Rhythm and blues: differenze tra le versioni

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== Etimologia, definizione e stile ==
[[File:BigJoeTurnerLampPhotosCigarette.jpg|thumb|left|upright|[[Big Joe Turner]] nel salotto di casa propria in una foto del 1941]]
Sebbene il termine "Rhythm and Blues" come termine musicale sia attribuito a [[Jerry Wexler]] che lo usò nella rivista [[Billboard]] nel 1948<ref name="sacks">{{cita news|cognome=Sacks|nome=Leo|data=29 agosto 1993|url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F0CE7D7163BF93AA1575BC0A965958260|titolo=The Soul of Jerry Wexler|pubblicazione=[[The New York Times]]|accesso=11 gennaio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071012182140/http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F0CE7D7163BF93AA1575BC0A965958260|urlmorto=}}</ref>, il termine era già stato usato in Billboard già nel 1943<ref>Night Club Reviews Billboard February 27, 1943, p. 12</ref><ref>Vaudeville reviews Billboard March 4, 1944, p. 28</ref>. Tuttavia, il primo elenco di canzoni popolari tra gli afroamericani fu chiamato [[Harlem Hit Parade]]; Creato nel 1942, elencava i "dischi più popolari di [[Harlem]]", ed era il predecessore della ''[[RnB chart]]'' del Billboard<ref>{{Cita pubblicazione|url=https://www.billboard.com/pro/weekly-chart-notes-baauer-continues-the-harlem-hit-parade/|titolo=Weekly Chart Notes: Baauer Continues The 'Harlem' Hit Parade'|data=22 febbraio 2013|rivista=Billboard|accesso=4 settembre 2023 |citazione=based on sales reports from Rainbow Music Shop, Harvard Radio Shop, Lehman Music Company, Harlem De Luxe Music Store, Ray's Music Shop and Frank's Melody Music Shop, New York." Andy Kirk and His Clouds of Joy topped the inaugural tally with "Take It and Git."}}</ref>. "Rhythm and Blues" ha sostituito il termine allora comune [[race music]] ("musica da razza"), un termine coniato dal produttore di [[Okeh]] [[Ralph Peer]] basato sulla autodescrizione comune che gli afroamericani facevano di se stessi come "People of Race" ("gente di razza")<ref name="Cohn">{{Cita libro|cognome=Cohn|nome=Lawrence|titolo=Nothing but the Blues: The Music and the Musicians|data=settembre 1993|autore2=Aldin, Mary Katherine|autore3=Bastin, Bruce|editore=Abbeville Press|isbn=978-1-55859-271-1|p=[https://archive.org/details/nothingbutbluesm00cohn/page/314 314]|url=https://archive.org/details/nothingbutbluesm00cohn/page/314}}</ref><ref name="wexler">''Jerry Wexler, famed record producer, dies at 91'', [[Nekesa Mumbi Moody]], AP Music Writer, Dallas Morning News, August 15, 2008</ref>. Il termine "rhythm and blues" fu quindi utilizzato da Billboard nelle sue classifiche dal giugno 1949 fino all'agosto 1969, quando la sua "Hot Rhythm & Blues Singles" è stata ribattezzata "Best Selling Soul Singles"<ref name="whitburnr&b">{{Cita libro|titolo=Top R&B/Hip-Hop Singles: 1942–1995 |cognome=Whitburn |nome=Joel |wkautore=Joel Whitburn |anno=1996 |editore=Record Research |isbn=0-89820-115-2 |p=xii |url=https://archive.org/details/joelwhitburnstopr00whit }}</ref>. Prima che fosse istituito il nome "Rhythm and Blues", varie case discografiche avevano già iniziato a sostituire il termine "race music"" con il termine "sepia series"<ref>{{cita web|cognome1=Rye|nome1=Howard|titolo=Rhythm and Blues|url=https://www.oxfordmusiconline.com/subscriber/article/grove/music/J676400?q=rhythm+and+blues&search=quick&pos=1&_start=1|sito=Oxford Music Online|accesso=20 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200511204557/https://www.oxfordmusiconline.com/grovemusic/view/10.1093/gmo/9781561592630.001.0001/omo-9781561592630-e-2000676400?_start=1&pos=1&q=rhythm%20and%20blues&search=quick#firsthit|urlmorto=}}</ref>. "Rhythm and Blues" è spesso abbreviato come "R & B" o "R'n'b"<ref name="Randel1999">{{Cita libro|autore=Don Michael Randel|titolo=The Harvard Concise Dictionary of Music and Musicians|url=https://books.google.com/books?id=7iuZ6HaEMmoC&pg=PA560|anno=1999|editore=Harvard University Press|isbn=978-0-674-00084-1|p=560}}</ref>.
 
All'inizio degli anni '50, il termine "Rhythm & Blues" veniva spesso applicato ai dischi blues<ref>The new blue music: changes in rhythm & blues, 1950–1999, p. 8</ref>. Lo scrittore e produttore [[Robert Palmer]] ha definito Rhythm & Blues come ''"un termine pigliatutto che si riferisce a qualsiasi musica fatta da e per i neri americani"''<ref name=Palmer>{{cita|Robert Palmer|1995}}</ref>. Palmer ha anche usato il termine "R&B" come sinonimo di [[Jump Blues]]<ref name="deep blues">{{Cita libro|cognome=Palmer|nome=Robert|wkautore=Robert Palmer (scrittore)|titolo=Deep Blues: A Musical and Cultural History of the Mississippi Delta|data=21 maggio 1981|editore=Viking Adult|isbn=978-0-670-49511-5|url=https://archive.org/details/deepblues00palme}}</ref>. Tuttavia, [[Allmusic]] distingue l'R&B dal Jump Blues per le più forti influenze del [[Vangelo]]" del primo<ref name=allmusic>{{AllMusic|class=genre|id=ma0000002809}}</ref>. [[Lawrence Cohn]], autore di ''Nothing but the Blues'', scrive che il "rhythm and blues" era un [[termine ombrello]] inventato per comodità del settore. Secondo lui, il termine ha abbracciato tutta la musica nera tranne la [[musica classica]] e la [[musica religiosa]], a meno che un gospel (che letteralmente significa [[Vangelo]]) non vendesse abbastanza da entrare nelle classifiche<ref name=Cohn/>.
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Una pubblicazione dello [[Smithsonian Institution]] ha fornito questa breve spiegazione delle origini del genere nel 2016:
 
{{Citazione|Una musica spiccatamente afroamericana che trae spunto dai profondi affluenti di questa cultura espressiva in una amalgama di jump blues, [[big band]] [[swing]], [[gospel]], boogie e blues, inizialmente sviluppato durante un periodo di trent'anni che abbraccia l'era della [[segregazione razziale]] legalmente sancita, dei conflitti internazionali e della lotta per i [[diritti civili]]<ref name= folklife>{{Cita web|url=https://folklife.si.edu/magazine/freedom-sounds-tell-it-like-it-is-a-history-of-rhythm-and-blues |titolo=Tell It Like It Is: A History of Rhythm and Blues |accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210309121903/https://folklife.si.edu/magazine/freedom-sounds-tell-it-like-it-is-a-history-of-rhythm-and-blues |urlmorto= |data=20 settembre 2016 |nome=Mark|cognome= Puryear}}</ref>}}
 
La [[Rock & Roll Hall of Fame]] individua alcuni degli ideatori del rhythm and blues nella big band di [[Joe Turner]], i [[Tympany Five]] di [[Louis Jordan]], [[James Brown]] e [[LaVern Baker]]. Questa fonte afferma che ''"Louis Jordan si unì a Turner nel gettare le basi dell'R&B negli anni '40, incidendo un capolavoro di rhythm & blues swingante dopo l'altro"''. Altri artisti che furono ''"pietre miliari dell'R&B e della sua trasformazione in rock & roll"'' includono [[Etta James]], [[Fats Domino]], [[Roy Brown (cantante)|Roy Brown]], [[Little Richard]] e [[Ruth Brown]]. Anche i gruppi "[[doo wop]]" erano degni di nota, tra cui [[the Orioles]], the Ravens e [[the Dominoes]]<ref>{{cita web|url=https://www.rockhall.com/funk-and-rb#:~:text=Other%20cornerstones%20of%20R%26B%20and,the%20Ravens%20and%20the%20Dominoes |titolo=Funk and R&B |data=15 giugno 2020 |opera=Rock & Roll Hall of Fame |accesso=25 dicembre 2020 |citazione=Not the least of R&B's legacy was its perpetuation of the group-harmony tradition as heard in the vocal blend of "doo-wop" groups}}</ref>.
 
Il termine "rock and roll" aveva una forte connotazione sessuale nel jump blues e nell'R&B, ma quando il DJ [[Alan Freed]] si riferì al rock and roll nelle radio mainstream a metà degli anni '50, ''"la componente sessuale era stata attenuata al punto che divenne semplicemente un termine accettabile per indicare il ballo"''<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/music/articles/dc64e24d-c4e7-4e34-b2f7-e34a00ea16ad |titolo=The unexpected origins of music's most well-used terms |data=12 ottobre 2018 |opera=BBC |accesso=22 febbraio 2021 |citazione=its meaning covering both sex and dancing |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190126010742/https://www.bbc.co.uk/music/articles/dc64e24d-c4e7-4e34-b2f7-e34a00ea16ad |urlmorto= }}</ref>. La musica R&B ha avuto una forte influenza anche sul rock and roll<ref>{{cita web |url=https://www.rockhall.com/roots-of-rock |titolo=Roots of Rock |datedata=June15 15,giugno 2020 |workopera=Rock & Roll Hall of Fame |access-dateaccesso=December25 25,dicembre 2020 |quotecitazione=rock and roll's roots: Gospel, Blues, Country/Folk/Bluegrass and R&B}}</ref>. Un articolo del 1985 sul [[Wall Street Journal]], intitolato ''"Rock! It's Still Rhythm and Blues"'' riportava che ''"i due termini erano usati in modo intercambiabile"'' fino al 1957 circa. Le altre fonti citate nell'articolo dicevano che rock e roll combinava R&B con musica pop e country<ref>{{citecita journalpubblicazione |url=https://www.jstor.org/stable/1214792 |titolo=The Black Perspective in Music |datedata=March 1,marzo 1985 |journalpubblicazione=The Wall Street Journal |jstor=1214792 |access-dateaccesso=March 15, marzo 2021 |quote=by Lawrence N. Redd |last1cognome=Redd |first1nome=Lawrence N. |volume=13 |issuenumero=1 |pagespp=31–47 |doi=10.2307/1214792 |archive-date=May 25, 2019 |archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20190525225022/https://www.jstor.org/stable/1214792 |url-statusurlmorto=liveno }}</ref>.
 
[[Fats Domino]] non era convinto che esistesse un nuovo genere. Nel 1957 disse: ''"Quello che ora chiamano rock 'n' roll è rhythm and blues. Lo suono da 15 anni a New Orleans"''<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/paul-mccartney-remembers-truly-magnificent-fats-domino-128449/|titolo=Paul McCartney Remembers 'Truly Magnificent' Fats Domino|firstnome=Elias|lastcognome=Leight|websitesito=Rollingstone.com|datedata=October 26, ottobre 2017|access-dateaccesso=March 15, marzo 2021|archive-date=November 25, 2020|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20201125142548/https://www.rollingstone.com/music/music-news/paul-mccartney-remembers-truly-magnificent-fats-domino-128449/|url-statusurlmorto=liveno}}</ref>. Secondo il [[Rolling Stone]], ''"questa è un'affermazione valida... tutti i rocker degli anni Cinquanta, bianchi e neri, nati in campagna e cresciuti in città, furono fondamentalmente influenzati dall'R&B, ossia dalla musica popolare nera della fine degli anni Quaranta e dell'inizio degli anni Cinquanta"''<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/feature/the-50s-a-decade-of-music-that-changed-the-world-229924/|titolo=The 50s: A Decade of Music That Changed the World|firstnome=Robert|lastcognome=Palmer|websitesito=Rollingstone.com|datedata=April 19, aprile 1990|access-dateaccesso=March 15, marzo 2021|archive-date=February 22, 2021|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20210222202919/https://www.rollingstone.com/feature/the-50s-a-decade-of-music-that-changed-the-world-229924/|url-statusurlmorto=liveno}}</ref>.
 
== Storia ==
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===I tardi anni '40===
[[File:Roy brown.jpg|thumb|upright|left|[[Roy Brown (cantante)|Roy Brown]] in una foto del 1949]]
Il R&B nacque nelle comunità [[afroamericane]] degli anni '40<ref>The new blue music: changes in rhythm & blues, 1950–1999, p. 172.</ref>. Nel 1948 la [[RCA Victor]] stava commercializzando la musica nera sotto il nome di "Blues and Rhythm". Nello stesso anno [[Louis Jordan]] dominava tra i primi 5 posti della [[Hot R&B/Hip-Hop Songs|classifica R&B]] con tre canzoni, con le altre due che erano composte proprio su quel ritmo [[boogie-woogie]] che era stato dominante negli anni '40<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R%26B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1947 |titolo=Hot R&B/Hip-Hop Songs 1947 |rivista=[[Billboard (periodico)|Billboard]] |accesso=23 dicembre 2007 |urlmorto=si |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071211063603/http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R&B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1947 }}</ref>. La band di Jordan, che si chiamava [[Tympany Five]] e fu fondata nel 1938, era composta da lui al sassofono e voce, e poi [[tromba]], [[sax tenore]], [[pianoforte]], [[contrabbasso]] e [[Batteria (strumento musicale)|batteria]]<ref>{{cita web|url=http://www.oldstatehouse.org/educational_programs/classroom/arkansas_news/detail.asp?id%3D939%26issue_id%3D12%26page%3D8 |titolo=Brinkley's Louis Jordan Is a Big Time Bandleader |accesso=5 gennaio 2008 |urlmorto=si |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090528084520/http://www.oldstatehouse.org/educational_programs/classroom/arkansas_news/detail.asp?id=939&issue_id=12&page=8 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.allaboutjazz.com/php/musician.php?id=8211 |titolo=Louis Jordan at All About Jazz |sito=Allaboutjazz.com |accesso=7 gennaio 2010 |urlmorto=si |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090513002915/http://www.allaboutjazz.com/php/musician.php?id=8211 }}</ref>. Lawrence Cohn descrisse la musica come ''"più grintoso del suo boogie-era jazz-tinged blues"''<ref name=Cohn/>. Robert Palmer la descriveva come ''"musica urbana, a dondolo, con origini jazz ... [con una] battuta pesante ed incessante"''<ref name="palmer146">{{Cita libro|cognome=Palmer|nome=Robert|wkautore=Robert Palmer (American writerscrittore)|titolo=Deep Blues: A Musical and Cultural History of the Mississippi Delta|data=29 luglio 1982|editore=Penguin|edizione=paperback|isbn=978-0-14-006223-6|p=[https://archive.org/details/deepblues00palm/page/146 146]|url=https://archive.org/details/deepblues00palm/page/146}}</ref> La musica di Jordan, insieme a quella di [[Big Joe Turner]], [[Roy Brown (cantante)|Roy Brown]], [[Billy Wright]] e [[Wynonie Harris]], è ora anche definita [[Jump Blues]]. Già [[Paul Gayten]], Roy Brown e altri avevano avuto hit con questo stile. Nel 1948, il remake di Wynonie Harris della registrazione di ''"Good Rockin 'Tonight"'' di Brown del 1947 raggiunse il numero due nelle classifiche, in seguito a ''"Long Gone"'' del leader della band [[Sonny Thompson]] al numero uno<ref>{{cita web|url=http://www.vocalgroupharmony.com/Swinging.htm |titolo=The Vocal Group Harmony Web Site |sito=Vocalgroupharmony.com |accesso=20 aprile 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120309211200/http://www.vocalgroupharmony.com/Swinging.htm |urlmorto=si }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R%26B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1948 |titolo=Hot R&B/Hip-Hop Songs 1948 |rivista=[[Billboard (periodico)|Billboard]] |accesso=23 dicembre 2007 |urlmorto=si |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071211063608/http://billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R&B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1948 }}</ref>.
 
Nel 1949, il termine "Rhythm and Blues" (R&B) ha sostituito la categoria "Billboard Harlem Hit Parade"<ref name=Cohn/>. Sempre in quell'anno, ''"[[The Huckle-Buck]]"'', registrato dal leader e sassofonista della band Paul Williams, era la melodia R&B numero uno, rimanendo in cima alle classifiche per quasi tutto l'anno. Scritto dal musicista e arrangiatore [[Andy Gibson]], la canzone è stata descritta come un ''"sporco boogie"'' perché era osceno e volgare<ref>{{IMDb name|1444711|Andy Gibson|section=bio}}</ref>. I concerti di Paul Williams and His Hucklebuckers' erano tumultuosi e sudati e furono interrotti in più di un'occasione. I loro testi, composti da Roy Alfred (in seguito co-autore del successo del 1955 ''"[[(The) Rock and Roll Waltz]]"''), erano sessualmente allusivi e un adolescente di [[Filadelfia]] disse ''"che Hucklebuck era una danza molto nociva"''<ref>{{cita web|url=http://www.wfmu.org/LCD/26/huck1.html |titolo=Hucklebuck! |sito=WFMU |accesso=20 aprile 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120507041459/http://wfmu.org/LCD/26/huck1.html |urlmorto= }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.wfmu.org/LCD/26/huck2.html |titolo=Hucklebuck! |sito=WFMU |accesso=20 aprile 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120404093050/http://wfmu.org/LCD/26/huck2.html |urlmorto= }}</ref>. Sempre nel 1949, una nuova versione di una canzone blues degli anni '20, ''"Ain't Nobod's Business"'' fu un successo numero quattro per [[Jimmy Witherspoon]], e Louis Jordan & The Tympany Five fecero ancora una volta i primi cinque posti con ''"[[Saturday Night Frivy]]"''<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R%26B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1949 |titolo=– Year End Charts&nbsp;– Year-end Singles&nbsp;– Hot R&B/Hip-Hop Songs |rivista=Billboard |accesso=20 aprile 2012 |urlmorto=si |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110605093520/http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R&B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1949 }}</ref>. Molti di questi dischi di successo furono rilasciati su nuove [[Etichetta discografica indipendente|etichette discografiche indipendenti]], come [[Savoy Records|Savoy]] (fondata nel 1942), [[King Records (etichetta discografica statunitense)|King]] (fondata 1943), [[Imperial Records|Imperial]] (fondata 1945), [[Specialty Records|Specialty]] (fondata 1946), [[Chess Records|Chess]] (fondata 1947) e [[Atlantic Records|Atlantic]] (fondata nel 1948 (fondata nel 1948 (fondata nel 1948 )<ref name=richards/>.
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===Influenza ebraica nel lato commerciale del rhythm and blues===
Secondo lo scrittore ebreo, dirigente dell'editoria musicale e cantautore [[Arnold Shaw (scrittore)|Arnold Shaw]], durante gli anni '40 negli Stati Uniti, c'erano generalmente poche opportunità per gli ebrei nell'ambito delle [[comunicazioni di massa]] controllato dalle [[White Anglo-Saxon Protestant|WASP]], ma il mondo della musica era ''"completamente aperto agli ebrei come lo era per i neri"''<ref name="Shaw1978">{{citecita booklibro|authorautore=Arnold Shaw |titolo=Honkers and Shouters: The Golden Years of Rhythm and Blues |url=https://books.google.com/books?id=PYSfAAAAMAAJ&q=%22wide%20open%20for%20Jews%22 |yearanno=1978 |publishereditore=Collier Books|isbn=978-0-02-061760-0|pagep=343|access-dateaccesso=March 20, marzo 2021|archive-date=March 29, 2021|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20210329042743/https://books.google.com/books?id=PYSfAAAAMAAJ&q=%22wide+open+for+Jews%22|url-statusurlmorto=liveno}}</ref>. Gli ebrei hanno svolto un ruolo chiave nello sviluppo e nella diffusione della musica afroamericana, compreso il rhythm and blues, e il mondo della [[musica indipendente]] era dominato da giovani ebrei che promuovevano i suoni della musica nera<ref name="Muchin1994">{{cita pubblicazione|last1cognome1=Muchin |first1nome1=Andrew |titolo=How a Bunch of Upstart Jewish Independent Record Producers Helped Turn African American Music into a National Treasure |url=http://www.momentmag.com/wp-content/uploads/2013/02/Jewish-Producers-African-American-Music.pdf |access-dateaccesso=March 20, marzo 2021 |rivista=Moment Magazine |data=Augustagosto 1994 |pagespp=53–54 |archive-date=March 29, 2021 |archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20210329042758/http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3AttyGC3Hh5aoJ%3Awww.momentmag.com%2Fwp-content%2Fuploads%2F2013%2F02%2FJewish-Producers-African-American-Music.pdf+&cd=6&hl=en&ct=clnk&gl=us |url-statusurlmorto=liveno }}</ref>.
 
===La prima metà dei '50===
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[[File:The Clovers - Rock and Roll Revue Apollo Theater 1955.jpg|thumb|left|upright|[[The Clovers]] in un concerto del 1955 all'[[Apollo Theater]]]]
[[Johnny Otis]], che aveva firmato con la [[Savoy Records]] di [[Newark]] nel [[New Jersey]], produsse molti successi R&B nel 1951, tra cui ''"Double Crossing Blues"'', ''"Mistrustin 'Blues"'' e ''"Cupid's Boogie"'', che divennero tutti e tre numero uno della classifica di quell'anno. Otis raggiunse la hit con 10 dischi quell'anno. Altri successi includevano ''"Gee Baby"'', ''"Mambo Boogie"'' e ''"All Nite Long"''.<ref name="billboard.com">{{Cita pubblicazione|url={{BillboardURLbyName|https://www.billboard.com/artist=/johnny -otis|bio=true}} |titolo=– Biography: Johnny Otis |rivista=Billboard |urlmorto=sì }}</ref> [[The Clovers]], un [[Doo-wop|quintetto vocale]] con chitarra di accompagnamento, mescolava il suono distintivo di blues and gospel<ref>{{cita |Gilliland, 1969 | show 3, track 2}}</ref>. Ragiunsero il numero cinque dell'anno con ''"Don't You Know I Love You"'' su Atlantic<ref name="billboard.com" /><ref>{{cita web|url=http://www.history-of-rock.com/vocal_groups.htm |titolo=The Vocal Groups |sito=History-of-rock.com |accesso=20 aprile 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120612042733/http://www.history-of-rock.com/vocal_groups.htm |urlmorto= }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.cduniverse.com/search/xx/music/pid/6730003/a/Don't+You+Know+I+Love+You+&+Other+Favorites.htm|titolo=Clovers Don't You Know I Love You & Other Favorites CD|sito=Cduniverse.com|data=11 maggio 2004|accesso=20 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110831000642/http://www.cduniverse.com/search/xx/music/pid/6730003/a/Don%27t+You+Know+I+Love+You+%26+Other+Favorites.htm|urlmorto=}}</ref>. Sempre nel luglio del 1951, a [[Cleveland]] in [[Ohio]], il DJ [[Alan Freed]] iniziò uno spettacolo radiofonico a tarda notte chiamato ''"The Moondog Rock Roll House Party"'' su [[WKNR|WJW]] (850 AM)<ref>{{cita web|url=http://library.case.edu/digitalcase/SearchResults.aspx?q=mintz|titolo=Kevin Smith Library : Case Western Reserve University : Search Results : Mintz|sito=Library.case.ueu|accesso=21 maggio 2014|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140203100439/http://library.case.edu/digitalcase/SearchResults.aspx?q=mintz}}</ref><ref>{{cita web|url=https://buzzardbook.wordpress.com/category/buzzard-audio/page/4/|titolo=Buzzard Audio – The Buzzard: Inside the Glory Days of WMMS and Cleveland Rock Radio — A Memoir – Page 4|sito=buzzardbook.wordpress.com|accesso=12 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180212201539/https://buzzardbook.wordpress.com/category/buzzard-audio/page/4/|urlmorto=}}</ref>. Lo spettacolo di Freed fu sponsorizzato da [[Fred Mintz]], il cui negozio di dischi R&B aveva una clientela principalmente afro-americana. Freed ha iniziato a riferirsi alla musica rhythm and blues dicendo che ha suonava come "rock and roll".
 
[[File:Little Richard 1957.JPG|thumb|upright|[[Little Richard]] nel 1957]]
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Alla [[Chess Records]] nella primavera del 1955, il disco di debutto di [[Bo Diddley]] ''"[[Bo Diddley / I'm a Man]]"'' salì al numero due delle classifiche R&B e rese popolare l'originale rhythm and blues basato su clave di Bo Diddley che sarebbe diventato un successo ed un pilastro del rock and roll<ref name=Cohn/>.
 
Su suggerimento di [[Leonard Chess]] della Chess Records, [[Chuck Berry]] ha rielaborato una melodia [[Musica country|country]] per violino dalla lunga storia, intitolata ''"[[Ida Red]]"''. Il risultato ''"[[Maybellene]]"'' non fu solo un successo numero tre nelle classifiche R&B nel 1955, ma raggiunse anche la top 30 delle classifiche pop. [[Alan Freed]], che si era trasferito in un mercato molto più ampio come quello di [[New York City]] nel 1954, aiutò il disco a diventare popolare tra gli adolescenti bianchi. Freed aveva ricevuto parte dei [[Copyright|crediti di scrittura]] dalla Chess in cambio delle sue attività promozionali, una pratica comune all'epoca<ref>{{cita pubblicazione|url={{BillboardURLbyName|https://www.billboard.com/artist=/chuck -berry|bio=true}}/ |titolo=– Biography – Chuck Berry |rivista=Billboard |access-dateaccesso=April20 20,aprile 2012}}</ref>.
 
===La seconda metà dei '50===
[[File:Frankie Lymon and the Teenagers.jpg|thumb|upright|[[Frankie Lymon|Frankie Lymon and the Teenagers]] in una foto del 1956]]
Nel 1956, si svolse un tour R&B "Top Stars of '56", con gli headliner [[Al Hibbler]], [[Frankie Lymon|Frankie Lymon and the Teenagers]] e [[Carl Perkins]], il cui brano ''"[[Blue Suede Shoes]]"'' divenne molto popolare tra gli acquirenti di musica R&B<ref>[[Joel Whitburn]], ''The Billboard Book of TOP 40 R&B and Hip Hop Hits'', Billboard Books, New York 2006 p. 451</ref>. Alcuni degli artisti che completarono il cartellone furono [[Chuck Berry]], [[Cathy Carr]], [[Shirley & Lee]], [[Della Reese]], Sam "T-Bird" Jensen, [[the Cleftones]] e [[the Spaniels]] con la Big Rockin' Rhythm Band di [[Illinois Jacquet]]<ref>{{Cita web|titolo=BLUES|url=https://www.radiovintage.net/p/rhythm-n-blues.html |access-dateaccesso=January18 18,gennaio 2021|archive-date=October 23, 2020|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20201023025127/https://www.radiovintage.net/p/rhythm-n-blues.html|url-statusurlmorto=liveno}}</ref>. Le città visitate dal tour includevano [[Columbia (Carolina del Sud)|Columbia]] in [[Carolina del Sud]]; [[Annapolis]], [[Maryland]]; [[Pittsburgh]] in [[Pennsylvania]]; Syracuse, Rochester e [[Buffalo]], [[New York]] e altre città. A Columbia, il concerto si concluse con una quasi rivolta quando Perkins iniziò la sua prima canzone in chiusura del concerto. Perkins dichiarò: ''"È stato pericoloso. Un sacco di ragazzi si sono fatti male"''. Ad Annapolis, da 50.000 a 70.000 persone hanno cercato di assistere a uno spettacolo tutto esaurito con 8.000 posti a sedere. Le strade rimasero intasate per sette ore<ref>Go, Cat, Go! by Carl Perkins and David McGee 1996 pp. 188, 210, 212–214 Hyperion Press {{ISBN|0-7868-6073-1}}</ref>. L'industria cinematografica sfruttò la popolarità dei musicisti "rhythm and blues" come musicisti "rock n roll" a partire dal 1956. [[Little Richard]], [[Chuck Berry]], [[Fats Domino]], [[Big Joe Turner]], [[the Treniers]], [[the Platters]] e [[the Flamingos]] sono tutti arrivati ​​sulsul grande schermo<ref>''[[Don't Knock the Rock]]'' (1956), ''[[Rock Around the Clock (film)|Rock Around the Clock]]'' (1956), ''[[Rock, Rock, Rock (film)|Rock, Rock, Rock]]'' (1956), ''[[Rumble on the Docks]]'' (1956), ''[[Shake, Rattle & Rock! (1956 film)|Shake, Rattle & Rock]]'' (1956), ''[[The Girl Can't Help It]]'' (1956), ''Rock Baby, Rock It'' (1957), ''[[Untamed Youth]]'' (1957), ''[[Go, Johnny, Go!]]'' (1959)</ref>.
 
Due dischi di [[Elvis Presley]] entrarono nella top five R&B nel 1957: ''"Jailhouse Rock / Treat Me Nice"'' al numero uno, e ''"All Shook Up"'' al numero cinque, sdoganando l'ingresso senza precedenti di un artista non afroamericano in una categoria musicale nota per essere stata creata dai neri<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R%26B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1957 |titolo=Hot R&B/Hip-Hop Songs 1957 |rivista=[[Billboard (periodico)|Billboard]] |access-dateaccesso=December 23, 2007 |url-statusurlmorto=dead |archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20071211063653/http://billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R&B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1957 |archive-date=December 11, 2007 }}</ref>. [[Nat King Cole]], anche lui pianista jazz che ebbe due successi nelle classifiche pop nei primi anni '50 (''"[[Mona Lisa (canzone)|Mona Lisa]]"'' al numero due nel 1950 e ''"[[Too Young]]"'' al numero uno nel 1951), ebbe un disco nella top five delle classifiche R&B nel 1958, ''"Looking Back / Do I Like It"''.
 
[[File:Sam Cooke in the recording studio 1961.jpg|thumb|left|upright|[[Sam Cooke]] in una foto del 1961]]
Nel 1959, due etichette discografiche di proprietà di neri, una delle quali avrebbe avuto un enorme successo, fecero il loro debutto: la Sar di [[Sam Cooke]] e la [[Motown Records]] di [[Berry Gordy]]. [[Brook Benton]] era in cima alle classifiche R&B nel 1959 e nel 1960 con un successo al primo posto e due al secondo posto<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Brook Benton|url=https://www.billboard.com/artist/brook-benton/chart-history/hsi/|access-dateaccesso=June8 8,giugno 2020|rivista=Billboard|archive-date=December 25, 2019|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20191225144708/https://www.billboard.com/music/brook-benton/chart-history/HSI|url-statusurlmorto=liveno}}</ref>. Benton aveva un certo calore nella sua voce che attraeva un'ampia varietà di ascoltatori e le sue ballate vennero spesso paragonate ad artisti come [[Nat King Cole]], [[Frank Sinatra]] e [[Tony Bennett]]<ref>{{cita web|url=http://www.shewins.com/bio.htm|lastcognome=Simon|firstnome=Tom|titolo=Brook Benton Biography|access-dateaccesso=December 23, dicembre 2007|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20120205201544/http://www.shewins.com/bio.htm|archive-date=February 5, 2012|url-statusurlmorto=dead}}</ref>. [[Lloyd Price]], che nel 1952 ebbe un brano di successo al primo posto con ''"[[Lawdy Miss Clawdy]]"'', riacquistò il predominio delle classifiche con una versione di ''"[[Stagger Lee]]"'' al primo posto e con ''"[[Personality (Lloyd Price)|Personality]]"'' al quinto posto nel 1959<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R&B/Hip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1952|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20090618164949/http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R&B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1952|url-statusurlmorto=dead|archive-date=June 18, 2009|titolo=Billboard – Year End Charts – Year-end Singles – Hot R&B;/Hip-Hop Songs|rivista= [[Billboard (periodico)|Billboard]]|data=June 18, giugno 2009|access-dateaccesso=December9 9,dicembre 2018}}</ref><ref name="Hot songs 1959"/>.
 
Il musicista bianco [[Bill Black]] della Bill Black Combo, che aveva contribuito a far decollare la carriera di Elvis Presley ed era il bassista di Elvis negli anni '50, era popolare tra gli ascoltatori neri. Il novanta percento delle sue vendite di dischi provenivano da persone di colore e il suo ''"Smokie, Part 2"'' (1959) salì alla prima posizione nelle classifiche della musica nera. Una volta gli fu detto che ''"molte di quelle stazioni pensano ancora che voi siate un gruppo nero perché il suono sembra funky e nero"''. Complice del fraintendimento era il fatto che la [[Hi Records]] non presentava immagini del Combo sui loro primi dischi<ref>''The Blue Moon Boys—The Story of Elvis Presley's Band. Ken Burke and Dan Griffin''. 2006. Chicago Review Press. pp. 138, 139. {{ISBN|1-55652-614-8}}</ref>.
 
===Gli anni '60 e '70===
La hit numero cinque di Sam Cooke ''"[[Chain Gang (brano musicale)|Chain Gang]]"'' è indicativa del R&B nel 1960, così come la hit numero cinque del pop rocker [[Chubby Checker]] ''"[[The Twist]]"''<ref name="Hot songs 1959">{{cita pubblicazione|url=http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R%26B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1959 |titolo=Hot R&B/Hip-Hop Songs 1959 |rivista=[[Billboard (periodico)|Billboard]] |access-dateaccesso=December 23, 2007 |url-statusurlmorto=dead |archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20090618164303/http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R&B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1959 |archive-date=June 18, 2009 }}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R%26B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1960 |titolo=Hot R&B/Hip-Hop Songs 1960 |rivista=[[Billboard (periodico)|Billboard]] |access-dateaccesso=December 23, 2007 |url-statusurlmorto=dead |archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20071211040735/http://www.billboard.com/bbcom/charts/yearend_chart_display.jsp?f=Hot+R&B%2FHip-Hop+Songs&g=Year-end+Singles&year=1960 |archive-date=December 11, 2007 }}</ref>. All'inizio degli anni '60, la categoria dell'industria musicale precedentemente nota come rhythm and blues prese il nome di [[soul music]], mentre gli artisti bianchi che usavano sonorità simili venivano categorizzati come [[blue-eyed soul]]<ref>{{cita|Gilliland |1969 |loc=show 52}}</ref><ref>{{cita|Palmer|1995|p=82}}</ref> La [[Motown Records]] ebbe il suo primo singolo da un milione di vendite nel 1960 con ''"Shop Around"'' de [[the Miracles]]<ref>{{cita|Gilliland |1969 |loc=show 25}}</ref>, e nel 1961, la [[Stax Records]] ebbe il suo primo successo con ''"Gee Whiz (Look at His Eyes)"'' di [[Carla Thomas (cantante)|Carla Thomas]]<ref>{{cita web|url=http://music.barnesandnoble.com/search/mediaplayer.asp?ean=610583191929&disc=2&track=14|titolo=Sample of "Gee Whiz"|websitesito=Music.barnesandnoble.com|access-dateaccesso=May 21, maggio 2014|archive-date=December 30, 2011|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20111230001335/http://music.barnesandnoble.com/search/mediaplayer.asp?ean=610583191929&disc=2&track=14|url-statusurlmorto=liveno}}</ref>. Il successivo grande successo della Stax, lo strumentale ''"Last Night"'' di [[the Mar-Keys]] (pubblicato anch'esso nel 1961), introdusse il suono soul più crudo di [[Memphis]] per il quale la Stax divenne famosa<ref>{{cita web|url=http://www.mp3fiesta.com/mar_keys_last_night_song1014658/|titolo=Mar-Keys – Last Night – Billboard Top 100 – 1961 – Top Billboard – mp3 song hits download full albums in mp3|websitesito=Mp3fiesta.com|access-dateaccesso=February 1,º febbraio 2018|archive-date=July 8, 2017|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20170708035300/https://mp3fiesta.com/mar_keys_last_night_song1014658/|url-statusurlmorto=dead}}</ref>. In [[Giamaica]], l'R&B ha influenzato lo sviluppo dello [[ska]]<ref>{{cita web |url=http://www.potentbrew.com/skaregdu.html |titolo=The Origins of Ska, Reggae and Dub Music |websitesito=Potentbrew.com |datedata=August 3, agosto 1999 |access-dateaccesso=January 7, 2010 |archive-date=January 16,gennaio 2010 |archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20100116083151/http://www.potentbrew.com/skaregdu.html |url-statusurlmorto=liveno }}</ref><ref>{{cita web |url=http://web.fccj.edu/~ivanhoof/ska/TheBeginning.html |titolo=The Beginning |websitesito=Web.fccj.edu |access-dateaccesso=January 7, gennaio 2010 |url-statusurlmorto=dead |archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20080512005004/http://web.fccj.edu/~ivanhoof/ska/TheBeginning.html |archive-date=May 12, 2008}}</ref>. Nel 1969, la cultura nera e il rhythm and blues raggiunsero un altro grande traguardo quando i Grammy aggiunsero la categoria Rhythm and Blues, dando un riconoscimento accademico alla categoria.
 
== Il "British rhythm and blues" ==
{{vedi anche|Rhythm and blues britannico}}
[[File:Rolling Stones 1965.jpg|thumb|180 px|I Rolling Stones nel 1965]]
Il [[Rhythm and blues britannico|rhythm and blues]] ed il [[Blues britannico|blues rock britannico]] si sono sviluppati nei primi anni '60, in gran parte come risposta alle registrazioni degli artisti americani, spesso portati dai militari afroamericani di stanza in [[Gran Bretagna]] o marinai in visita in porti come [[Londra]], [[Liverpool]], [[Newcastle (Dublino)|Newcastle]] e [[Belfast]]<ref>R. F. Schwartz, ''How Britain Got the Blues: the Transmission and Reception of American Blues Style in the United Kingdom'' (Aldershot: Ashgate, 2007), {{ISBN|0-7546-5580-6}}, p. 28.</ref><ref>{{cita|Gilliland |1969 |loc=show 27}}</ref>. Molte band, in particolare nella scena in via di sviluppo dei club londinesi, emulavano gli artisti di rhythm and blues, risultando in un suono più "crudo" ed "energico" rispetto ai più popolari gruppi di "[[musica beat]]"<ref name=Bogdanov2002BritishR&B>V. Bogdanov, C. Woodstra and S. T. Erlewine, ''All Music Guide to Rock: the Definitive Guide to Rock, Pop, and Soul'' (Milwaukee, WI: Backbeat Books, 3rd edn., 2002), {{ISBN|0-87930-653-X}}, pp. 1315–1316.</ref>. Durante gli anni '60, [[Geno Washington]], [[the Foundations]] e [[the Equals]] confezionarono delle hit da classifica<ref>{{cita web|authorautore=John Bush |url=http://www.allmusic.com/artist/the-equals-mn0000056833/biography |titolo=The Equals &#124; Biography |websitesito=[[AllMusic]] | access-dateaccesso=November11 11,novembre 2021}}</ref>. Molti musicisti neri britannici hanno contribuito a formare la scena R&B del loro paese. Questi includevano [[Geno Washington]], un cantante americano di stanza in Inghilterra con l'Aeronautica militare. Nel 1965 fu invitato dal chitarrista [[Pete Gage]] a unirsi al progetto che divenne poi [[Geno Washington & the Ram Jam Band]] e raggiunsero posizioni tra le Top 40 Hit Singles e due Top 10 album prima dello scioglimento della band nel 1969<ref>J. Bush, [{{AllMusic|class=artist|id=p21332|pure_url=yes}} "Geno Washington"], ''Allmusic''. Retrieved July 29, 2020.</ref>. Un altro [[G.I. (militare)|GI]] americano, [[Jimmy James]], nato in [[Giamaica]], si trasferì a Londra dopo due Hit numero uno locali nel 1960 con the Vagabonds, che si costruirono una reputazione come progetto dal vivo. Hanno pubblicato un album dal vivo e il loro debutto in studio, ''The New Religion'', del 1966 e ottennero un moderato successo con alcuni singoli prima che gli originali Vagabonds si sciogliessero nel 1970<ref>A. Hamilton, [{{AllMusic |class=artist |id=p18483 |pure_url=yes}} "Jimmy James"], ''Allmusic''. Retrieved July 29, 2020.</ref>. Il musicista [[blues rock]] bianco [[Alexis Korner]] aveva formato la nuova band rock jazz CCS nel 1970<ref>{{cita web|url=https://www.allmusic.com/artist/alexis-korner-mn0000001020|titolo=Alexis Korner – Biography, Albums, Streaming Links|websitesito=[[AllMusic]]|access-dateaccesso=June29 29,giugno 2019|archive-date=February 7, 2020|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20200207124329/https://www.allmusic.com/artist/alexis-korner-mn0000001020|url-statusurlmorto=liveno}}</ref>. L'interesse per il blues avrebbe poi influenzato i principali musicisti rock britannici, tra cui [[Eric Clapton]],[[ Mick Taylor]], [[Peter Green]] e [[John Mayall]] e gruppi come i [[Free (gruppo musicale)|Free]] e [[Cream]] furono attratti da una gamma più ampia di stili rhythm and blues<ref name=Bogdanov2002BritishR&B/>.
 
[[File:Small Faces 1965.JPG|thumb|180 px|left|Gli [[Small Faces]] nel 1965]]
Il gruppo di rhythm and blues britannico chiamato [[The Rolling Stones]] divenne la seconda band più popolare del Regno Unito (dopo i [[Beatles]])<ref>{{cita|Gilliland |1969 |loc=show 30}}</ref> e contribuirono a portare la "[[British Invasion]]" nelle classifiche pop statunitensi<ref name=Bogdanov2002BritishR&B/>. I Rolling Stones fecero una cover della canzone ''"[[It's All Over Now]]"'' di [[Bobby Womack|Bobby Womack & the Valentinos]]<ref>{{cita web|url=https://www.allmusic.com/artist/the-valentinos-mn0000572313|titolo=The Valentinos – Biography, Albums, Streaming Links|websitesito=[[AllMusic]]|access-dateaccesso=June29 29,giugno 2019|archive-date=February 26, 2020|archive-urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20200226044032/https://www.allmusic.com/artist/the-valentinos-mn0000572313|url-statusurlmorto=liveno}}</ref>, ottenendo il loro primo numero uno nella classifica del Regno Unito nel 1964<ref name="rollingwithp137">Bill Wyman, ''Rolling With the Stones'' (DK Publishing, 2002), {{ISBN|0-7894-9998-3}}, p. 137</ref>. Sotto l'influenza del blues e del R&B, band come the Rolling Stones, [[the Yardbirds]] e [[the Animals]], e band più influenzate dal jazz come la [[Graham Bond Organisation]] e [[Zoot Money]], hanno realizzato album di blue-eyed soul<ref name=Bogdanov2002BritishR&B/>. Tra i musicisti R&B bianchi popolari nel Regno Unito vanno menzionati [[Steve Winwood]], [[Frankie Miller]], [[Scott Walker & the Walker Brothers]], [[the Animals]] di Newcastle<ref>{{cita|Gilliland |1969 |loc=show 29, track 3}}</ref> lo [[Spencer Davis Group]] e [[Van Morrison]] & [[Them (gruppo musicale)|Them]] di [[Belfast]]<ref name=Bogdanov2002BritishR&B/>. Nessuna di queste band suonava esclusivamente rhythm and blues, ma questo genere rimase al centro dei loro primi album<ref name=Bogdanov2002BritishR&B/>.
 
La musica della [[sottocultura]] [[Mod (subcultura)|mod]] britannica nacque dal rhythm and blues e in seguito apprezzò la musica soul eseguita da artisti che non erano disponibili nei piccoli club di Londra dove ebbe origine la scena<ref name=Bogdanov2002Mod>V. Bogdanov, C. Woodstra and S. T. Erlewine, ''All Music Guide to Rock: the Definitive Guide to Rock, Pop, and Soul'' (Milwaukee, WI: Backbeat Books, 3rd edn., 2002), {{ISBN|0-87930-653-X}}, pp. 1321–1322.</ref>. In questo contesto [[Small Faces]] e [[the Who]] eseguivano canzoni R&B americane come il successo della [[Motown]] ''"Heat Wave"'', una canzone che rifletteva lo stile di vita dei giovani mod<ref name=Bogdanov2002Mod/>. Molte di queste band hanno avuto successo nazionale nel Regno Unito, ma hanno avuto difficoltà ad entrare nel mercato musicale americano<ref name=Bogdanov2002Mod/>. Le band R&B bianche britanniche producevano musica che era molto diversa nel tono da quella degli artisti afroamericani<ref name=Bogdanov2002BritishR&B/>.
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* {{Cita libro |autore = Eileen Southern | titolo = The Music of Black Americans |editore = W. W. Norton & Company, Inc. | anno = 1997 | isbn = 0-393-03843-2 }}
* {{cita libro|cognome=Sublette|nome=Ned|anno=2007|capitolo=The Kingsmen and the Cha-cha-chá|curatore=[[Eric Weisbard]]|titolo=Listen Again: A Momentary History of Pop Music|editore=Duke University Press|isbn=978-0822340416}}
* {{cita libro||cognome=White|nome=Charles|anno=2003|titolo=The Life and Times of Little Richard: The Authorisedautoreised Biography|editore=Omnibus Press}}
* {{cita pubblicazione|titolo=The Pop Chronicles|cognome=Gilliland|nome=John|anno=1969|editore=University of North Texas Libraries|url=https://digital.library.unt.edu/search/?fq=str_title_serial%3A%22The+Pop+Chronicles+%28John+Gilliland+Collection%29%22&sort=date_a&start=0|cid=Gilliland, 1969
}}