. Nel suo ''"Mardi Gras in New Orleans"'', il pianista impiega il motivo 2–3 clave onbeat/offbeat in un rumba boogie "[[guajeo]]"<ref>Kevin Moore: "There are two common ways that the three-side [of clave] is expressed in Cuban popular music. The first to come into regular use, which David Peñalosa calls 'clave motif,' is based on the decorated version of the three-side of the clave rhythm. By the 1940s [there was] a trend toward the use of what Peñalosa calls the 'offbeat/onbeat motif.' Today, the offbeat/onbeat motif method is much more common." Moore (2011). ''Understanding Clave and Clave Changes'' p. 32. Santa Cruz, CA: Moore Music/Timba.com. {{ISBN|1466462302}}</ref>.
 
[[File:Mardi gras in new orleans.tif|thumb|center|upright=2.5|Piano dalla rumba boogie ''"Mardi Gras in New Orleans"'' (1949) del [[Professor Longhair]]. 2–3 clave sono scritte tra le referenze ritmiche.]]
 
===La prima metà dei '50===