Ino (Euripide): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Note: aggiunta bibliografia
Riga 27:
 
== Trama ==
Nelle ''[[Fabulae]]''<ref>''Fabula'' IV.</ref>, [[Igino (astronomo)|Igino]] riporta la trama della tragedia euripidea:
{{q|Quando [[Atamante]], re di Tessaglia, pensò che sua moglie [[Ino]], dalla quale aveva generato due figli, fosse morta, sposò Temisto, figlia di una ninfa, ed ebbe due figli gemelli da lei. Più tardi scoprì che Ino era sul [[Parnaso]], dove si era recata per i banchetti bacchici.
 
Mandò qualcuno a riportarla a casa e la nascose quando arrivò.
{{Citazione|Atamante, re di Tessaglia, convinto che sua moglie Ino, dalla quale aveva avuto due figli, fosse morta, sposò Temisto, figlia di una Ninfa, che gli diede due gemelli. In seguito scoprì che Ino si trovava sul Parnaso, dove era andata per partecipare alle cerimonie delle Baccanti; la mandò a prendere e quando gli fu condotta la tenne nascosta. Temisto venne a conoscere che era stata trovata, ma ignorava chi fosse. Concepì allora il progetto di uccidere i suoi figli; prese come complice proprio Ino, che credeva una prigioniera di guerra, e le disse di vestire i propri figli con vesti bianche e quelli di Ino con vesti nere. Ino però rivestì i suoi di bianco e quelli di Temisto con abiti scuri; allora Temisto, ingannata, uccise i suoi e quando seppe la cosa si suicidò. Atamante poi, in un accesso di follia, uccise il proprio figlio maggiore Learco durante una battuta di caccia, mentre Ino si precipitò in mare insieme al figlio minore Melicerte e divenne una dea.|{{cita libro|autore=Igino|titolo=Miti|curatore=[[Giulio Guidorizzi]]|editore=Adelphi|anno=2022}}}}Tuttavia, è dubbio se la versione narrata da Igino sia effettivamente basata sulla tragedia o se il mitografo abbia attinto ad oltre fonti.<ref>{{Cita libro|nome=William Nickerson|cognome=Bates|titolo=Euripides: A Student of Human Nature|url=https://www.google.it/books/edition/Euripides/lU0rEAAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=hyginus+ino+euripides+plot&pg=PA254&printsec=frontcover|accesso=21 settembre 2024|data=2017|editore=University of Pennsylvania Press|lingua=en|p=254|ISBN=978-1-5128-1423-1}}</ref>
 
Temisto scoprì che era stata trovata, ma non conosceva la sua identità. Concepì il desiderio di uccidere i figli di Ino e fece di Ino stessa, che credeva prigioniera, una confidente del piano, dicendole di coprire i suoi figli con vesti bianche, ma quelle di Ino con quelle nere.
Un frammento rinvenuto nel 2022 suggerisce che nella versione euripidea del mito la protagonista è rappresentata in modo complesso e nobilitante, contrariamente alla versione canonica del mito che la descrive come una matrigna crudele. Ino, zia del dio Dioniso e membro della famiglia reale di Tebe, viene ritratta in frammenti precedenti come spietata e intenzionata a uccidere i figli del marito per vendetta. Tuttavia, il frammento del 2022 cambia la trama: Ino non è più la matrigna malvagia, ma la vittima, mentre un'altra donna compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>
 
Ino coprì le sue con vesti bianche e quelle di Temisto con quelle scure; poi Temisto uccise per errore i suoi figli. Quando lo scoprì, si uccise.
 
Inoltre, Atamante, durante una battuta di caccia, in un impeto di follia uccise il figlio maggiore [[Learco]]; ma Ino con il più giovane, [[Melicerte]], si gettò in mare e fu trasformata in una dea.|trad. A. D'Andria}}
Tuttavia, è dubbio se la versione narrata da Igino sia effettivamente basata sulla tragedia o se il mitografo abbia attinto ad oltre fonti<ref>{{Cita libro|nome=William Nickerson|cognome=Bates|titolo=Euripides: A Student of Human Nature|url=https://www.google.it/books/edition/Euripides/lU0rEAAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=hyginus+ino+euripides+plot&pg=PA254&printsec=frontcover|accesso=21 settembre 2024|data=2017|editore=University of Pennsylvania Press|lingua=en|p=254|ISBN=978-1-5128-1423-1}}</ref>.
 
Un frammento di papiro rinvenuto nel 2022<ref>La suggerisceprima cheedizione nellaè versionestata euripideapubblicata delin mito"Zeitschrift lafür protagonistaPapyrologie èund rappresentataEpigraphik" invol. modo230 complesso(2024), epp. nobilitante,1–40.</ref> contrariamentesuggerisce allache nella versione canonicaeuripidea del mito che la descriveprotagonista comesia una matrigna crudele. Ino, zia del dio Dioniso e membro della famiglia reale di Tebe, viene ritrattarappresentata in frammentimodo precedenti come spietatacomplesso e intenzionata a uccidere i figli del marito per vendetta. Tuttavia, il frammento del 2022 cambia la tramanobilitante: Ino non è piùrappresentata lacome matrigna malvagia, ma launa vittima, mentre un'altra donna, Temisto, compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>
 
== Frammenti ==