|PostNazionalità = , membro delle ''[[Schutzstaffel|SS]]'' [[Nazionalsocialismo|naziste]] dove raggiunse il grado di ''[[Hauptsturmführer|SS-Hauptsturmführer]]'' (capitano). Hering partecipò all<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Aktion T4]]'' e fu il secondo e ultimo comandante del [[campo di sterminio]] di [[Campo di sterminio di Bełżec|Bełżec]]
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== Operazione ''Reinhard'' ==
Terminata l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Aktion T4'' Hering fu trasferito, nel giugno [[1942]], a [[Praga]] presso il ''[[Sicherheitsdienst]]'' (''SD'', "servizio di sicurezza") della città. Poco dopo si trasferì in Polonia per prendere parte all'Operazione ''Reinhard'', diretta da [[Odilo Globočnik]], che prevedeva lo sterminio della [[ebraismo|popolazione ebraica]] polacca precedentemente rinchiusa nei [[Ghetto|ghetti]]. Alla fine dell'agosto [[1942]] Hering sostituì il suo vecchio amico [[Christian Wirth]] come comandante del campo di sterminio di Bełżec e mantenne questo ruolo fino alla chiusura del campo avvenuta nel giugno [[1943]]. Dopo una visita di [[Heinrich Himmler]] al campo nel marzo [[1943]] - visita che impressionò favorevolmente il ''[[Reichsführer-SS]]'' - Hering fu promosso al grado di ''[[Hauptsturmführer|SS-Hauptsturmführer]]'' (capitano).<ref>{{Cita|Arad|pp. 167|cid=Arad}}.</ref>
Circa la brutalità di Hering a Bełżec esistono diverse testimonianze. Ad esempio l'''[[Gradi delle SS|SS-Scharführer]]'' Heinrich Unverhau, che aveva servito nel campo, affermò: