Abu Faraj al-Libi: differenze tra le versioni

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Originario della Libia (come rivela la sua ''[[nisba]]''), sarebbe stato implicato in due tentativi di assassinio del presidente della repubblica pakistana, il [[generale]] [[Pervez Musharraf]] nel dicembre [[2003]]. Definito da alcuni come assai vicino a [[Osama bin Laden]], è stato considerato il numero 3 di al-Qāʿida, e si crede che egli dipendesse esclusivamente da Bin Laden e da [[Ayman al-Zawahiri|al-Zawahiri]].
 
Nell'aprile del [[2004]], in occasione di una riunione segreta tenuta a [[Quetta]], egli sarebbe stato eletto ufficialmente "[[Emiro]]" del «Dipartimento delle operazioni esterne» dell'organizzazione terroristica. Nuovo cervello del [[Jihād]] proclamato contro tutto il mondo (non islamico ma anche islamico filo-occidentale), egli avrebbe preso il posto di [[Khalid Shaykh Muhammad]], principale coordinatore degli [[attentati dell'11 settembre 2001]], e sarebbe stato soprannominato "il cervello di Bin Laden".
 
Avrebbe scelto Londra come sua principale base, progettando almeno due attentati, nel mese di maggio [[2004]], secondo alcuni documenti rinvenuti in occasione dell'arresto di un gruppo di attivisti. Il primo progetto mirava a colpire il centro di ascolto britannico - anello importante della rete mondiale, definita [[Echelon]], della [[National Security Agency|NSA]] americana, e il secondo avrebbe previsto l'omicidio del [[Primo ministro]] [[Regno Unito|britannico]] [[Tony Blair]], ricorrendo a [[forbici]] contaminate con la [[Ricina (proteina)|ricina]]. La scelta di [[Londra]] si sarebbe basata innanzi tutto sulla forte presenza in tutta la [[Gran Bretagna]] di numerosi combattenti [[Fondamentalismo islamico|fondamentalisti]] integrati nella popolazione, originari del [[Pakistan]] e del [[Maghreb]].
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== Arresto ==
[[Naim Nur Khan]], ingegnere pakistano-britannico, uno dei suoi più intimi luogotenenti, è arrestato nel giugno 2004, a [[Lahore]] ([[Pakistan]]), in compagnia di [[Khalfan Gailani]], ricercato dopo gli [[Attentati alle ambasciate statunitensi del 1998|attentati alle ambasciate statunitensi in Africa del 1998]]. Sugli ''[[hard disk]]'' dei loro [[computer]], sarebbero stati trovati due piani d'attacco:
* uno contro le sedi del [[Fondo monetario internazionale]] e della [[Banca Mondiale]] a [[Washington, DC|Washington]];
* l'altro contro l'[[metropolitana|underground]] di [[Londra]], in cui la precisione dei rilievi effettuati e delle informazioni raccolte, aveva consentito ai servizi anti-terrorismo britannici di effettuare una vasta operazione di arresti nei circoli islamisti pakistani del cosiddetto «[[Londonistan]]».