Carlo Scorza: differenze tra le versioni
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È riconfermato deputato nel 1929 e nel 1934<ref>{{Cita web|url=https://storia.camera.it/deputato/carlo-scorza-18970617/governi|titolo=Carlo Scorza / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico|sito=storia.camera.it|accesso=2022-10-15}}</ref> fu membro del Direttorio Nazionale del PNF (1929-1931), nel dicembre del 1932 viene censurato da [[Benito Mussolini|Mussolini]] per aver ecceduto nella polemica contro le organizzazioni cattoliche.
Partecipa come Ufficiale alla [[Guerra d'Etiopia]], nella [[5ª Divisione CC.NN. "1 febbraio"|Divisione CC.NN. "1° Febbraio"]], venendo decorato con due Medaglie d'Argento e una di Bronzo al Valor Militare successivamente come partecipa come Volontario alla [[Guerra civile spagnola]], in seno alla Divisione d'Assalto "Littorio", ottenendo una Medaglia d'Argento e una di Bronzo al Valor Militare. Durante gli anni della segreteria di [[Achille Starace]] rimane sostanzialmente in ombra e in posizione polemica contro la burocratizzazione del Partito e dello Stato. La fine della segreteria Starace coincide con la rinascita politica di Scorza: è Consigliere Nazionale della [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni]] (1939 - 1943), membro della Corporazione della Chimica (1938-1941) e della Corporazione della Siderurgia e Metallurgia (1941-1942), presidente dell'Ente della Stampa (1940-1943) e Vicesegretario nazionale del PNF dal dicembre 1942.
Il 19 aprile [[1943]] viene nominato Segretario del Partito Nazionale Fascista, con il rango di [[ministro]], carica che mantiene fino al 25 luglio 1943.
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